“Mi presento, mi chiamo C. e sono mamma di una bimba affetta da diabete tipo1 da novembre 2015. Mi domando ormai da tempo quale sia la giusta quantità di grassi e proteine che una bambina di 6 anni e 8 mesi (peso 21kg h 123cm) dovrebbe mangiare per evitare di avere dopo 4/6 ore dalla cena rialzi lenti ed inesorabili che si prolungano per diverse ore fino all’alba. La causa potrebbe essere ricercata nelle quantità di proteine e grassi presenti nella cena? Esiste una formula di qualche tipo per stabilire le giuste quantità? Grazie mille”.
Premesso che potrebbero esserci molteplici cause legate ad un aumento notturno della glicemia (basale da aggiustare, presenza di ormoni contrastanti l’effetto dell’insulina, rapporto insulina:carboidrati della cena non corretto…), è importante conoscere quali siano le giuste quantità di macronutrienti che i nostri bambini di diverse età dovrebbero assumere nell’arco della giornata.
I macronutrienti sono proteine, lipidi e carboidrati; potremmo dire che il nostro corpo ha un fabbisogno minimo di proteine e di lipidi, ma non di carboidrati.
Dunque, una volta raggiunta la quota necessaria di lipidi e proteine, i carboidrati hanno la funzione principale di permettere la copertura del fabbisogno energetico giornaliero.
Ancora una volta, faccio riferimento ad un importante documento, ossia i LARN. Esso contiene le indicazioni per fascia di età di tutti i nutrienti che assumiamo tramite i cibi.
In questo articolo ci concentreremo su proteine, lipidi e carboidrati, ma, ancora prima, parleremo di energia.
L’energia assunta tramite gli alimenti viene misurata in kilocalorie (kcal); esistono cibi con poche kcal per grammo (a bassa densità energetica, come la verdura) ed alimenti con molte kcal per grammo (ad alta densità energetica, come l’olio).
Il nostro corpo necessita di una certa quantità di energia per mantenere attive le funzioni vitali, come respirare, filtrare il sangue grazie ai reni, assorbire nutrienti tramite la digestione, tenere in funzione il cervello… Questa quota di energia è denominata “metabolismo basale” (MB); è pericoloso assumere meno energia di quella prevista dal metabolismo basale, in quanto rischieremmo di compromettere le suddette funzioni vitali.
Il metabolismo basale costituisce normalmente il 55-70% dell’energia totale da assumere.
La restante quota è costituita dalla termogenesi da alimenti (ovvero la produzione di calore che si verifica in seguito all’assunzione di proteine, carboidrati, lipidi e alcool) e dal dispendio energetico legato all’attività fisica. Quest’ultimo costituisce una quota estremamente variabile di energia, dipendente dal livello di attività fisica (LAF). Le tabelle dei LARN specificano diversi livelli di energia sulla base di tre diversi livelli crescenti di attività fisica (25° percentile, mediana e 75° percentile).
Per i bambini e gli adolescenti è importante considerare anche la quota di energia legata alla crescita: particolarmente elevata nel primo anno di vita, si riduce progressivamente in seguito e aumenta di nuovo durante la pubertà.
(clicca la tabella per ingrandirla)
I valori mostrati sono esemplificativi e non hanno significato normativo.
Sulla base dei valori esemplificativi riportati nella tabella precedente, è ora possibile calcolare i grammi di carboidrati, proteine e lipidi di riferimento per la popolazione italiana:
Proteine | Lipidi | Carboidrati |
1-3 anni: 14 g/die
4-6 anni: 19 g/die 7-10 anni: 31 g/die 11-14 anni: 48 g/die 15-17 anni MASCHI: 62 g/die 15-17 anni FEMMINE: 50 g/die |
1-3 anni: 35-40% energia totale
> 4 anni: 20-35% energia totale |
45-60% energia totale |
Ricordo che le proteine apportano 4 kcal/g, i lipidi 9 kcal/g e i carboidrati 4 kcal/g.
Quindi una bimba di 7 anni circa, con uno stile di vita attivo, dovrebbe assumere nell’arco di una giornata 31 g di proteine (124 kcal), 58 g di lipidi (525 kcal) e 250 g di carboidrati (1000 kcal).
Gli intervalli energetici per lipidi e carboidrati sono ampi perché “uno compensa l’altro”: se assumiamo una quota di carboidrati vicina al 60% dell’energia, dovremmo assumere una quantità di lipidi vicina al 20% dell’energia, per evitare di sbilanciare la composizione dell’alimentazione.
Dott.ssa Claudia Maffoni
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