Leggiamo e pubblichiamo una riflessione, con la speranza che questo articolo desti la curiosità e apra gli occhi di chi combatte contro il diabete ogni giorno e ogni notte.
Oggi è la giornata mondiale del diabete. Tutte le persone con diabete di tipo 1 meriterebbero di aver passato una notte così. E invece siamo in pochi, pochissimi. Perché per passare una notte così devi infrangere le regole, devi decidere di hackerare il tuo microinfusore, devi studiare per capire come fare diventare un codice open source una app e devi, spesso, confrontarti con medici che ti dicono, che no, non puoi passare le notti a dormire, ma devi rincorrere grafici e numeri perché “questa soluzione non è ufficiale”. E tutto ciò andrebbe pure bene se fosse una soluzione che esiste da poco, ma no, io dormo così da quasi due anni, da quando ho scoperto (per caso) la realtà del #wearenotwaiting, ma chi quella realtà l’ha scoperta prima dorme così dal 2016. E cinque anni di sonni ininterrotti sono lunghi, ma cinque anni di notti che se non stai sveglio è pericoloso sono più lunghi.
Elena
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