Oggi è domenica. C’è fresco e, seppur velato, è uscito il sole.
Da stamattina presto ho la glicemia molto alta. Chissà perché. Forse gli ormoni o il dolore al fianco. Forse ieri ho esagerato con la maionese. Ma il perché non conta più, da tanti anni.
Mi sento stanca e i pensieri sono lenti. Per fortuna, non essendo giorno di lavoro, posso permettermi di sdraiarmi un po’.
Sto sul divano e continuo a farmi iniezioni, anche se sembra non servire.
Fuori c’è il mondo: la piazza vociante i giornali le passeggiate le campane i motorini le bici le colazioni i capannelli eleganti le pastarelle le foglie gialle al vento gli incontri.
Qui con me l’ allarme sordo del sensore ribadisce a intervalli regolari la persistenza interna del mio veleno.
Da qualche parte, là fuori, un treno è diretto verso una meta. In questo momento io sto giù, immobile.
Ne parlo e ne scrivo da sempre perché si sappia che cosa è il diabete di tipo 1, la mia malattia autoimmune.
Senza fondi alla ricerca sul diabete di tipo 1 il nostro domani non sarà diverso.
-14 novembre 2017 giornata mondiale del diabete-
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