Ultimamente (e grazie al cielo) stiamo assistendo ad una convergenza da parte di Big Pharma nell’utilizzo di sistemi ibridi e interoperabili (basti pensare alle recenti aperture della nuova patch Omnipod verso due diversi modelli di sensore tra loro rivali) o, ancora, all’organizzazione non profit Tidepool, che ha deciso di mettere a disposizione la sua piattaforma cloud per la gestione dei dati glicemici e il suo know how nonché, più recentemente, ha adottato il Pancreas Artificiale Loop al fine di renderlo approvato da FDA.
In questa direzione si è mossa anche il ricercatore e Professor Roman Hovorka di JDRF che, proprio a partire da oggi, è riuscito nell’intento di mettere a disposizione della “comunità diabetica” il primo Pancreas Artificiale scaricabile dall’app store. Si chiama CamAPS FX e sì, avete capito bene: al pari di una classica app, è possibile accedere all’app store Amazon e scaricare il Pancreas Artificiale sul proprio telefono Android!
Ovviamente, trattandosi di un’app medica, l’accesso all’installazione non è consentito a tutti indiscriminatamente. Le persone che desiderano installare l’app dovranno confermare quale clinica frequentano e, soltanto allora, previo controllo, potranno scaricare e utilizzare l’app.
Come può un’app trasformarsi in un Pancreas Artificiale?
Anche se tutto questo potrebbe risultare fantascientifico agli occhi di tanti, la risposta è in realtà alla portata di molti. Pensiamo a cosa fanno oggi tantissimi pazienti: si preparano per pasteggiare, leggono sul loro sensore la glicemia e, sulla base di queste indicazioni, decidono quanta insulina assumere. Con l’utilizzo di CamAPS FX l’iter è simile, ma la grandissima differenza è che le decisioni le prenderà l’app in autonomia: sarà lei a calcolare, sulla base dei suddetti valori, la quantità corretta di insulina e sarà lei a comandare il microinfusore. Il tutto mediante un protocollo di comunicazione sicuro e protetto basato sul Bluetooth.
In Italia esistono già sistemi di Pancreas Artificiale ufficiali: il sistema chiuso Medtronic 670G e, entro breve, anche il Tandem t:slim X2. D’altro canto esistono già anche app che fungono da Pancreas Artificiale, come AndroidAPS per Android (gratuito, utilizzabile con una moltitudine di micro differenti) e Loop per iPhone (99 dollari – circa 90€ – all’anno per la licenza da sviluppatore, utilizzabile con Omnipod vecchia versione), ma non sono ufficiali. CamAPS FX, quindi, rappresenta una pietra miliare del panorama prossimo, riuscendo a fare coesistere ufficialità e interoperabilità dei sistemi.
Come si comporterà questo nuovo sistema sui grandi numeri? Lo scopriremo nei prossimi mesi. Possiamo però dire che le app già oggi utilizzabili (ma non ufficiali) offrono e offriranno mezzi e soluzioni più adattabili alla terapia di ogni paziente, grazie una peculiarità intrinseca: non sottostando alle direttive FDA, sono svincolate da qualsiasi paletto posto dagli enti certificatori, sia burocratico che di safety. Con tutti i relativi inconfutabili pregi e difetti, ma anche rischi.
Disponibilità
Allo stato attuale, CamAPS FX è disponibile per il mercato del Regno Unito e si può interfacciare con il sensori Dexcom e il microinfusore Dana RS. Ma la natura multi-interfaccia dell’app consentirà a breve l’utilizzo del sistema anche con altri modelli e marche di CGM e pompe d’insulina.
Una nota dolente potrebbe rappresentare il costo: non è per tutte le tasche visto che parte da circa mille euro l’anno.
![]() ![]() |
Vuoi parlare con le migliaia di amici che hanno già sperimentato le soluzioni proposte su DeeBee.it? Vuoi fare qualche domanda su un argomento specifico per conoscere le opinioni ed i suggerimenti di chi ci è già passato? Vuoi suggerire tu qualcosa dicendo la tua?
Non devi fare altro che iscriverti nel gruppo Nightscout Italia ed otterrai risposta ad ogni tua domanda! Nel nostro gruppo affrontiamo ogni tematica inerente il diabete (non solo tecnologia ma anche leggi, sport, alimentazione, accettazione, gestione quotidiana, L104, ecc., sia per adulti che per bambini).
Enjoy!