Avete presente Pinocchio e il suo grillo parlante? Che il suo grillo parlante era carino col suo cappello a cilindro e, soprattutto, saggio. Diceva sempre la verità e i suoi moniti erano salvifici. Ma come biasimare Pinocchio che ogni tanto gli scagliava uno zoccolo addosso? Perché Pinocchio anche se di legno era umano, e la verità agli umani fa male e i moniti prudono l’anima.
Io il mio grillo parlante ce l’ho nella tasca, nella borsa, in questo momento nello zainetto. Si chiama ‘sensore parlante’ e da ore mi impone qualcosa vibrando. È un’informazione negativa, un monito. Mi tira le orecchie e io obbedisco, facendomi altra insulina. Ma la glicemia non scende e lui riprende: “Luisa, figliuola screanzata, 250 non va bene, 260 ti porterà alla deriva!! Non far piangere la tua fatina, comportati da brava signorina!”
Credo al mio grillo parlante, e lo odio per questo. Il suo ‘rimprovero vibrato’ mi punge come una scarica elettrica. Se potessi mi toglierei la scarpa da ginnastica e gliela tirerei in testa.
Ma non servirebbe a nulla, e poi non ha una testa, così lo ascolto e inutilmente obbedisco.
