Come riavviare il trasmettitore del Dexcom G6 e G5

Chi usa il sensore glicemico Dexcom G6 (o G5) lo sa molto bene: ogni sensore dura 10 giorni (7 per il G5) e ogni trasmettitore dura poco più di 3 mesi. Ciò che non tutti sanno, però, è che queste scadenze non sono fisiologiche, bensì sono programmate dal sistema stesso. In altre parole, per esempio, anche se la batteria a bordo di un trasmettitore gli garantirebbe 6 mesi di vita, dopo i primi 3 arriva una direttiva al suo hardware: “Spegniti!”. E lui non può fare altro che obbedire.

Perché ve lo stiamo raccontando? Perché ciò ci viene notificato sovente riguarda i ritardi nelle forniture dei nuovi trasmettitori, con il rischio concreto di lasciare a piedi e nel buio glicemico i malcapitati. Il procedimento che vi mostriamo serve proprio per fare luce su questo buio, poiché la salute viene prima di tutto.

Se la domanda che in tanti si pongono è: “Posso prolungare la vita di un trasmettitore, facendolo durare oltre i 3 mesi canonici?”, la risposta è “nì”. Dipende in effetti dalla versione hardware del trasmettitore utilizzato. Noi abbiamo provato la procedura per voi, che ha funzionato alla grande (e al primo tentativo!). Ecco come abbiamo fatto.

Questa guida va ad aggiungersi a quella già pubblicata su DeeBee.it, che permette di estendere la vita del sensore Dexcom G6 oltre i 10 giorni di utilizzo, andando in aiuto a chi resta sguarnito di sensori a causa delle politiche del Servizio Sanitario Nazionale.

La guida passo passo
Nota bene. Questa guida riporta foto e passaggi relativi al Dexcom G6, ma funziona anche per Dexcom G5.

Innanzitutto, lasciate il sensore e il trasmettitore nel loro sito di applicazione (quindi addome, gluteo, braccio, gamba…) senza rimuoverli. Prendete il telefono, andate  sulle impostazioni del telefono e selezionate l’app Dexcom G6 (a seconda dei modelli di smartphone, questa pagina può essere raggiunta anche tenendo premuta l’icona dell’app Dexcom G6).
Toccate “Arresto forzato” e interrompete l’esecuzione dell’app Dexcom G6. Da questo momento entrerete in un periodo di buio glicemico che durerà circa 3 ore, nel quale non vedrete più le glicemie.

Toccate Memoria.
E cancellate i dati nella memoria dell’app. In questo modo, essa si dimenticherà di avere già utilizzato il trasmettitore che avete addosso e, soprattutto, si scorderà la sua data di scadenza!

In caso sia spento, accendete il GPS dello smartphone (o la “posizione”) nelle impostazioni del telefono.

Ciò fatto, scaricate sul vostro telefono master (ossia quello collegato al trasmettitore del Dexcom G6) l’app xDrip+Yagi o l’app xDrip+. Installatela ed eseguitela toccando “Apri”.
Leggete il disclaimer. Se siete d’accordo mettete la spunta e proseguite, toccando il bottone “I agree” e proseguite.
Leggete il contratto di licenza. Se siete d’accordo, mettete la spunta e toccate “Salva”.

Selezionate “G4, G5 & G6”.
E poi “G6”.
Confermate, toccando “Yes”.
A questo punto, l’app vi chiede di inserire il codice del trasmettitore di sei cifre, che trovate sulla scatola dello stesso (oppure stampigliato sotto il trasmettitore). Inseritelo.
E inizializzate il nuovo sensore.
Confermate, toccando “Inizializza sensore”.
Per funzionare, xDrip+ necessita dei permessi di utilizzo del Bluetooth e del GPS. Per cui, concedete questi permessi.
Consentite l’utilizzo del Bluetooth.
xDrip+ vi chiede se il sensore è stato appena inserito. Selezionate “Not Today”.
E inserite una data a caso, precedente a quella odierna. Ad esempio, la settimana scorsa.
Vi viene ora richiesto il codice numerico a 4 cifre (ciò che il call center chiama “algoritmo”) stampigliato sulla confezione del sensore. Inseritelo.


La prima parte è conclusa. Ora, l’app xDrip+ sta cercando di connettersi al trasmettitore. Attendete (fino a 30 minuti).
Dovete sapere che non tutte le funzionalità di xDrip+ sono visibili. Alcune di esse sono accessibili soltanto se conosce la loro esistenza. Questo è il caso della funzione di riavvio del trasmettitore!
Quando xDrip+ rileverà il trasmettitore, sarà il momento di eseguire la funzione.

Ecco come si fa.

Toccate il simbolo del contagocce (o della spada, se siete dei guerrieri!).
Tenete premuto per qualche secondo sull’icona del microfono (o della tazza con dentro un biscotto, se avete fame).
E scrivete esattamente questa frase in inglese:
enable engineering mode
Toccate OK, ripetete il procedimento (icona contagocce, icona microfono…) e scrivete esattamente quest’altra frase:
hard reset transmitterE toccate “Ok”.

Per capire cosa stia succedendo esattamente in questo momento, possiamo andare sulla voce “Stato del sistema” presente nel menù dell’app.

Vedrete una videata simile a quella qui sotto.
Vicino a “Connection Status” compare una scritta del tipo “Dexcom… Authed”. Significa che il trasmettitore è connesso correttamente al telefono.
Scorrete la videata verso destra e arriverete a quest’altra schermata. L’ultima voce su sfondo rosso indica che l’app è al lavoro e sta cercando di capire la carica della batteria del trasmettitore. Mentre (cosa più importante!), verso metà della lista compare la scritta: “Brain state: Reseting”. Significa che l’app sta cercando di resettare l’orologio del trasmettitore, riportandolo a zero (un po’ come se qualcuno resettasse i nostri anni, riportandoci al giorno in cui siamo nati).
Non resta che aspettare. Solitamente, entro i primi venti minuti, compaiono queste nuove scritte.

Cerchiamo di capire il loro significato:

  • Sensor status: Stopped – Significa che il sensore non sta rilevando ancora le glicemie (corretto, va bene così);
  • Brain State: Deep Sleeping – Se ricordate, prima era “Reseting”. Ottimo segno!
  • Transmitter Days: 0 – Questa è la riga più importante: xDrip+ ci sta dicendo che il trasmettitore è convinto di avere ZERO giorni di vita. Ossia, il reset ha funzionato alla grande e possiamo iniziare a riutilizzare il trasmettitore!
  • Voltage A, Voltage B e Resistance: questi numeri indicano la carica residua. Se sono scritti su uno sfondo rosso, come nella foto, significa che la batteria si sta scaricando. Che è in effetti vero, dato che è stata usata già per ben 3 mesi… Ma potrebbe durarne ancora altrettanti. Nel caso in cui, invece, dopo qualche settimana il trasmettitore non inviasse più le glicemie, allora potrete considerarlo come definitivamente defunto e dovrete sostituirlo.

Siamo davvero a cavallo! Un cavallo molto promettente.

Andate nelle impostazioni dello smartphone e, dal menù “Applicazioni”, bloccate l’esecuzione di xDrip+ che, ormai, non serve più per i nostri scopi (in caso di incompatibilità tra xDrip+ e l’app ufficiale Dexcom G6, alla fine della procedura potrete anche disinstallare xDrip+).
Ora non resta che avviare nuovamente l’app ufficiale Dexcom G6 come se fosse la primissima volta che la utilizzate. Per cui vi farà vedere nuovamente tutto il tutorial e i video. Dopo aver toccato “Ok” millemila volte e dopo avere inserito nuovamente il codice del sensore e quello del trasmettitore, l’app si metterà alla ricerca del “nuovo” (per lei!) trasmettitore.
Come ulteriore conferma, se andrete sulle impostazioni dell’app toccando l’icona dell’ingranaggio, vedrete che la data di attivazione del trasmettitore sarà quella odierna.

Nota bene. Se xDrip+ non riesce a resettare il trasmettitore la prima volta, provate altre volte. Alcuni utenti hanno dovuto effettuare la procedura più volte prima di avere successo.
Queste procedure sono frutto di ricerche amatoriali e, a volte, alcuni accorgimenti riportati dalla community DeeBee aiutano parecchio. Vi consigliamo quindi di unirvi a noi nel gruppo DeeBee.
E se vi venisse da urlare: “Lazzaro, alzati e cammina!”, sappiate che vi capiamo.

Diabete e bambino. Cosa succede quando mangiamo? La vera storia del cibo dalla bocca agli zuccheri, grazie al lavoro di Fata Insulina.

Da Padre a padre, dico grazie all'autore per aver fatto sorridere la mia bambina. Ci ha relagato uno sprazzo di magia

Ho pianto nel vedere la mia bimba felice  di leggere di una bimba come lei
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Enjoy!

Server Dexcom offline: come continuare a vedere le glicemie da lontano

Pochi giorni fa abbiamo assistito a un disservizio dei server Dexcom che ha provocato scompiglio tra i T3 della community (i genitori di figli affetti di da diabete e, più in genere, i caregiver). La conseguenza di questa interruzione temporanea dell’accesso online ha comportato l’impossibilità di monitorare le glicemie da remoto.

COME OVVIARE AL PROBLEMA: TEAMVIEWER

Come tanti nostri assidui lettori già sanno, oltre alla trasmissione delle glicemie attraverso il cloud ufficiale Dexcom, per la condivisione remota dei valori glicemici esistono sistemi alternativi, quali Yagi di DeeBee.it e Nightscout.

Oggi, però, vogliamo presentarvi un’alternativa. È una soluzione tampone immediata, utile soprattutto in circostanze come quelle presentatesi domenica, da utilizzarsi per poter dare “un’occhiatina” alla glicemia quando i valori non arrivano più sui nostri cellulari. Insomma, è proprio quella che fa per noi!
L’app di cui parliamo si chiama TeamViewer, e il suo scopo è quello di mostrare in lontananza il display di un telefono, come se questo fosse nelle nostre mani.

A sinistra, il master che riceve le glicemie del Dexcom.
A destra il telefono del genitore, che può essere usato in lontananza per visualizzare e comandare il master.

COSA INSTALLARE

La soluzione di per sé è concettualmente semplice (però, diamo credito a chi l’ha creata: la realizzazione è tutt’altro che banale!) e consiste di due moduli:

  1. Un’app che spedisce le videate del telefono in tempo reale (e in movimento);
  2. Una seconda app che riceve le videate e le visualizza.

Un enorme pro di TeamViewer è portato dal suo team di sviluppo, che ha creato questa piattaforma per innumerevoli sistemi operativi. Cioè, oltre ad Android e Apple, si potrà usare anche con Windows, Mac e addirittura Windows Mobile e BlackBerry! E, tutto ciò, ricordando che è gratuito per un utilizzo non commerciale. Chapeau.

L’APP CHE SPEDISCE/1: QUICKSUPPORT

Sul master occorre installare l’app che permette di condividere le videate dello smartphone, che si chiama TeamViewer QuickSupport. È disponibile sia per Android che per dispositivi Apple. C’è però una differenza sostanziale tra le due piattaforme: prima della sessione di condivisione da parte di QuickSupport, è necessario che chi possiede il master, acconsenta estemporaneamente alla connessione del dispositivo remoto. Ciò significa che ogni inizio connessione dovrà essere autorizzata da chi fisicamente ha con sé il telefono master.

L’APP CHE SPEDISCE/2: HOST

A risolvere questo nodo ci pensa una seconda app, dedicata sempre alla spedizione, da installare sempre sul master (in alternativa a QuickSupport), che si chiama TeamViewer Host. A causa delle policy più stringenti dei device della mela morsicata, questa app è disponibile solo per dispositivi Android. In sostanza, grazie a Host, chi desidera può connettersi in qualsiasi istante e in modo sicuro al telefono master (previo inserimento di email e password), perfino se questo ha il display spento. Mela morsicata ma, questa volta, anche mani…

L’APP CHE RICEVE: REMOTE CONTROL

Il realtà, definire il ricevente come “app” è riduttivo (e formalmente sbagliato). Difatti, per visualizzare la schermata del master, si può usare un’app come anche un browser.

Per una consultazione in mobilità, noi abbiamo testato con successo TeamViewer Remote Control, ossia l’app per la ricezione dello schermo del master, installabile sia su dispositivi Apple che Android.

SICUREZZA DEL SISTEMA

La connessione è sicura poiché, per ogni accesso relativo a un dispositivo non censito prima, riceveremo dai server di TeamViewer un’email che avvisa della nuova connessione e ci richiede l’autorizzazione a procedere. Inoltre, oltre all’utilizzo di una password, è possibile abilitare l’autenticazione a due fattori.

Come ci ricorda il sito: “Le connessioni di TeamViewer avvengono attraverso canali completamente sicuri, basati sul RSA Public-/Private Key Exchange a 2048 bit e crittrografia AES 256 bit. Questa tecnologia è la stessa impiegata dal protocollo https/SSL ed è considerata estremamente sicura secondo gli standard attuali. L’autenticazione a due fattori offre un ulteriore livello di sicurezza per proteggere gli account TeamViewer da accessi non autorizzati. In abbinamento al controllo dell’accesso attraverso la whitelist, TeamViewer consente all’utente di soddisfare le direttive HIPAA e PCI. Con l’autenticazione a due fattori, che si aggiunge al nome utente e password, per effettuare il login a un account TeamViewer occorre un codice generato su un dispositivo mobile. Un apposito algoritmo genera il codice password con scadenza a tempo, utilizzabile una sola volta”.

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Sistema integrato Medtrum A6 TouchCare®

La mia esperienza con Medtrum A6 TouchCare® è stata semplicemente commovente. Giorni di utilizzo 40 (al momento della stesura di questo pezzo). Premetto che prima di questo sistema ho utilizzato il microinfusore Cellnovo con sensore Dexcom G5 per 2 anni e mezzo. Trovo il sistema Medtrum A6 TouchCare® nel suo insieme (micro + sensore) preciso, affidabile, comodo e molto user friendly. Se dovessi mettere in elenco le caratteristiche che mi hanno stupito positivamente del sistema, sicuramente le dettaglierei così…

Nota. L’articolo, scritto da Maria Lorenza Dalle Pezze, lettrice di DeeBee.it a cui vanno i nostri ringraziamenti, riporta dati oggettivi insieme a impressioni soggettive. Le considerazione finali sono da ritenersi a carattere personale dell’autrice.

MICROINFUSORE
  • Caricamento della cartuccia semplice e veloce, pare non avere problemi di bolle o di occlusione; almeno, per me è stato così fino ad ora.
  • Inserimento manuale e assolutamente indolore (e io il dolore lo sento!): dopo aver collegato la nuova patch serbatoio (monouso che si sostituisce ogni 3 giorni, ovvero 72 ore + 8 ore) alla pompa riutilizzabile, si fissa con l’adesivo il microinfusore al corpo e si spinge il pulsante che inserisce l’ago. Questo inserimento è risultato per me praticamente indolore, decisamente meno fastidioso del sistema utilizzato nella mia precedente esperienza di microinfusore Cellnovo che aveva un ago in teflon inserito tramite un insertore. L’ago di Medtrum è in metallo, lungo 5 mm (32G).
  • Il cerotto del microinfusore è molto resistente. Forse io non sono il miglior tester perché ho la pelle molto secca e sudo davvero poco, ma non ho mai avuto necessità di rinforzarlo, neanche durante il running, la bicicletta o la piscina. Trovo invece meno saldo il cerotto biadesivo che unisce la pompa (la parte colorata che si riutilizza) al cerotto della patch serbatoio che a volte si stacca un po’. Nessun problema circa la sicurezza della tenuta del microinfusore, che rimane ancora saldamente incollato al corpo, ma non è bello da vedere e si ha anche la sensazione che si possa staccare da un momento all’altro. In questi casi è comunque stato sufficiente attaccarlo con del nastro trasparente (tipo Fixomull Trasparent). Faccio anche presente che il passaggio del fissaggio con il biadesivo non è, al momento, presente sul manuale ma è importante e lo si trova anche nei video ufficiali di Medtrum. Metto un immagine per cercare di spiegarmi.Il nastro biadesivo va posizionato sulla pompa

Il nastro biadesivo permette alla pompa di attaccarsi al cerotto bianco della patch serbatoio.

  • Calcolatore di bolo. Inserendo i carboidrati che si intendono assumere, questa funzione calcola la quantità di insulina necessaria in base al rapporto insulina/carboidrati impostato. È anche possibile inserire manualmente la glicemia che verrà, se necessario, utilizzata nel calcolare la quantità di insulina dovuta se la glicemia è al di sopra o al di sotto del target impostato per una determinata fascia oraria, utilizzando il fattore di correzione settato (ad esempio se si è impostato un target glicemico compreso tra 90 e 110, il calcolatore di bolo aggiungerà insulina al calcolo se la glicemia inserita è maggiore di 110, oppure la toglierà se è minore di 90) . Il calcolatore di bolo tiene in considerazione l’insulina ancora attiva da un precedente bolo e la sottrae a quella suggerita in caso di bolo di correzione, mentre i carboidrati inseriti sono sempre considerati nella loro totalità. Il bolo può essere normale, esteso oppure combo. Infine è anche possibile somministrare un bolo manuale, cioè senza utilizzare il calcolatore.
  • Allarmi sonori, vibrazione e volume: Il microinfusore è dotato di allarme acustico e anche di vibrazione che intervengono solo nei casi di allarmi che impongono il cambio set (ad esempio ostruzione, scadenza della pompa comprese le 8 ore oltre le 72), ma anche quando il microinfusore sospende in automatico la basale per prevista ipoglicemia. Questi allarmi non sono molto forti e non sono silenziabili o disattivabili. Personalmente fatico a sentirli, il che può essere pregio o difetto a seconda delle situazioni, cioè in ufficio non disturba ma neanche si sente in situazioni di rumore medio tipo passeggiando in città. Anche la vibrazione non è forte e personalmente non sempre la sento, ma dipende anche da dove è posizionato il micro. Il PDM, invece suona o vibra in caso di avviso o allarme e ripete il suono o la vibrazione fino a quando non si dà l’ok alla lettura della notifica. Il volume del PDM non è modificabile e personalmente lo trovo assolutamente poco invadente e questa è una caratteristica che apprezzo molto. Per avere avvisi e allarmi a volume alto è necessario impostare un buon volume sul proprio smartphone grazie all’app collegata (di cui scriverò più avanti).
  • L’estetica non è la più elegante in circolazione, ma nulla vieta di abbellire il microinfusore con stickers!

  • Il microinfusore è resistente alle immersioni con certificazione IPX8 (2,5 m, 60 min).Omnipod a sinistra – Medtrum a destra

IL PDM

Il PDM (Personal Diabetes Management – Gestore Personale del Diabete) è il palmare che permette di impostare tutte le preferenze del Microinfusore e del Sensore e di dare gli input dispositivi, attraverso il touch screen a colori intuitivo e molto reattivo al touch.
Anche il PDM mi ha subito colpito per le sue caratteristiche di facilità di utilizzo, piccole dimensioni, ottima risoluzione dello schermo e durata della batteria.

Facilità di utilizzo: il PDM presenta una schermata principale che visualizza la situazione del momento:

Una volta sbloccato il PDM, questa schermata viene aggiornata con anche l’icona di EasyLoop (sospensione automatica della basale – l’icona grigia a sinistra) e  l’icona che indica quanto manca alla successiva calibrazione (l’icona rossa a destra).

E poi scorrendo con il dito si accede:

  • a sinistra al menu a icone
  • in basso al riepilogo degli avvisi/allarmi attivi
  • a destra al riepilogo di stato

  • in alto al menu veloce per attivare un bolo utilizzando il calcolatore di bolo, inserire una calibrazione attivare/disattivare l’audio o la vibrazione del PDM e regolare la luminosità

Caratteristiche

  • Piccole dimensioni: il PDM misura 76,2 x 48,4 x 9,375 mm, schermo da 2,4 pollici, peso 42,4 g.
  • La custodia in gomma antiscivolo è fornita e in genere di colore abbinato con il microinfusore ed è, a mio avviso, indispensabile soprattutto per la funzione antiscivolo. Lo schermo è in plastica.
  • Risoluzione dello schermo: davvero ottima, anche sotto il pieno sole del mezzogiorno estivo si riescono a leggere chiaramente tutti i dati. L’illuminazione è comunque regolabile.
  • Batteria: il PDM è alimentato con una batteria Li-Po integrata da 3,8 V che dura in carica, secondo il manuale, circa una settimana. In realtà difficilmente dura una settimana ma sicuramente almeno 4-5 giorni, poi chiaramente dipende anche da alcuni fattori di utilizzo ed impostazioni come la frequenza di utilizzo del PDM, dall’illuminazione e la durata di retroilluminazione impostata, ecc. Vengono forniti alimentatore e cavo di ricarica, che comunque sono microUSB standard.
  • Comunicazione: il PDM interagisce con il microinfusore e il sensore tramite comunicazione wireless in RF, dichiarata comunicazione a 10 metri con il trasmettitore e a 4 con il microinfusore. Dall’esperienza posso dire che la comunicazione è ottima e anche in caso di perdita di segnale per distanza o barriera (acqua), la comunicazione viene ripresa davvero molto velocemente una volta riavvicinati, cioè al massimo nell’arco di alcuni minuti.

Il sensore Medtrum A6 ha caratteristiche molto simili al sensore A7 di cui DeeBee.it ha già parlato e da cui differisce soprattutto per la durata (7 giorni, anziché 14) e per il fatto che il trasmettitore debba essere ricaricato ad ogni cambio.


Il sensore A6 è integrato con il microinfusore quindi comunica direttamente ed possibile attivare la tecnologia EasyLoop con sospensione automatica della basale in caso di previsione di ipoglicemia.

CARATTERISTICHE DEL SENSORE

  • durata 7 giorni (poi va sostituito);
  • necessita di due ore di riscaldamento;
  • richiede una calibrazione ogni 12 ore (due al giorno);
  • rilevazioni glicemiche ogni 2 minuti;
  • precisione dichiarata MARD 9%;
  • applicazione praticamente indolore, estremamente semplice e possibile anche con una sola mano.

CARATTERISTICHE DEL TRASMETTITORE

  • le dimensioni sono identiche a quelle del trasmettitore S7;
  • dura un anno, ma va ricaricato ogni volta che si sostituisce il sensore attraverso una stazione di ricarica e si ricarica completamente in circa 15-20 minuti;
  • subacqueo, con certificazione IPX8 ovvero resiste a 2,5 metri di profondità per 60 minuti;
  • comunicazione wireless con il PDM fino a 10 metri (dichiarati).

TECNOLOGIA EASYLOOP

La tecnologia EasyLoop è attiva quando microinfusore e sensore sono entrambi on line, ovvero quando comunicano con il PDM. È possibile settare il tempo di attivazione della sospensione della basale rispetto a quando il sensore prevede che la glicemia raggiunga il limite basso impostato e si può impostare anche la velocità di discesa. La sospensione della basale viene attivata quando entrambe le seguenti condizioni sono soddisfatte:

  • il valore della glicemia da sensore è uguale o inferiore a 70 mg/dl oltre il limite di sospensione minimo;
  • il valore della glicemia da sensore previsto è in discesa o entro 15 mg/dl oltre il limite di sospensione minimo nel periodo di tempo stabilito, con tasso di variazione negativo.

Un esempio pratico per meglio comprendere: se io ho impostato il limite di sospensione minimo a 70 mg/dl e il tempo di previsione di raggiungimento del minimo in 30 minuti, la tecnologia EasyLoop sospenderà la basale se la mia glicemia al momento è minore di 140 mg/dl e il sensore prevede che potrebbe raggiungere i 70 mg/dl entro 30 minuti.
La sospensione della basale sarà attiva da un minimo di 30 minuti ad un massimo di 2 ore e la somministrazione della basale riprenderà in autonomia qualora vengano soddisfatte entrambe queste condizioni:

  • il valore della glicemia da sensore è superiore di almeno 15 mg/dl rispetto al limite di sospensione minimo;
  • il valore di glicemia da sensore prevista è superiore di almeno 30 mg/dl rispetto al limite di sospensione minimo nell’arco di 30 minuti.

Nel caso preso come esempio, per la ripresa della basale è necessario che la glicemia attuale sia di almeno 85 mg/dl e sia prevista una glicemia di almeno 100 mg/dl nell’arco di mezz’ora.

Il sensore dispone anche di analoghi avvisi predittivi per il raggiungimento del limite alto di glicemia impostato nell’arco di tempo settato, che al momento non ha alcun effetto automatico sulla somministrazione dell’insulina.

Personalmente sono molto entusiasta della precisione e dell’affidabilità del sensore e di conseguenza della tecnologia EasyLoop che sicuramente ha migliorato di molto la mia qualità di vita di giorno e di notte.

Nel grafico, la linea rossa tratteggiata indica le sospensioni automatiche della basale che, come si vede dall’andamento in verde, hanno mantenuto la glicemia in range, evitando ipoglicemie.

Nel periodo di utilizzo i sensori sono sempre durati i 7 giorni previsti con valori molto allineati dall’inizio alla fine; fanno eccezione solo un paio di sensori, ma il problema sembra essere stato il sito di inserimento (in entrambi i casi il gluteo, che in effetti non è indicato sul manuale come sito adatto per gli adulti, mentre lo è per i bambini).

APP EASYTOUCH

L’Applicazione EasyTouch, disponibile per Android e per Apple, è in sola visualizzazione e riproduce quanto visibile sul PDM, ovvero non è possibile impostare alcun parametro per microinfusore o sensore (né calibrare, effettuare boli o modificare la basale). I dati real time sull’applicazione sono quindi visibili solo se il telefono comunica con il PDM (in altre parole, l’app non riceve i dati direttamente dal sensore o dal microinfusore).

Le informazioni riportate dall’app sono molto esaustive: in una schermata riepiloga agevolmente i dati di microinfusore e sensore, quali glicemia attuale con freccia di tendenza, basale attiva, insulina residua, eventuali boli estesi/combo attivi, durata residua del sensore e del microinfusore, insulina residua nella pompa, ora e quantità dell’ultimo bolo, totale unità basale e bolo giornaliero fino a quel momento, eventuale sospensione per minimo previsto.

Nell’app si possono settare gli avvisi sonori o di sola vibrazione di glicemia bassa/alta e i relativi predittivi. È presente anche una sezione statistiche in real time o con dati storici, ben dettagliata. L’app è altresì necessaria per inviare i dati al portale on line Medtrum EasyView, utile alla consultazione e condivisione dei dati.
Nota per i genitori e i caregiver: è disponibile anche l’app per i follower.

PORTALE EASYVIEW

EasyView è un portale on line per la visualizzazione e condivisione dei dati. E’ realizzato molto bene, con possibilità di accedere a diverse reportistiche e dati di sintesi.


Sicuramente il plus di questo portale è che integra in un’unica schermata tutti i dati di sensore e microinfusore (boli, basale, basale temporanea, sospensioni), i carboidrati registrati ed eventuali inserimenti di dati relativi all’esercizio fisico, alla malattia o note libere. Trovo questa funzionalità veramente eccellente perché permette uno scambio con il medico davvero a 360 gradi. Per il team diabetologico è inoltre attivo il portale è EasyView Pro.

L’azienda dichiara che a breve ci sarà anche l’integrazione con Diasend.

SPECIFICHE TECNICHE DEL MICROINFUSORE

(Fonte: manuale operativo)

Modello microinfusore: MD-114-012
Modello patch Serbatoio: MD-1N-011
Dimensioni: 56,5 mm x 33,3 mm x 13,3 mm
Peso: 21,5 g (senza insulina)
Intervallo della temperatura di esercizio: +5° C ∼ +40° C
Intervallo dell’umidità relativa d’esercizio: UR 20% ∼ 90%
Pressione atmosferica d’esercizio: 700 ∼ 1.060 hPa
Intervallo della temperatura di conservazione: *10 °C ∼+55 °C
Intervallo dell’umidita relativa di conservazione: UR 20% ∼ 90%
Pressione atmosferica di conservazione: 700 ∼ 1.060 hPa
Classificazione: alimentazione interna, parti applicate di tipo BF, funzionamento continuo
Batteria: Alimentato da due batterie a bottone (1,5 V)
Distanza di comunicazione wireless: 4 m
Resistenza all’acqua: certificazione IPX8 (2,5 m, 60 min)
Garanzia limitata del Microinfusore: 1 anno
Durata della Patch Serbatoio: 2 anni
Metodo di sterilizzazione della Patch Serbatoio: Mediante ossido di etilene
Volume del serbatoio: 200 U
Intervallo del tasso basale: 0,00 ∼ 10 U/h (incremento: 0,05 U/h)
Intervallo del bolo: 0,05 ∼ 25 U/h (incremento: 0,05 o 0,1 U)
Tasso di erogazione del bolo: 0,05 U/2 s
Massima pressione di infusione e soglia di pressione di occlusione: 15 psi
Tempo massimo prima dell’allarme di occlusione:
Erogazione basale (0,1 U/h): < 30 h
Erogazione basale (1 U/h): < 3 h
Erogazione bolo (3 U a 1,5 U/min):<120 s
Volume del bolo dopo la risoluzione dell’occlusione: < 3 U
Precisione dell’erogazione:
Basale: +/- 5% (a tassi: 0,1 ∼ 10 U/h)
Bolo: +/- 5% (per tutti i valori impostati: 0,05 ∼ 25 U)
Risultati del test di precisione (ciclo di test: 29 h, tasso di erogazione: 1,0 U/H, errore medio: 0.40%):

Nota: II Microinfusore potrebbe non riuscire a raggiungere l’accuratezza della summenzionata misurazione in determinate circostanze quali l’esercizio intenso o eventuali condizioni di funzionamento anomalo.

SPECIFICHE TECNICHE DEL PDM

(Fonte: manuale operativo)

Modello: MD-FM-008
Dimensioni: 76,2 x 48,4 x 9,375 mm
Peso: 42,4 g
Schermo: 2,4 ponies
Intervallo della temperatura di esercizio: +5° C ∼ 40° C
Intervallo dell’umidita relativa d&#39;esercizio: UR 20% ∼ 90%
Pressione atmosferica d’esercizio: 700 ∼ 1.060 hPa
Intervallo della temperatura di conservazione: -10 ∼ +55° C
Intervallo dell’umidità relativa di conservazione: UR 20% ∼90%
Pressione atmosferica di conservazione: 700 ∼ 1.060 hPa
Classificazione: Alimentazione interna, funzionamento continuo
Batteria: Batteria Litio-ione-polimero integrata da 3,8 V
Alimentazione: 5,0 V CC, 1,0A
Autonomia della batteria: Una settimana circa se completamente carica
Archiviazione dati: Archivia automaticamente i dati degli ultimi 90 giorni
Distanza di comunicazione wireless: 10 m con il Trasmettitore, 4 m con il microinfusore
Tipo di allarme: Visivo, acustico, vibratorio
Volume: 52,3 dB(A) misurato a 1 m di distanza
Garanzia limitata: 4 anni
Resistenza all’acqua e alla polvere: IP22

SPECIFICHE TECNICHE DEL TRASMETTOTIRE

(Fonte: manuale operativo)

Modello: MD-TY-012
Dimensioni: 36,1 mm x 19,4 mm x 12 mm
Peso: 4,8 g
Intervallo della temperatura di esercizio: +5° C ∼ +40° C
Intervallo dell’umidità relativa d’esercizio: UR 20% ∼ 90%
Pressione atmosferica d’esercizio: 700 ∼ 1.060 hPa
Intervallo della temperatura di conservazione: +10° C ∼ + 55° C
Intervallo dell’umidità relativa di conservazione: UR 20% ∼ 90%
Pressione atmosferica di conservazione: 700 ∼ 1.060 hPa
Batteria: Batteria litio-ione-polimero integrata da 3,7 V
Resistenza all’acqua: certificazione IPXS (2,5 m, 60 min)
Classificazione: Apparecchiatura di tipo BF, funzionamento continuo
Archiviazione dati: Archivia automaticamente i dati degli ultimi 14 giorni
Distanza di comunicazione wireless: 10 m
Garanzia limitata: 1 anno

SPECIFICHE TECNICHE DEL SENSORE

(Fonte: manuale operativo)

Modello: MD-N-006 (EasySense A6)

Intervallo della temperatura di conservazione: +2 °C ∼ +30 °C
Intervallo dell’umidità relativa di conservazione: UR 20% ∼ 90%
Pressione atmosferica di conservazione: 700 ∼ 1.060 hPa
Intervallo glicemico: 40-400 mg/dl
Metodo di sterilizzazione: Per irraggiamento
Vita utile del Sensore: Fino a 7 giorni

Diabete e bambino. Cosa succede quando mangiamo? La vera storia del cibo dalla bocca agli zuccheri, grazie al lavoro di Fata Insulina.

Da Padre a padre, dico grazie all'autore per aver fatto sorridere la mia bambina. Ci ha relagato uno sprazzo di magia

Ho pianto nel vedere la mia bimba felice  di leggere di una bimba come lei
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Vuoi parlare con le migliaia di amici che hanno già sperimentato le soluzioni proposte su DeeBee.it? Vuoi fare qualche domanda su un argomento specifico per conoscere le opinioni ed i suggerimenti di chi ci è già passato? Vuoi suggerire tu qualcosa dicendo la tua?
Non devi fare altro che iscriverti nel gruppo Nightscout Italia ed otterrai risposta ad ogni tua domanda! Nel nostro gruppo affrontiamo ogni tematica inerente il diabete (non solo tecnologia ma anche leggi, sport, alimentazione, accettazione, gestione quotidiana, L104, ecc., sia per adulti che per bambini).
Enjoy!

YagiClock: cos’è e come richiedere la “sveglia glicemica” da tavolo

Visto il successo dell'iniziativa, vi raccontiamo YagiClock: a cosa serve, quali sono le sue funzioni, come riceverla e come fare l'upgrade con versioni sempre più evolute e intelligenti della "sveglia glicemica" marchiata DeeBee.it
Cos’è YagiClock

È la sveglia creata al 100% per DeeBee, da Fabrizio Casellato, sia nella foggia e sia nel software che la governa. Oltre all’ora corrente, come un comune orologio da tavolo, è in grado di mostrare la glicemia di un qualsiasi sensore glicemico in tempo reale, anche a distanza e di suonare in caso di ipo o iperglicemia.

Con quali sensori funziona?

YagiClock funziona con tutte le marche e modelli (FreeStyle Libre, Dexcom G6, G5 e G4, Medtronic 670G, 640G e Veo, Eversense, Medtrum, ecc.), con o senza Nightscout. Per i meno informatici, al posto di Nightscout si può usare il sistema Yagi (a eccezione di Veo e Medtrum S7), creato da DeeBee Italia, senza possedere nessuna nozione tecnica: in pratica, “lo installi e va”.

Vi consigliamo di navigare nei link sopra riportati, per capire esattamente in che modo il vostro sensore può spedire le glicemie in lontananza e sulla YagiClock (ad esempio, chi ha Dexcom potrà utilizzare l’app xDrip+Yagi, chi ha Libre dovrà munirsi di un dispositivo che legge le glicemie in tempo reale 24/24, chi ha Medtronic dovrà collegare un cellulare al glucometro).

Quante versioni di YagiClock ci sono?

Esistono 2 tipi di YagiClock, uguali nel funzionamento ma molto diverse dal punto di vista estetico:

  1. Il modello BASIC, di colore è nero.
  2. Il modello TOP. I colori del modello TOP sono: arancione, bianco, rosso, fucsia, viola, blu, giallo, verde e nero.

Come faccio a richiedere la mia YagiClock?

Per ricevere YagiClock è sufficiente un’offerta. Mandateci un’email a: richieste@deebee.it e vi daremo tutte le indicazioni.
Quando vi spediremo la YagiClock, vi forniremo il codice di tracciabilità e saprete in ogni istante dove si trova il vostro pacco.
Un cavetto microUSB è incluso.

Posso aggiornare la YagiClock quando esce un nuovo software con più funzionalità?

Sì. Per farlo è sufficiente seguire una semplice procedura, collegando la YagiClock al cavetto USB.

YagiClock funziona senza essere attaccata alla presa?

Sì, ma per poco meno di un’ora! La sveglia dev’essere collegata a una fonte di corrente (presa USB, trasformatore del telefono, PC, ecc.), poiché è fornita di una batteria tampone, che le consente di non spegnersi durante eventuali blackout di corrente.

Serve il WiFi per ottenere le glicemie?

Sì, per ricevere le glicemie YagiClock si deve connettere a Internet. E per farlo utilizza la rete WiFi.

Ci sono gli allarmi?

Sì, YagiClock può suonare in caso di ipo o iperglicemia. Qui trovate le semplici istruzioni per impostare le soglie e gli allarmi.

Serve per forza Nightscout o occorre seguire procedure complesse?

No. E non è necessario neppure creare Nightscout per vedere la glicemia e i valori capillari (ossia le calibrazioni). Se siete interessati a visualizzare anche i boli, allora – per ora – serve Nightscout.

Quale progetto finanzierò se richiedo YagiClock a DeeBee Italia?
Il ricavato viene come sempre investito totalmente nelle iniziative di DeeBee. Ovviamente, donazioni più grandi sono molto ben accette (ringraziamo di cuore tutti i donatori che fino ad oggi, ognuno secondo le proprie possibilità, ha già sostenuto i nostri progetti).  Per esempio: oltre a qualsiasi previsione, nell’ambito della nostra campagna “Basta una Goccia”, abbiamo iniziato per il secondo anno consecutivo la fornitura del materiale necessario per la glicata da dito per tutti i bambini seguiti al Policlinico Umberto I di Roma  e… a breve inizieremo altrove. Quindi AIUTATECI! E se conoscete qualcuno che potrebbe essere interessato a questo progetto, passate parola.

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YagiClock Firmware – Tutte le versioni

In questa pagina trovate tutte le versioni del “cervello” che comanda YagiClock, la “sveglia glicemica” 100% made in DeeBee.

Gli strumenti informatici elencati di seguito sono al solo scopo sperimentale e di ricerca, in versione beta. Non prendete decisioni terapeutiche sulla base dei valori riportati da YagiClock: per ogni decisione in merito, fate riferimento solo ed esclusivamente al vostro diabetologo.

Per installare i seguenti firmware sulla YagiClock, seguite questo semplice procedimento passo passo.

Firmware YagiClock

Download “YagiClock Firmware 1.5.2” YagiClock_firmware_1.5.2.bin – Scaricato 816 volte – 2 MB

  • Migliorata l’acquisizione delle glicemie dal sistema Yagi.

Download “YagiClock Firmware 1.5.0” YagiClock_firmware_1.5.0.bin – Scaricato 787 volte – 2 MB

  • Compatibilità con il nuovo endpoint sgv.json (utile con Nightscout dalla versione 0.13.x in su).

Download “YagiClock Firmware 1.4.8” YagiClock_firmware_1.4.8.bin – Scaricato 758 volte – 2 MB

  • Correzione della visualizzazione dei minuti dall’ultimo aggiornamento glicemico.

Download “YagiClock Firmware 1.4.7” YagiClock_firmware_1.4.7.bin – Scaricato 266 volte – 2 MB

  • Eliminazione eventuale fruscio audio
  • Migliorie gestione allarmi

Download “YagiClock Firmware 1.4.3” YagiClock_firmware_1.4.3.bin – Scaricato 185 volte – 1 MB

  • Migliorato il collegamento con i server Dexcom
  • Aggiunto l’indicatore di batteria residua
  • Aggiunta la sezione che permette di modificare direttamente sulla sveglia:
    • Le soglie di allarme ipoglicemia e iperglicemia
    • I minuti di snooze
    • La modalità di visualizzazione AM/PM
    • L’ora corrente

Download “YagiClock Firmware 1.3.1” YagiClock_firmware_1.3.1.bin – Scaricato 166 volte – 1 MB

Integrazione del server Dexcom e degli allarmi.

  • Aggiunta la comunicazione con i Server Dexcom
  • Aggiunti gli allarmi di glicemia alta e bassa
  • Impostazione delle soglie glicemiche
  • Aggiunto lo snooze
  • Aggiunta la “nota ballerina” che indica ipo e iper anche a volume assente
  • Cambio bottone HH+: per effettuare il cambio dell’ora tenere premuto il bottone di sinistra
  • Aggiunto il volume a 4 posizioni
  • Luminosità portata da 3 a 4 posizioni
  • Correzione bug minori

Download “YagiClock Firmware 1.0.5” YagiClock_firmware_1.0.5.bin – Scaricato 218 volte – 1 MB

Il primo firmware rilasciato al pubblico.

  • Visualizzazione delle glicemie (Nightscout, Yagi)
  • Visualizzazione dei boli (Nightscout)
  • Visualizzazione delle misurazioni capillari (Nightscout, Yagi)
  • Videata Blocks
  • Variazione della luminosità
  • Variazione dell’ora

> Clicca qui per le versioni più recenti

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Vuoi parlare con le migliaia di amici che hanno già sperimentato le soluzioni proposte su DeeBee.it? Vuoi fare qualche domanda su un argomento specifico per conoscere le opinioni ed i suggerimenti di chi ci è già passato? Vuoi suggerire tu qualcosa dicendo la tua?
Non devi fare altro che iscriverti nel gruppo Nightscout Italia ed otterrai risposta ad ogni tua domanda! Nel nostro gruppo affrontiamo ogni tematica inerente il diabete (non solo tecnologia ma anche leggi, sport, alimentazione, accettazione, gestione quotidiana, L104, ecc., sia per adulti che per bambini).
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La glicemia corre in auto

Prima di iniziare, è necessaria una premessa: le autovetture in commercio sono molte e tutte diverse, così come i sistemi Android dedicati ad esse, quindi vi ricordo che questa è una guida generica.

Se decidete di acquistare un dispositivo Android da installare sulla vostra auto, leggete preventivamente questa guida e guardate qualche video su Youtube, poi verificate se siete in grado di poterlo installare da soli oppure se rivolgervi ad un installatore (elettrauto, installatori impianti audio, officine o concessionari…) e, in tal caso, chiedete sempre più di un preventivo e poi confrontateli.

Materiale necessario

Unità Android che può essere:
  • Universale (adattabile a qualunque tipo di autovettura);
  • Specifica per modello di autovettura (non disponibile su tutti i modelli).

L’unità non è nient’altro che un tablet che si adatta alla vostra auto sostituendo il vostro impianto radio/navigatore; consiglio Android 8.1 solo Wi-Fi con almeno 2Gb di Ram e 16Gb di Rom e almeno 2 prese USB. I dispositivi abilitati alla telefonia 3G o 4G e sistemi operativi inferiori a 8.1 possono creare problemi: si tratta di problemi risolvibili, ma non mi sembrava il caso di perderci tempo; inoltre, utilizzare il comparto telefonico significherebbe dover utilizzare un’altra SIM telefonica, oltre a quella del nostro smartphone che, invece, possiamo utilizzare comodamente – ed economicamente – come hotspot wifi.

Questo sistema ha al suo interno diverse funzioni: oltre ad essere un tablet, è una radio AM/FM con RDS (non proprio perfetta), è un navigatore google maps (altre app sono scaricabili da Google Play come ad esempio HERE che consiglio in quanto si possono scaricare le mappe offline gratuite), è un visualizzatore foto e video, c’è la possibilità di aggiungere retrocamera per il parcheggio, utilizzo dei comandi originali sul volante ed altre chicche che differiscono da vettura a vettura.

Attenzione! I video, le applicazioni e i giochi non vengono bloccate quando la vettura è in movimento: questi potrebbero distrarre durante la guida! Perciò, prestate tutte le precauzioni del caso, soprattutto se prestate la vettura a qualcuno (figli, amici ecc).

Ecco alcune foto. In commercio si trovano vari modelli, con schermi piccoli-grandi-esagerati…

Unità Android universale, da installare al posto della vostra autoradio: €130 circa.

Unità Android per Ford Focus 2011/2017: €260 circa.


Potete trovarli qui cercando con il nome della vostra vettura, aggiungendo android car (esempio: “golf 6 android car”). Dovrete fare attenzione e controllare sempre feedback e commenti sui prodotti (soprattutto al fine di tutelarvi da eventuali truffe). Le spese di spedizione possono variare anche di molto, da gratuite fino a oltre €130.
Io personalmente ho acquistato qui (ho scelto spedizione dalla Spagna con corriere GLS) e mi sono trovato bene: hanno risposto alle mie domande (solo in inglese), i tempi di consegna sono stati rispettati ed i commenti che ho letto riguardo al venditore sono positivi; anche dopo la vendita sempre disponibile per risolvere eventuali problemi secondo i commenti riportati (questo non posso però confermarlo visto che per fortuna non ne ho avuto bisogno).
Ricordatevi di usufruire dei vari coupon a disposizione (piccoli sconti).
Volendo si trovano anche su eBay o siti italiani, ma avreste gli stessi prodotti (sempre cinesi) con un aumento del prezzo che può variare anche ben oltre il +70%.

Se decidete di procedere con l’acquisto, contattate prima il venditore e specificate su che vettura dovete installare il sistema, magari mandando una foto della radio attualmente installata, con le luci dell’auto accese in modo che se alcuni tasti originali dovranno essere spostati e sostituiti, quelli nuovi saranno illuminati dello stesso colore di quelli originali.

Nightscout o Yagi

Seguite le guide per configurare Yagi o Nightscout per i vari CGM su DeeBee.it utilizzando il sistema come follower per la maggior parte dei sensori quindi prelevando i dati dal cloud (se scaricate le applicazioni originali solo quelle da utilizzare come follower) oppure sui microinfusori Medtronic 670 e 640 collegando un glucometro Contour Next Link 2.4 direttamente ad una presa USB senza cavo OTG.

Attrezzatura per smontare componenti interni della vettura

Cacciaviti, leve in plastica per smontaggio rivestimenti (per non rovinare le parti più delicate e di solito sono comprese dentro le unità che acquistate) e altri attrezzi che possono variare in base alla vettura che possedete.

Saltate questo punto se vi affidate a un’installatore (rivolgetevi a terzi se non siete sicuri di come si deve procedere). Non posso quantificare la spesa perché può variare di molto. Dipende dal costo della manodopera, dal tipo di impianto che andrete a montare, dal modello di auto, dalla velocità di montaggio dell’installatore e soprattutto dalla sua onestà… Ho installato personalmente il mio in circa un’ora e mezza. Su alcune vetture potrebbero volerci fino a tre ore solo per l’installazione (configurazione software non compresa).

Eventuali adattatori di innesto per la vettura

Sono da acquistare a parte (specificate sempre al venditore il tipo di vettura su cui verrà installato il sistema) e sono necessari per le unità Android universali. Le unità specifiche per tipo di auto hanno invece tutto compreso all’interno della scatola che vi arriverà a casa.

Un mouse con filo e presa USB

Attenzione: i mouse wireless non sempre vanno bene (ma potete comunque provare). Potrebbe servire, in alcuni rari casi, per calibrare il monitor se non risponde ai comandi del touch screen.

Installazione sulla vettura

Ora dovete decidere se proseguire da soli o affidarvi ad un installatore. Personalmente, per questa fase posso solo darvi alcuni consigli su come procedere perché ci sono troppe variabili e si dovrebbe creare una guida per ogni vettura.

In linea generale, la procedura da seguire è simile all’installazione di un’autoradio. Ci sarà in più da posizionare:

  • l’antenna del navigatore,
  • il microfono per il viva voce
  • un piccolo altoparlante (non in tutti i modelli è presente)
  • le prese USB, che portete posizionare nel cassetto porta oggetti o dove reputate sia più comodo per voi.

Il collegamento elettrico in linea di massima dovrebbe andare bene così come vi arriva. Sono tutti connettori plug-in (non si può sbagliare!); in alcuni casi potrebbe essere necessario spostare alcuni fili oppure collegarne altri, ma questo può dipendere dal tipo di vettura, dal tipo di allestimento e da altre variabili… Però non c’è da preoccuparsi! Non si fanno danni irreparabili. E’ buona norma controllare sempre se vi mandano le istruzioni online o cartacee.

Per le istruzioni su come smontare e rimontare i vari particolari del vostro cruscotto e installare il vostro nuovo sistema vi consiglio di utilizzare Youtube cercando, ad esempio, Golf 6 Installation Android car. Raccomando di effettuare la ricerca in inglese, poiché in Italia non sono molto diffusi questi sistemi.
Se invece avete bisogno di sapere come smontare un determinato pezzo usate sempre lo stesso sistema, anche in italiano, cercando ad esempio smontare radio golf 6, oppure smontare cassetto portaoggetti Golf 6; se non trovate nulla, provate anche qui a tradurre in inglese, assicuratevi che quello che vedete nel video sia uguale a quanto installato sulla vostra auto!

Aggiungo qualche video di esempio su come installare un sistema Android in alcune auto:

Configurazione

Importante: non installate nessuna applicazione fino a quando non avete collaudato il sistema!

Ora passiamo alla configurazione. Dopo aver acceso il dispositivo, attendete il caricamento del sistema operativo (potrebbe volerci un po’ di tempo). La procedura è simile a quella di uno smartphone, quindi dovrete inserire account google e le credenziali wifi (se ne avete la possibilità, collegatevi inizialmente alla rete di casa in modo da poter fare tutti gli aggiornamenti delle varie applicazioni dal Play Store).

Successivamente collegate il vostro smartphone al sistema tramite bluetooth così potrete usare il vivavoce.
Sempre sullo smartphone attivate poi la modalità hotspot e collegate l’unità Android della vostra auto tramite WiFi.

A questo punto, il sistema andrà collaudato per 2/3 giorni; verificate in questo frangente che funzioni tutto (come il navigatore, il vivavoce, la radio, le porte USB, il browser, ecc…).

Sensore CGM

Se tutto funziona correttamente, potete collegare il vostro sistema CGM utilizzando le guide di DeeBee.it seguendole passo passo! Inizialmente installate solo le applicazioni che vi serviranno per vedere le glicemie, perché le altre applicazioni potrebbero interferire.

Testate ancora qualche giorno che funzioni tutto, poi potrete installare anche altre applicazioni; cercate però, dopo aver installato ogni app, di verificare che funzioni e, se vi da problemi. eliminatela subito.
Cercate di non caricare il sistema con troppe app, in quanto rallentereste il sistema provocando blocchi inattesi.

COMPLIMENTI!
Ora potrete viaggiare con la glicemia, vostra o di un vostro familiare, sempre visibile. E senza dover guardare in continuazione il telefono, fonte di distrazione.

Un ringraziamento particolare a Rocco Troilo, autore della guida.

Diabete e bambino. Cosa succede quando mangiamo? La vera storia del cibo dalla bocca agli zuccheri, grazie al lavoro di Fata Insulina.

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Yagi. Visione a distanza e glicemie al polso con Eversense

Ecco le glicemie sull'orologio, oltre alla visione remota e alle statistiche sul portale web Yagi, creato da DeeBee.

Da tempo molti eversensorizzati ci hanno chiesto di poter vedere  le glicemie sul proprio orologio Android Wear! Non potevamo deluderli: ecco qui la procedura per avere finalmente le glicemie al polso anche per i più temerari tra i sensorizzati.

Prima di procedere con la lettura, vi consigliamo di leggere l’articolo che spiega che cos’è Yagi e come si usa.

DISCLAIMER – Roche non è correlata in alcun modo a questo progetto. Né DeeBee.it né gli autori si assumono la responsabilità per qualsiasi tipo di danno causato da e/o con qualsiasi informazione trovata in queste guide. Non utilizzare le informazioni presenti in questo sito senza aver prima consultato il vostro diabetologo di fiducia. In ogni caso,  se usi la seguente guida, lo fai a tuo rischio e pericolo.

Cosa occorre comprare per cominciare?

Come installare le app necessarie

Prima di tutto, prendete lo smartphone che sarà utilizzato per spedire le glicemie in lontananza, e aprite l’articolo che state leggendo ora, con il telefono. In questo modo, potrete installare direttamente sul dispositivo le app scaricate.

Attenzione: le app riportate di seguito sono necessarie e devono essere scaricate sul telefono tutte e tre:

  1. ESEL
  2. Eversense modificata
  3. xDrip+Yagi

Per effettuare il download, navigate nella pagina che contiene tutti gli strumenti per Yagi. Dopodiché, tornate su questa pagina.

Prima app: Eversense modificata
  1. Disinstallate dal telefono l’app originale Eversense che avete usato sino ad ora (ciò comporterà che al prossimo riavvio resteranno in memoria gli ultimi 7 giorni);
  2. Installate l’app A_SENSEONICS.apk (ricordatevi di accettare l’installazione da fonti sconosciute e di disabilitare, durante l’installazione, sia la rete che il wifi);
  3. Aprite l’app e, come già avviene con l’app originale:
    1. Effettuate il login,
    2. Connette il vostro trasmettitore e usate l’app normalmente.
Seconda app: ESEL
  1. Installate l’app B_esel.apk
  2. Quando il cellulare vi chiederà se l’app può essere eseguita in background, rispondete di sì.
  3. Aprite l’app e andate sul menù -> Settings.
  4. Attivate “Send to AAPS and xDrip”

Terza app: xDrip+Yagi

xDrip+Yagi è una versione modificata di xDrip+, di cui ha mantenuto inalterato il nome e l’icona. Per cui, installatela e poi eseguite l’app xDrip+, come mostrato in figura.

Attenzione! Se compare un messaggio come quello nell’immagine sotto riportata, “E’ disponibile una nuova versione”, NON installatela, altrimenti Yagi non funzionerà! Stiamo lavorando per risolvere questo problema. Nel frattempo:
1) Disabilitate la voce “Controlla automaticamente gli aggiornamenti”;
2) Premete la “X” rossa che vedrete mostrata sul telefono in basso a destra.

xDrip+ permette di leggere le glicemie di sensori di marche e modelli diversi. Selezionate il modello “Eversense”.

Poi, inizializzate il sensore, accedendo al menù “Inizializza sensore”.
Comparirà questa videata:

Toccate il bottone “Inizializza sensore”.
Vi verrà chiesto di inserire una data. Non è importante che data mettiate: è sufficiente che sia una data passata. Per esempio, potrete inserire la data di ieri.

Ciò fatto, accedete al menù e, nella sezione “Cloud“, cliccate sulla voce “Yagi”. Lì, inserite le user e password di DropBox.

Ricordatevi di abilitare xDrip+ affinché spedisca le glicemie su Yagi.

Come vedere le glicemie da lontano

Navigate sul portale Yagi di DeeBee.it e, nel menù a tendina, scegliete l’app utilizzata per trasferire le glicemie su Yagi (quindi, nel nostro caso, “xDrip+” – a breve usciranno altre versioni per altri tipi di sensore-).

Inserite anche qui le credenziali DropBox come avete già fatto prima. E, se avete seguito tutto alla lettera, subito compariranno il grafico e la glicemia, visibili da ovunque!

Nel caso sia una nuova installazione, probabilmente vedrete solo il primo puntino e il valore della glicemia: non preoccupatevi, con il passare delle ore, il puntino diventerà un grafico!

Come vedere le glicemie sul proprio orologio Android Wear

Una volta effettuata l’installazione delle tre app sopra descritte, chi vorrà vedere le glicemie sul proprio orologio (con il sistema operativo  del robottino verde), non dovrà fare altro che…

  1. Accedere all’app xDrip+ e selezionare la voce di menù: Impostazioni

  2. Toccare: Caratteristiche collegamenti…

  3. Poi: Integrazione Android Wear

  4. Selezionare “ON” nello switch relativo

Ciò fatto, prendete il vostro orologio, e

  1. Scorrete il menù principale e toccate: Play Store.
    Potreste non trovare l’app sull’orologio. In tal caso, provate a riavviare l’orologio e a ripetere l’operazione.
  2. Selezionate l’app xDrip+ e iniziarà l’installazione sull’orologio
  3. Ora tornate sul quadrante principale dell’orologio e toccate lo schermo a lungo, per selezionare la nuova watch face xDrip+
  4. Una volta toccata… voilà! Ecco la glicemia del vostro Eversense sul vostro polso!

PS. Potrebbero comparire sull’orologio un paio di messaggi che indicano la necessità della watchface di utilizzare i sensori dell’orologio: per il corretto funzionamento del quadrante, dovrete concederne l’utilizzo.

DONAZIONI

Se vuoi supportare i progetti della nostra associazione DeeBee Italia, puoi farlo con una donazione: https://www.deebee.it/?page_id=1636 oppure scrivendoci qui: info@deebee.it

Un ringraziamento particolare a Mario Migliarese per la pazienza, le dritte e la grande dedizione.

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Tutte le possibili soluzioni di FreeStyle Libre con MiaoMiao

Undici semplici schemi, fruibili e scaricabili anche in formato PowerPoint per la visione offline.

Master, follower, stand alone, Android Wear, api secret, smartwatch con trasmissione dati ecc ecc. Parole che ogni giorno possono mettere in difficoltà chi non segue la tecnologia e si trova costretto a configurare MiaoMiao per dotare FreeStyle Libre di allarmi e letture continue.

Cosa c’è di meglio di un documento facile e semplice che raccoglie in immagini tutte le varianti secondo le esigenze di ognuno? Patrick, il papà di un bambino affetto da diabete, ha pazientemente raccolto e spiegato schematicamente tutte le possibili configurazioni del famoso “gatto bianco“.  Eccolo qui il suo lavoro arricchito di altre  ulteriori soluzioni:

Diabete e bambino. Cosa succede quando mangiamo? La vera storia del cibo dalla bocca agli zuccheri, grazie al lavoro di Fata Insulina.

Da Padre a padre, dico grazie all'autore per aver fatto sorridere la mia bambina. Ci ha relagato uno sprazzo di magia

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androidUploader+Yagi.apk – Tutte le versione del’app

In questa pagina trovate tutte le versioni di androidUploader+Yagi.apk, cioè l’app per Android da installare sul telefono che è vicino al sensore Dexcom G4.

Gli strumenti informatici elencati di seguito sono al solo scopo sperimentale e di ricerca, in versione beta. Non prendete decisioni terapeutiche sulla base dei valori riportati dal sistema Yagi: per ogni decisione in merito, fate riferimento solo ed esclusivamente al vostro diabetologo.

Uploader per Dexcom G4

Download “androidUploader+Yagi_v126.apk” androidUploader+Yagi_v126.apk – Scaricato 4301 volte – 5 MB

Download “androidUploader+Yagi_v125.apk” androidUploader+Yagi_v125.apk – Scaricato 1099 volte – 5 MB

> Clicca qui per le versioni più recenti

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xDrip+Yagi.apk – Tutte le versione del’app

In questa pagina trovate tutte le versioni di xDrip+Yagi.apk, cioè l’app per Android da installare sul telefono che è vicino al sensore.

Gli strumenti informatici elencati di seguito sono al solo scopo sperimentale e di ricerca, in versione beta. Non prendete decisioni terapeutiche sulla base dei valori riportati dal sistema Yagi: per ogni decisione in merito, fate riferimento solo ed esclusivamente al vostro diabetologo.

Uploader per Dexcom G5, Dexcom G6 e FreeStyle Libre (MiaoMiao, Blucon, Limitter)

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Download “xDrip_Yagi_v20200116.apk” xDrip_Yagi_v20200116.apk – Scaricato 5082 volte – 10 MB

Download “xDrip_Yagi_v20190426.apk” xDrip_Yagi_v20190426.apk – Scaricato 4935 volte – 10 MB

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Diabete e bambino. Cosa succede quando mangiamo? La vera storia del cibo dalla bocca agli zuccheri, grazie al lavoro di Fata Insulina.

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