Ciao signor D. Oggi è il giorno delle streghe, il giorno che hai scelto per piombare nella mia vita, e oggi è il nostro 29º anniversario. Ma oggi ti stupirò, oggi in questa lettera che ti dedico ogni anno, non ti esprimerò tutto il mio odio, perché come dice Baudelaire, “l’odio è un liquore prezioso, bisogna esserne avari”. Infatti oggi io ho intenzione di esprimerti tutta la mia gratitudine. Sì sì, signor D. Hai capito bene, io ti sono grata. Togliti quell’aria perplessa, lo so che ci godi se riesci a schiacciarmi, ma oggi no, non sono arrabbiata. Sai, riflettevo sulla mia vita, su quello che sono diventata, su quello che ho e oggi non ho intenzione di rivendicare ciò che ho perso, ciò che tu o la vita mi avete tolto, oggi voglio essere grata per quello che tu e la vita mi avete dato. Forse non lo sai signor D, ma se non fosse stato per te probabilmente non avrei mai conosciuto molte delle persone che fanno parte della mia vita adesso. Non avrei mai conosciuto il gruppo di Dee Bee, voglio dire Grazie a chi è entrato a pieno titolo nella mia vita e nel mio cuore, a chi sono riuscita ad abbracciare e a conoscere almeno una volta, e a chi mi è comunque sempre vicino e che non vedo l’ora di conoscere. Tutti voi mi avete insegnato cos’è la condivisione, la comprensione, E mi avete insegnato a non sentirmi più sola. Grazie signor D. Perché per difendermi da te in questi anni ho conosciuto medici degni di essere chiamati tali. Il diabetologo che mi seguiva da bambina, che ancora oggi c’è sempre se ho bisogno di lui, e che non smette mai di ripetermi che mi vuole bene come se fossi sua figlia, la mia oculista e la mia psicologa, che se le avessi conosciute in un’altra vita le avrei di sicuro scelte come amiche, in ultimo, ma solo in ordine temporale, il mio attuale diabetologo, l’unico ad essersi fidato di me, concedendomi di portare il microinfusore, l’unico che non ha pensato che siccome non ci vedo devo essere per forza anche scema e che è davvero una delle persone più disponibili che abbia conosciuto in vita mia. Mi chiedo spesso, signor D. se senza di te sarei stata la stessa persona che sono adesso, mi chiedo spesso cosa ne avrei fatto di me se tu non mi avessi rubato gli occhi, forse senza tutti i momenti “no ” che tu e la vita mi avete regalato, molte cose non le avrei capite. Ed io sono comunque grata alla vita per tutte le persone che ho vicino e che mi amano. I miei amici, la mia famiglia, il mio migliore amico che non mi lascia mai sola, il mio compagno, che nonostante mi dica sempre che sono una povera pazza (aaaaah!!) mi ama come nessuno aveva mai fatto prima d’ora. Le cose brutte che ci succedono a volte ci aiutano a riflettere, e noi troppo spesso ci dimentichiamo di fare delle cose apparentemente semplici, come dire “grazie”, perché diamo troppe cose per scontate, ma non dovremmo mai dimenticare di dire grazie a chi ci ama e che amiamo, perché poi magari non c’è più tempo di farlo. Sono convinta che loro in qualche modo ancora mi sentano. E quindi… grazie mamma e papà. Grazie per avermi fatta diventare così, perché nonostante ogni giorno il dolore per la vostra mancanza mi strappi il cuore nel petto, continuo ad avere la forza di prendere ago e filo e ricucirmi. E grazie anche a me che ho saputo costruirmi addosso questa armatura, che rende i miei passi un po’ più pesanti, ma mi salva la vita. Qualche volta si ammacca e i colpi arrivano più forti, così barcollo, cado, ma poi di nuovo mi aggiusto. voglio concludere con la frase di una canzone di Gabriella ferri che sento proprio mia: “grazie alla vita, che mi ha dato tanto, mi ha dato il sorriso e mi ha dato il pianto, così io distinguo la buona e brutta sorte, così le sensazioni che fanno il mio canto, grazie alla vita che mi ha dato tanto“

Grazie alla vita
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