Friggitrici ad aria e glicemie

Riceviamo e pubblichiamo la domanda di E.C. che chiede informazioni sulle friggitrici ad aria

Buongiorno,
sono la mamma di un bambino di 10 anni, diabetico da 3. Vorrei chiederLe se l’uso della friggitrice ad aria potrebbe rendere più facile la gestione delle pietanze che prevedono la frittura. Grazie


LA DIETISTA RISPONDE

Esistono due tipi di friggitrice ad aria:
– friggitrice ad aria, nella quale il calore necessario per la frittura è veicolato dall’olio (che non entra comunque in contatto con l’alimento);
– friggitrice ad aria calda, nella quale il calore è veicolato dall’aria stessa In entrambi i casi, é il calore a permettere la frittura.
Normalmente, gli alimenti fritti hanno un effetto iperglicemizzante per due motivi:
– i carboidrati contenuti nella farina/pane/semola con cui viene preparata la pastella;
– i lipidi contenuti nell’olio/burro, che vengono prontamente assorbiti dall’alimento grazie al calore
Di conseguenza, grazie alle friggitrici ad aria è possibile eliminare il fattore lipidi. Ma, nel caso in cui l’alimento che decidiamo di friggere ad aria sia un alimento surgelato già pronto per essere consumato (i classici bastoncini di pesce, ad esempio), esso è giá fritto con l’utilizzo di lipidi.
È, inoltre, importante ricordare che il calore favorisce la gelatinizzazione dell’amido della panatura, velocizzando l’assorbimento dei carboidrati in essa contenuti. La gelatinizzazione, infatti, allarga le maglie della struttura cristallina dell’amido, favorendone, così, l’accesso agli enzimi digestivi. Cresce, in questo modo, l’indice glicemico dell’alimento in questione.
In conclusione, la friggitrice ad aria permette di ottenere un alimento fritto senza uso di lipidi, aumentando, tuttavia, l’indice glicemico dell’alimento in questione.

Dott.ssa Claudia Maffoni

Diabete e bambino. Cosa succede quando mangiamo? La vera storia del cibo dalla bocca agli zuccheri, grazie al lavoro di Fata Insulina.

Da Padre a padre, dico grazie all'autore per aver fatto sorridere la mia bambina. Ci ha relagato uno sprazzo di magia

Ho pianto nel vedere la mia bimba felice  di leggere di una bimba come lei
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Enjoy!

Arriva l’app di DeeBee.it per Android!

Le funzioni principali del sito raccolte in un'unica comoda applicazione per gli smartphone col robottino verde.

Era nell’aria da qualche tempo e, finalmente, siamo arrivati alla prima pubblicazione dell’app DeeBee.it, disponibile in versione ufficiale sul Play Store di Google.

Scopo di questa nuova piattaforma è quello di avere a portata di dito e immediatamente fruibili in un unico contenitore le funzioni e i calcolatori più utilizzati sul sito di DeeBee.it. Conoscere la tabella nutrizionale di un alimento o il suo contenuto in carboidrati non è mai stato così facile. Oppure, calcolare la quantità di zucchero raccomandata per uscire da uno stato ipoglicemico, o conoscere in anticipo la propria glicata e molto altro ancora.

È uno strumento nuovo e dinamico: tutte le prossime funzioni, uniche e da noi concepite, sviluppate e atte a semplificare la vita delle persone con diabete e dei loro familiari, andranno ad arricchire il menù dell’app che, quindi, nel tempo diverrà sempre più completo e variegato.

DeeBee.it, quindi, da oggi è anche un’app gratuita, frutto del lavoro, delle intuizioni e dei suggerimenti dei nostri lettori e dei membri del nostro gruppo Facebook protetto, che gestiscono il diabete quotidianamente. Non resta che scaricarla!

I nostri canali ufficiali

L’app è l’ultima arrivata nella suite di strumenti gratuiti e senza pubblicità che DeeBee Italia mette in campo per divulgare l’informazione libera sul diabete, e si va ad aggiungere al gruppo Facebook protetto, alla pagina Facebook pubblica, all’account Twitter, alla bacheca di Instagram e alla Newsletter.

Siete dei veri navigatori 2.0? Allora, potete usare anche il nostro QR-Code! Enjoy.

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Carboidrati, grassi, proteine, fibra. In che modo influiscono sulla glicemia?

Riceviamo e pubblichiamo la domanda posta dalla mamma di una bambina affetta da diabete tipo1.

Buonasera,
volevo chiedere alla dott.ssa Maffoni una delucidazione sul discorso proteine, grassi, ecc. associati con alcuni alimenti. In che maniera aumentano la glicemia? Tipo i pizzoccheri, che essendo di grano saraceno uniti alla verdura e formaggio, non sono così “potenti”.
Non so se esiste un elenco di questi  alimenti.
Mia figlia ha 9 anni e mezzo ed è diabetica da un anno.
Grazie.
M.


LA DIETISTA RISPONDE

L’esperienza quotidiana ci insegna che non solo i carboidrati, ma tutti i nutrienti hanno un effetto sulla glicemia, più o meno importante.

Sappiamo che il nutriente che maggiormente influisce sulla glicemia, facendola aumentare, sono i carboidrati; in particolare, quelli semplici (zuccheri) determinano un picco glicemico più alto e più rapido rispetto a quelli complessi. (grafico 1)

I grassi (o lipidi) possono influire sull’andamento della glicemia per la loro capacità di rallentare lo svuotamento dello stomaco: in questo modo, i carboidrati contenuti nello stomaco raggiungeranno più tardi il circolo sanguigno (la glicemia è, in effetti, il livello di zuccheri nel sangue).

Le proteine vengono trasformate per circa il 60% in carboidrati a 4-6 ore dal pasto, quindi, quando ci capita di consumare pasti con un elevato contenuto di proteine (ad esempio una grigliata di carne non preceduta da un primo piatto), potremmo osservare un aumento tardivo non previsto della glicemia, proprio per questo motivo. Al tempo stesso, anche le proteine allungano i tempi del processo digestivo, determinando, così, un più tardivo assorbimento dei carboidrati contenuti nel pasto.

La fibra, in particolare quella solubile, ha un importante effetto sul nostro apparato digerente: rallenta lo svuotamento gastrico ed il transito intestinale permettendo, così, un assorbimento più lento dei carboidrati e “spalmato” su un tempo più lungo.

Quindi, un piatto unico come i pizzoccheri, che contiene carboidrati (provenienti dalla pasta), proteine e lipidi (provenienti dal formaggio) e fibra (proveniente dalla verdura), può determinare un aumento più lento e moderato della glicemia. Altro elemento da considerare, è il minore indice glicemico del grano saraceno rispetto al frumento (tabella 1).

Riprendo, dunque, un consiglio presentato nel primo articolo della rubrica, ovvero l’importanza di consumare pasti completi, che contengano carboidrati, lipidi, proteine e fibra nelle giuste quantità, allo scopo di controllare più facilmente la glicemia post-prandiale.

A oggi, non è stata creata una lista completa dell’indice glicemico degli alimenti e dei piatti della tradizione italiana, ma a breve una lista parziale sarà pubblicata sul sito Deebee.

Grafico 1: a sinistra, l’effetto sulla glicemia di un alimento contenente carboidrati complessi, a destra di un alimento contenente zuccheri semplici.

grafico_dietista

Tabella 1: indice glicemico del comune pane bianco (Whole-meal barley flour bread) e del pane di grano saraceno (white bread)

tabella_dietista

Dott.ssa Claudia Maffoni

Bibliografia:
– David JA Jenkins, Cyril WC Kendall, Livia SA Augustin, Silvia Franceschi, Maryam Hamidi, Augustine Marchie, Alexandra L Jenkins, and Mette Axelsen, Glycemic index: overview of implications in health and disease
– Kaye Foster-Powell, Susanna HA Holt, and Janette C Brand-Miller, International table of glycemic index and glycemic load values: 2002
– Costantini AM, Cannella C, Tomassi G, Alimentazione e nutrizione umana

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L’app DID Plus e i corsi gratuiti di calcolo dei carboidrati

Sbarca finalmente sul Play Store di Google il Diario Interattivo del Diabete (DID Plus), noto prodotto dell’azienda italiana METEDA, specializzata nello sviluppo e diffusione di software e device medicali dedicati al diabete. Fino a poco tempo fa l’app era prerogativa di chi usava un sistema iOS. Attualmente, per scelte strategiche dell’azienda di Cupertino, questa applicazione non è più presente nello Store Apple.

1

Ciò che rende particolarmente interessante questa app e che ha convinto DeeBee.it a divulgare l’evento, è l’approccio che METEDA ha utilizzato: pratico e tangibile, proprio come piace a noi. Difatti, a differenza della concorrenza, l’azienda non si è limitata a rendere disponibile l’app sullo store di Big G, ma ha deciso di calarsi in modo efficace nel quotidiano delle persone affette da diabete, organizzando veri e propri corsi via web, atti non solo a una formazione per il miglior utilizzo dell’app, ma anche a dare delle indicazioni per la miglior gestione del diabete e della conta dei carboidrati.
Per questo motivo, a partire dal prossimo evento, su DeeBee.it troverete il calendario ufficiale dei corsi disponibili.

“Abbiamo deciso di ospitare 50 pazienti per volta perché a fine corso lo specialista, diabetologo o nutrizionista, risponde via chat alle varie domande e dubbi dei partecipanti, e quindi un numero superiore di persone sarebbe stato difficile da gestire” dice Marco Vespasiani, responsabile marketing dell’azienda. “Visto la grande richiesta per il primo appuntamento del 25 febbraio, stiamo lavorando per organizzare altri appuntamenti per le persone che ne fanno richiesta, diversificando gli orari e i giorni della settimana. Il calendario ufficiale aggiornato verrà pubblicato di volta in volta sul sito DeeBee.it e le persone che hanno scaricato DID Plus e sono interessate, possono iscriversi ai corsi compilando un apposito modulo”.

UN PO’ DI STORIA

Il progetto ha le radici nel lontano 1997, quando gli smartphone e le app erano ancora strumenti da macchina del futuro. “Circa 10 anni fa il progetto DID fu stato sviluppato solo per iOS in un’ottica prettamente di telemedicina. Infatti esclusivamente il medico aveva la facoltà di impostare il bolo suggerito e i dati venivano raccolti nella cartella clinica informatizzata (MyStar Connect)” specifica Vespasiani.
Ma evidentemente i tempi non erano ancora maturi e l’app rimase comunque uno strumento di nicchia. Con gli input di medici e pazienti che ne avevano compreso le potenzialità, DID fu successivamente risviluppata solo per il sistema iOS, riscontrando grande interesse e diventando una delle più apprezzate.

2 did

“In questa ultima versione, l’opzione ‘bolo’ è sbloccata: il paziente, sotto consiglio e supervisione del proprio diabetologo, lo può fare ora anche in autonomia. Se lo desidera, il paziente può attivare anche il collegamento in telemedicina con il proprio diabetologo e con l’aiuto di DID può calcolare il bolo di insulina in base a fattori personalizzati che permettono al sistema di suggerire la dose insulinica” ci racconta il manager, che specifica a questo punto la necessità dei corsi on line: “Si tratta sempre di un device medicale e abbiamo pensato di affiancare i pazienti con dei corsi; non solo quindi una guida tecnica di come si usa l’app, ma un vero e proprio percorso di conoscenza, per non usare alla cieca questo strumento”.

3 DID

Nella versione appena lanciata, il paziente insulinodipendente ha la possibilità di memorizzare una serie di informazioni utili alla gestione della patologia: dalla glicemia all’attività fisica svolta (specificando la disciplina e il tempo di esercizio), dalle malattie in corso che possono influire sulla glicemia, alle scelte alimentari. La ricerca dell’alimento e della attività si può fare anche usando il microfono del proprio smartphone e, come per gli altri prodotti METEDA, il database fotografico delle varie porzioni degli alimenti, rende il calcolo ancora più intuitivo.

DID Plus è un software regolato dalla normativa dei dispositivi medici ed è certificato in Classe IIa, quindi non può essere usato in autonomia da minori. Il genitore che ha le necessità di usare l’app per i proprio figlio, può registrarsi con i propri dati, e usarla seguendo i rapporti di calcolo indicati dal diabetologo.

Si ricorda che per la registrazione al corso è necessario:

  • usare il sistema Android
  • scaricare  l’app DID Plus
  • l’indirizzo e-mail per iscriversi al corso deve essere lo stesso usato per la registrazione sull’app.

Per iscriversi ai prossimi corsi basta compilare il seguente modulo:

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Pasti e iperglicemia: quanta insulina?

Quanta insulina è necessaria per metabolizzare un alimento o un intero pasto? La chiave è il rapporto insulina/carboidrati (chiamato ICR, dall’inglese “I-Carb Ratio”) o, in altre parole, quanti carboidrati “sono coperti” da 1 unità di insulina. Il calcolo viene effettuato  insieme al proprio medico. I diabetologi, soprattutto quando si tratta di bambini, personalizzano la ricerca di questo rapporto in base al diario glicemico e alimentare del paziente, poiché su ogni individuo l’insulina ha un effetto diverso. Ad esempio, se con alcune persone 1 unità basta per “smaltire” il glucosio contenuto in 15 o 20 grammi di carboidrati, per altre può coprire solo 5 o 6 grammi.

Regola del 500

E’ una regola empirica che rappresenta un punto di partenza per individuare il proprio rapporto insulina/carboidrati e che consiste nel dividere il numero 500 per la dose totale di insulina giornaliera (chiamata TDD, dall’inglese Total Daily Dose, ricavata sommando basale e ultrarapida assunte nelle 24 ore). Ai fini della determinazione di un ICR più affidabile però, anziché utilizzare la TDD, viene sovente impiegata la media del fabbisogno insulinico giornaliero dell’ultima settimana, calcolata previa assunzione di una quantità fissa di carboidrati, in assenza di attività fisica e col paziente in salute.
Se il diabetico è in cura con insulina rapida (invece dell’ultrarapida), si usa 450 invece di 500.

regole 500-2

Esempio

Supponiamo che una persona assuma 20 unità di insulina al giorno.

Basale + ultrarapida giornaliere = 20 unità
ICR = 500 : 20 = 25

Ciò significa che con 1 unità di insulina ultrarapida si metabolizzano circa 25 grammi di carboidrati.
Ora che conosciamo l’ICR possiamo rispondere alla domanda iniziale: “Quanta insulina è necessaria per metabolizzare un alimento o un intero pasto?”

Se per esempio il nostro pasto contiene 65 gr di carboidrati, sarà necessario somministrare 65 : 25 = 2,60 unità di insulina, ossia:

INSULINA = CHO / ICR

Questo vale quando la glicemia prima del pasto è nel target. Se così non è, occorre applicare una seconda regola. Ossia…

La regola del 1800

Quando la glicemia prima del pasto è fuori target bisogna aumentare la dose di insulina da assumere in modo direttamente proporzionale al valore da correggere. E, per fare questo, è indispensabile conoscere il proprio FSI (acronimo di Fattore di Sensibilità Insulinica, o fattore di correzione), ossia di quanto abbassa la glicemia 1 unità di insulina.

Esiste una regola empirica anche per questo: la Regola del 1800, che consiste nel divide il numero 1800 per la dose totale di insulina giornaliera (basale + ultrarapida). Il valore ottenuto indica di quanti punti diminuirà la glicemia a fronte dell’assunzione di 1 unità di insulina. Al pari della Regola del 500, anche per la Regola del 1800 è consigliabile utilizzare la media del fabbisogno insulinico giornaliero dell’ultima settimana, anziché la sola quantità somministrata nell’arco delle precedenti 24 ore, in modo tale da ottenere un FSI più veritiero e affidabile.
Se si utilizza insulina rapida il valore iniziale da inserire sarà 1500.

regole 1800-2

Esempio

Supponiamo che una persona assuma 20 unità di insulina al giorno.

Basale + ultrarapida giornaliere = 20 unità
FSI= 1800 : 20 = 90

Ciò significa che l’assunzione di 1 unità di insulina ultrarapida provocherà una diminuzione della glicemia di circa 90 punti.

Immaginiamo adesso che il valore della glicemia prima del pasto sia fuori target, ad esempio 250, e che il valore target desiderato sia 120; procederemmo con il calcolo in questo modo:

  • Punti di cui si vuole diminuire la glicemia: 250 – 120 = 130 punti
  • Da cui, l’insulina necessaria sarà calcolata come 130 : 90 = 1,44 unità, che dovranno poi essere sommate alla dose del pasto.

Unità di insulina = [Punti di decremento] / FSI

Quindi, riprendendo il primo esempio, alle 1,44 unità per correggere dobbiamo sommare 2,6 unità necessarie a “coprire” il pasto. Per un totale di 4,04 unità somministrate.

Anche questa regola è approssimativa e rappresenta soltanto un punto di partenza. Insieme al medico la si adatterà ai reali fabbisogni, differenziati anche per fascia oraria.

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Conta dei carboidrati: guide utili

Il passo fondamentale per effettuare il conteggio dei carboidrati (o “la conta”, come spesso viene definita), consiste nel calcolarne la quantità contenuta nell’alimento che stiamo per utilizzare. Per tale scopo ci vengono in aiuto varie app e fotodietometri su cui sovente sono riportati i carboidrati contenuti in 100 grammi di parte edibile.

La formula da applicare è la seguente:regola cho2

DeeBee Italia ha raccolto una serie di guide utili e di rapida consultazione, come fotodietometri, diari glicemici e tabelle personalizzabili.

Se sei in possesso di altre guide “semplici e veloci”, spediscile via email all’indirizzo info@deebee.it; sarà nostra cura aggiungerle in questa pagina.

download Diario alimentare
downloadDiario glicemico con grafici e statistiche
downloadFotodietometro piccolo
downloadFotodietometro grande
downloadFotodietometro etnico
downloadFattori che influenzano l'assorbimento dell'insulina
downloadFattori che influenzano l'assorbimento dei carboidrati
downloadTempi di assorbimento e trasformazione in glucosio di carboidrati, grassi e proteine
downloadPiramide dei carboidrati

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Le app che contano!

Quotidianamente ci ritroviamo a contare i carboidrati degli alimenti più disparati e spesso può succedere di non sapere che pesci pigliare! Alimenti nuovi ed imprevisti possono metterci in difficoltà ed in quest’arduo compito ci vengono in aiuto diverse app. Ecco le più usate!

Se utilizzi un’altra applicazione indicacela tra i commenti!

Dizionario alimentare Meteda

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In questa applicazione sono inseriti più di 1000 alimenti e grazie alle foto delle porzioni puoi individuare facilmente la quantità corrispondente a ciò che mangerai. Dizionario alimentare è disponibile sia per sistema Android che iOS.

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Insulin & Food

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Disponibile sia per smartphone che per iPhone, Insulin&Food è un’applicazione studiata appositamente per i diabetici. Oltre a contenere un vasto database, completo di foto e valori nutrizionali, visualizza l’indice glicemico e permette l’inserimento dei rapporti insulina/carboidrati, indicando poi i dosaggi in ogni alimento selezionato.

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Insulin&Food consente di visualizzare il riepilogo dei vari alimenti selezionati (non sostituisce il calcolatore di bolo) e dà la possibilità di inserire alimenti nuovi creando così un database completamente personalizzato. Applicazione a pagamento.

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Conta con il leone

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Conta con il leone è un’app che riprende l’omonimo  libro dell’Ospedale Sacco di Milano creata in primis per i bambini e gli adolescenti con diabete di tipo 1, ma utilissimo anche per gli adulti. E’ disponibile la versione sia per Android che per iOS, è ricca di immagini e suggerisce i tipi di bolo da utilizzare con il microinfusore per le varie tipologie di alimenti.

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FatSecret

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FatSecret contiene al suo interno una ricchissima lista di alimenti, suddivisa anche per marchi e consente la ricerca dei vari prodotti anche tramite scansione del codice a barre.  Per ogni alimento indica la quantità di carboidrati, grassi, proteine, quantità selezionabili a peso ed a porzione.
Disponibile sia per Android che per iOS

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MyFitnessPal

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Sia per Android che per iOS, questa applicazione contiene al suo interno uno dei database più ricchi (circa 5 milioni di alimenti), personalizzabili e selezionabili anche tramite codice a barre. Dà la possibilità di inserire le proprie ricette calcolandone poi i vari nutrienti ed indica con grafici semplici ed intuitivi la percentuale di carboidrati, grassi e proteine ingerite nel pasto.

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Valori Nutrizionali

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La app “Valori nutrizionali”, per Windows Phone, include 7000 alimenti (di varie marche) per i quali si possono visualizzare le tabelle nutrizionali complete (calorie, proteine, carboidrati, grassi, fibre, sodio, potassio) e il grafico della ripartizione delle calorie.

Il calcolo si può fare non solo sulla quantità standard di 100 gr di alimento, ma anche specificando la porzione o la grammatura. Inoltre si possono sommare i valori di più alimenti.

 

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Assorbimento dell’insulina

Come varia l’azione dell’insulina per il caldo, il freddo e per altri motivi?

In questa grafica, che potrai scaricare e stampare per consultarla tutte le volte che vorrai, è spiegato tutto in modo preciso ma conciso!

Effetto insulina3

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Assorbimento dei carboidrati

Cosa influisce nei tempi di assimilazione dei carboidrati?
Quali sono gli effetti?

In questa immagine, che potrai scaricare e stampare per consultarla tutte le volte che vorrai, è spiegato tutto in modo preciso ma conciso!

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