Pancreas Artificiale: Control-IQ di Tandem entro il 2020

Dicembre 2019 sarà sicuramente ricordato come il mese del Tandem t:Slim X2, non solo per i suoi già numerosi utenti italiani, ma anche per gli utenti di altre tecnologie interessati alle importanti novità introdotte dalla recente certificazione FDA dell’algoritmo Control IQ che difatti apre la porta ad importanti opportunità future.

Andiamo per gradi! In Italia inseguiamo con circa 12 mesi di ritardo le evoluzioni del programma di aggiornamenti di casa Tandem che sono invece già in uso nel mercato americano.

Gli utenti di questo microinfusore, ma anche i curiosi, sanno che in questo periodo il micro è soggetto ad aggiornamenti software che permettono alla pompa di supportare il sensore Dexcom G6 e dunque di poter finalmente utilizzare la funzione Basal-IQ. Ma le novità sono molto più interessanti per gli utenti di oltreoceano e quindi proviamo a fare un breve riassunto del 2019 per il Tandem t:Slim X2.

Basal-IQ – Sospensione della basale in versione Tandem / Dexcom G6

Basal-IQ è un algoritmo predittivo di episodi di ipoglicemia che permette al microinfusore di interrompere la basale in determinate condizioni, al fine di minimizzare il rischio di concreta ipoglicemia. Per fare ciò, il micro si affida alle letture provenienti dal G6 di casa Dexcom.

Vediamo come funziona di seguito:

  • L’algoritmo prevede letture al di sotto degli 80 mg/dl nei prossimi 30 minuti – la basale viene sospesa (ed eventuali boli estesi sono interrotti).
  • L’algoritmo riceve una lettura inferiore a 70 mg/dl – la basale viene sospesa (ed eventuali boli estesi sono interrotti).
  • L’algoritmo riprende l’erogazione della basale in presenza di freccia di tendenza in salita.

Le sospensioni possono durare da 5 minuti a 2,5 ore.

La funzione sembra soddisfare la stragrande maggioranza degli utenti ad esclusione di coloro che lamentano (forse correttamente) il disagio nel vedersi cancellare boli estesi quando la funzione si attiva.

Tandem è la prima pompa ACE – Alternate Controller Enabled

Un’altra milestone del 2019 di Tandem, forse passata troppo in sordina, è la certificazione FDA come primo dispositivo ACE in ambito infusione insulinica.

Una proprietà probabilmente molto complessa da spiegare in termini tecnici ma che praticamente è molto semplice: Tandem t:Slim X2 è la prima pompa ad essere autorizzata a sfruttare funzioni (o erogare funzioni) di altri dispositivi medici certificati (es. sensori Dexcom o FreeStyle Libre) grazie ad alcuni meccanismi convenzionali che permetteranno in futuro di sintonizzare ulteriormente la terapia e renderla così sempre più vicina ai bisogni del paziente individuale. In futuro, produttori di nuovi e più evoluti sensori, o altri dispositivi complementari alla funzione del microinfusore, potranno integrarsi al mondo Tandem grazie proprio a questa proprietà, dando agli utenti sempre più scelte. È ad esempio già noto il progetto di integrare il sensore Freestyle!

Control-IQ – Il primo protocollo infusionale a ciclo chiuso “ibrido” certificato da FDA

Veniamo dunque alla grande novità di quest’ultimo mese: Control-IQ è ufficialmente approvato da FDA e sarà disponibile per gli utenti americani entro febbraio 2020

Cos’è Control-IQ? È un meccanismo che sicuramente ricorda il ciclo chiuso implementato dal Medtronic 670G ma con 2 sostanziali differenze:

  • È un algoritmo ibrido – ovvero si basa su misurazioni derivanti da un componente di un altro produttore, il Dexcom G6.
  • Implementa un algoritmo proprietario di casa Dexcom che si chiama TypeZero (in riferimento alla startup accademica acquisita proprio da Dexcom).

L’algoritmo è in grado di sospendere la basale se necessario ma anche di aumentarla o erogare boli correttivi in previsione di eventi iperglicemici.

L’obiettivo di Control-IQ è quello di contenere la glicemia nel range 70-180 mg /dl attraverso le seguenti strategie:

  • Aggiustamenti basali automatici durante il giorno con un target glicemico tra 112,5-160 mg/dl.
  • Aggiustamenti basali automatici più aggressivi durante la notte con un target glicemico tra 112,5-120 mg/dl.
  • Boli automatici aggiuntivi per un massimo di 1 bolo per ora: a seguito di predizioni glicemiche oltre 180 mg/dl, Control-IQ erogherà il 60% del bolo di correzione reale rispetto ad un target di 110 mg/dl.
  • Modalità “esercizio fisico” permette all’algoritmo di lavorare con intervalli meno stringenti in un range 140-160 mg/dl.
  • Funzione “memoria” permette all’algoritmo di imparare dai trend o da eventuali errori al fine di “aggiustare il tiro” per usi successivi.

Per aggiustamenti di basale chiaramente ci si riferisce alla possibilità che il micro aumenti o diminuisca la basale a seconda dei trend ed al fine di contenere anche la variabilità glicemica.

L’utilizzo su campo

Abbiamo già a disposizione le prime impressioni degli utenti partecipanti al trial e possiamo già affermare che gli intervalli sembrano essere considerati molto (troppo) “conservatori” e non funzionali per chi ha invece obiettivi glicemici audaci (es. A1C < 6,5). Consigliamo di prendere con le pinze qualsiasi impressione ed aspettare almeno 6 mesi, quando potremo godere dei primi feedback degli utenti americani.

Quello che va sicuramente dato per scontato è che questi algoritmi avranno un beneficio certo sulle energie che tutte le persone affette da diabete (o i suoi caregiver) spendono nel controllare la propria terapia infusionale nell’arco delle 24 ore, sapendo che il microinfusore fa una bella fetta del lavoro anche mentre si dorme!

Conclusioni

Quello che ci sentiamo di dire, in pieno spirito televisivo, è che comunque vada sarà un successo!

FDA limita molto le possibilità di questi protocolli per numerosi motivi, spesso condivisibili, ed è dunque da ascrivere soprattutto ancora ai protocolli di sicurezza l’impossibilità di poter impostare i “parametri” di queste funzionalità in base alle proprie esigenze, ma non possiamo che essere ansiosi di utilizzare Control-IQ in quanto Closed Loop, che ormai non è più futuro ma è assolutamente il presente!

In quanto a tempistiche in Italia, volendo fare un parallelo con la messa in esercizio del protocollo Basal-IQ, ci azzardiamo a prevedere la presenza del Control-IQ nel mercato italiano non prima della seconda metà del 2021.

Francesco Consiglio

Diabete e bambino. Cosa succede quando mangiamo? La vera storia del cibo dalla bocca agli zuccheri, grazie al lavoro di Fata Insulina.

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Microinfusore Accu-Chek Insight: come eliminare l’allarme di fine PBT e dormire di più

Sono già passati più di quattro anni dall’esordio di mia figlia che come pochi, anzi pochissimi bambini, è uscita dall’ospedale con microinfusore e sensore. Come vola il tempo… Ma sto già divagando! Torniamo all’argomento oggetto di questo articolo.

Abbiamo sentito la necessità di passare a un microinfusore che permettesse di essere pilotato da lontano. Senza entrare nel merito delle riflessioni che ci hanno spinto verso questa scelta, insieme al diabetologo, abbiamo deciso di passare al modello Accu-Chek Insight della Roche.

Benché il sistema soddisfacesse le nostre necessità, c’era tuttavia una specifica della pompa d’insulina che stava per farci desistere e migrare verso altre soluzioni… salvo poi ovviare al problema con una soluzione che voglio condividere con voi.
Ma andiamo per ordine.

I nostri primi quattro anni li abbiamo passati con il microinfusore Animas Vibe, ora fuori produzione. Una sua caratteristica (che fosse sua l’abbiamo scoperto soltanto dopo il passaggio al nuovo Insight;  eravamo convinti che fosse così per tutti i microinfusori) consisteva nella gestione silente del “fine periodo della basale temporanea“.

Per capire bene il problema, vi porto un esempio pratico molto ricorrente nelle nostre nottate. Capita che la glicemia della nostra bimba inizi a scendere sotto certi livelli di soglia, oppure a galoppare verso il basso con una rapidità che ci porta a rizzare le antenne, subodorando un’imminente ipoglicemia. Al fine di ovviare al problema, se pensiamo che il lasso di tempo sia sufficientemente lungo, usiamo sospendere l’erogazione basale per un’oretta (a volte meno, altre più). Quindi, in pratica, ciò che facciamo consiste nello svegliarci, alzarci, andare nella cameretta di nostra figlia e sospendere la basale (un po’ ciò che fa lo SmartGuard del Medtronic 640G, anche se ritengo che il cervello e il sentore umano possano ancora gestire meglio di un algoritmo questo tipo di situazioni – ma è una considerazione soggettiva e personale). Ciò fatto, passato il periodo prestabilito, la basale temporanea viene interrotta automaticamente dal microinfusore e riprende l’erogazione standard di insulina basale. Con Animas Vibe questo avviene in modo silente.

Se prima di passare a Accu-Chek Insight eravamo convinti che questo fosse il comportamento standard di ogni pompa d’insulina, dopo aver usato il microinfusore Roche, la sorpresa. Difatti, a differenza del Vibe, una volta scaduto il periodo di basale temporanea, il microinfusore Insight notifica la ripresa dell’erogazione della basale standard con un segnale (sonoro o vibrato). Questo allarme continua a trillare/vibrare sino a che non si preme il tasto OK sul microinfusore: ciò fatto, il dispositivo si zittisce.
In sostanza, l’effetto collaterale di un sistema così concepito è quello di obbligare un genitore a svegliarsi e alzarsi la notte il doppio delle volte: una prima volta per attaccare la basale temporanea, e una seconda dopo un’ora (o altro) per zittire il microinfusore.

Mi sono informato sulla possibilità di modificare questa impostazione. E ho scoperto (altre) tre cose:

  1. Tanti genitori vogliono e apprezzano questo allarme (che io trovo scomodissimo),
  2. Pochissimi hanno saputo aiutarmi, sostenendo che non fosse possibile fare ciò che mi ero ripromesso (cioè zittire per sempre quella notifica),
  3. Quasi nessun utente di Insight ha zittito questa notifica, per i punti di cui sopra.

Avete letto bene: quasi. Perché in realtà, incrociando una serie di messaggi che mi sono arrivati da alcuni utilizzatori illuminati (tra cui gli amici Mario MigliaresePaolo Toni dall’Italia e Cathy Van de Moortele dal Belgio) ho scoperto l’arcano: questo allarme si può disattivare. Allora, dato che in pochissimi lo sanno, voglio spiegare qui, su DeeBee.it, come si fa.

Se non siete coadiuvati e guidati da un medico o da un rappresentante, non proseguite oltre! Le informazioni che seguono sono ai soli fini didattici. Prima di cambiare una qualsiasi impostazione dei vostri dispositivi medici, confrontatevi con il vostro medico di fiducia. Ogni modifica in tal senso è a rischio e pericolo del lettore. DeeBee Italia e l’autore dell’articolo si dissociano dal proseguire in autonomia e si reputano sollevati da qualsiasi implicazione derivante dal successivo procedimento.

Accu-Chek Insight. Come disattivare la notifica di fine PBT

Innanzitutto, dovete procurarvi un’applicazione (ufficiale) da installare sul vostro PC: Accu-Chek 360. L’applicazione può essere acquistata online oppure, se siete fortunati, vi è già stata fornita insieme al microinfusore (potete provare a farne richiesta al vostro rappresentante Roche).

State ora nei pressi del microinfusore e collegate il telecomando con il cavetto micro-USB al PC: sarà lui a fare da ponte tra l’applicazione e il microinfusore. Automaticamente, verranno installati i driver sul computer.

Prendete in mano il telecomando e toccate in sequenza:

  1. Comunicazione
  2. Collega al PC

Dopo pochi secondi, il telecomando mostrerà il messaggio: “Connesso”.

Ok. Siete ora pronti per eseguire il programma “Accu-Chek 360”. Appena lo lancerete verrà mostrata una finestra di scelta. Cliccate su “Leggi il dispositivo”.

Ora su “Cerca il dispositivo”.

L’applicazione si metterà alla ricerca dei dispositivi Accu-Chek connessi al computer.

Fino a che rileverà il telecomando e il microinfusore Insight ad esso connesso. Siccome l’impostazione che ci interessa modificare appartiene al microinfusore, selezionate “ACCU-CHEK Insight”.

Il PC inizierà a scaricare le informazioni presenti sul microinfusore.

Ciò fatto, cliccate sul bottone “FINE”.

Finalmente, vi verrà mostrato il pannello dal quale modificare le impostazioni. Se non siete coadiuvati dal vostro medico o da un rappresentante Roche, che decideranno se operare i successivi passi, il mio consiglio è quello di non proseguire oltre.

Per disabilitare il segnale di “fine profilo basale temporaneo”, cliccate sul bottone “Disattivo“, come indicato in figura.

Ciò fatto, verrà visualizzato un promemoria. Leggetelo e poi cliccate OK. 

In alto a sinistra sullo schermo, è presente il bottone di salvataggio: premetelo.

Ancora una volta il programma richiederà di premere un ulteriore bottone di salvataggio. Premetelo nuovamente per proseguire oltre.

Ciò fatto, il programma vi chiederà su quale dispositivo volete effettuare il salvataggio delle nuove impostazioni. Scegliete il microinfusore ACCU-CHEK cliccando su “Usa ancora ultimo dispositivo”.

Una volta premuto il bottone “AVANTI”, il PC si metterà in comunicazione con il microinfusore. Attendete alcuni secondi.

Vi verrà chiesto di confermare le modifiche che stanno per essere effettuate sul dispositivo. Mettete la sputa sulla voce “Modifiche da confermare: 1” e cliccate il bottone “AVANTI”.

Finalmente, inizierà il salvataggio delle nuove impostazioni su Insight!

Al termine del processo, verrà visualizzato il messaggio: “Impostazioni salvate correttamente sul dispositivo”.

Buone nanne a tutti!
Fabrizio

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Arriva in Italia il t:slim X2™

L’interruzione della produzione del microinfusore Animas Vibe,  con l’uscita dal mercato della Animas Corporation, porta in Italia un nuovo microinfusore. A partire dalla primavera di quest’anno Tandem t:slim X2, approvato per i pazienti sopra i 6 anni d’età, uscirà per la prima volta dagli Stati Uniti e si affaccerà nel belpaese.

Quindi è ora di conoscere meglio questo dispositivo che ha come parola d’ordine leggerezza e precisione, ma non solo: anche integrazione. Infatti ad agosto del 2017, FDA ha approvato il sistema integrato TSlim X2 con Dexcom G5® e a breve dovrebbe arrivare l’approvazione del sistema con PLGS (Predictive Low Glucose Suspend): spensione dell’erogazione d’insulina in caso di ipoglicemia prevista nei successivi 30 minuti.

Malgrado le dimensioni ridotte (7.95 cm x 5.08 cm x 1.52 cm), in un’unica schermata si hanno  a colpo d’occhio tutte le informazioni necessarie sia sull’erogazione dell’insulina, sia sull’andamento glicemico, allarmi inclusi.

Il serbatoio da 300  unità non è cilindrico, soluzione che permette di avere uno spessore minore e il meccanismo brevettato di erogazione permette altissima precisione e maggiore sensibilità in caso di occlusione della cannula.

Il microinfusore, in alluminio leggero (112 gr) è impermeabile fino a 0.9 metri per 30 minuti. Lo schermo, in vetro resistente e infrangibile, è touchscreen e a colori. Diversamente da altri microinfusori, il t:slim X2™ viene alimentato con batterie ricaricabili: basta un semplice alimentatore con presa USB.Si ha la possibilità di impostare fino a 6 profili di basale, con un incremento minimo di 0,001 U/h e a varie velocità d’infusione. Impostabili fino a 16 segmenti di rapporti IC (insulina/carboidrati): da 1:1 fino a1:300.

Le varie impostazioni si possono effettuare anche attraverso il proprio PC ed eventualmente condividerle con il proprio diabetologo.

E se il paziente non volesse usare il sistema integrato? Nessun problema, una volta disattivato il monitoraggio in CGM, dalla schermata scompaiono i grafici e i valori glicemici per lasciare maggiore spazio alle opzioni legate solo alla somministrazione dell’insulina.

Visto il rapido evolversi dei sistemi di monitoraggio, il t:slim X2 si adeguerà: senza dover cambiare microinfusore si potrà eseguire un semplice aggiornamento per renderlo compatibile con il Dexcom G6 integrato e successivamente per quello che sarà il pancreas artificiale a sistema ibrido firmato Tandem.

 

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Animas Vibe: come limitare le bolle

Svariate volte mi hanno chiesto lumi sul metodo che adotto per limitare le bolle presenti nelle cartucce d’insulina; ho quindi deciso di scrivere qui i passi che compio io per eliminare quanta più aria possibile dalle siringhe, sempre tenendo presente che questi non sono stati indicati in alcun modo da medici, ma dall’esperienza quotidiana di tante persone, dalle quali ho preso spunto nel tempo.

Qualcuno mi ha detto che tenendo l’insulina per troppi giorni a contatto con la plastica,  questa si deteriora (io non ho mai notato nulla di problematico in tal senso). Ma i più invece non hanno sollevato questo effetto collaterale. Tant’è che, ponendo il quesito alla diabetologa che segue mia figlia Melissa, questa non ha sollevato problematiche, se non quella di preparare le cartucce non più di 3-4 per volta.

Passi e dosi che indicherò sono tarate su mia figlia di 20 mesi.
Un’accortezza essenziale, oltre a quella di usare insulina a temperatura ambiente: in tutto il procedimento la siringa va tenuta sempre in verticale con l’apertura verso l’alto.

1) Prendere 3 o 4 set e prepararli per essere… riempiti

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2) Riepirli uno ad uno con queste accortezze…

– non aspirare con il “manico blu” presente nella confezione, bensì spingere dall’alto con una penna  biro

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– riempire la siringa con 2 ml di insulina
– battere con l’unghia (o con la penna biro) in modo deciso e ripetutamente facendo sì che che le bolle vadano verso l’alto
– svuotare completamente la siringa: in questo modo le bolle finiranno tutte dentro la cartuccia, in cima… e non ce ne preoccuperemo più!
– ripremere di nuovo la penna dall’alto verso il basso sino a riempire 2ml d’insulina
– picchiettare di nuovo energicamente la siringa e spingere il pistoncino con il “manico blu”, sino ad ottenere una siringa riempita con 0,95 ml (dose per una bimba di 20 mesi)

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– sfilare l’ago, rimuovere l’ago dalla cartuccia
– tappare la cartuccia col tappino e appoggiare su un piano, in verticale, la siringa

3) Dopo aver riempito 3 o 4 cartucce con i suddetti passi, riporle sempre in verticale in un astuccio (io uso il #papàncreas Container) in modo tale da farle “decantare”: così facendo, le microbolle che ancora sono presenti nella soluzione piano piano saliranno verso l’alto. Ve ne accorgerete quando sarà ora di stappare la siringa, poiché in cima sarà presente una depressione, che è proprio il frutto dell’unione delle microbolle

portaserbatoiPapàncreas Container

4) Fare decantare (a temperatura ambiente in inverno o in frigo d’estate) la prima cartuccia almeno 1 giorno (le altre di conseguenza decanteranno 4gg, 7gg, …).

Al momento di effettuare il cambio-set (ogni 2 o 3gg a seconda della prescrizione medica -noi lo facciamo ogni 3gg-):
1) Prendere una cartuccia di quelle preparate nei punti sopra assicurandosi di mantenerla in verticale, sempre con il “beccuccio” verso l’alto e dare due colpetti con l’unghia
3)Sostituire la vecchia siringa del micro con la nuova (effettuando i classici passi del micro: riavvolgi, ecc…), il tutto tenendo il micro e cartuccia in verticale
4) Effettuare il riempi-set (primi 3 step…)

Ok. Ora potete sostituire il cerotto con il nuovo.
Un ulteriore accorgimento è quello di tenere il micro, nell’uso quotidiano, in verticale con il catetere che punta verso il basso: in tal modo le eventuali microbolle ancora presenti si addenseranno nella parte posteriore della cartuccia e non entreranno nel catetere.

Diabete e bambino. Cosa succede quando mangiamo? La vera storia del cibo dalla bocca agli zuccheri, grazie al lavoro di Fata Insulina.

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