Ai genitori dei bambini diabetici
Ho guardato uno per uno i vostri meravigliosi “bambini blu”. Ho ripensato a me, anni fa, quando scrivevo di diabete con tutti, ma evitavo di parlare coi genitori dei bimbi diabetici. Avevo paura di toccare quella che mi pareva (e mi pare ancora oggi) una feroce ingiustizia e di sentirne il dolore.
Poi, affascinata dall’intelligenza di alcuni genitori, mi sono avvicinata. Ora quello che vedo dietro al diabete di questi bambini è la loro voglia di vivere, la loro bellezza, la forza di voi genitori, l’ammirevole impegno delle famiglie, la spinta a combattere per conquistarsi una sudata felicità.
Mi auguro che anche chi non sa nulla della malattia possa scorgere la molteplicità delle sfumature della vita di questi “bambini blu”. Il coraggio, l’intelligenza e l’allegria, ma anche lo sforzo e la difficoltà, la normalità faticosa, per non dimenticare, finché lo potremo fare tutti davvero, che così non basta, che i loro diritti devono sempre essere tutelati, che gli strumenti necessari non devono essere lesinati, ma anche che la ricerca deve andare avanti e che per questo occorrono fondi.
Io non ho bambini e oggi ho invidiato questi tostissimi genitori blu. Bei bimbi, vì taggo, vi lovvo e vi penso con infinita tenerezza.