Stamattina esco di casa e mi sorprende un incredibile strato di ghiaccio che ricopre tutte le cose. Arrivo alla macchina sorvegliando i passi, cercando l’equilibrio, guardando bene davanti a me, prudente.
Comincio a darmi da fare per liberare i vetri dal ghiaccio, spruzzo il liquido apposito, cerco di grattare via lo strato con la palettina, faccio dentro e fuori la macchina per vedere di partire. Perdo tempo. Il naso gocciola e le dita non le sento più.
Ecco mi è venuto in mente questo, se qualcuno non sa come spiegare cosa sia vivere col diabete di tipo 1 potrebbe usare la metafora del ghiaccio. La strada anche ghiacciata può essere bellissima, e alla meta ci arriviamo, ma il percorso è tutto un patteggiare di sensi e di ragione difficile da raccontare.
Sul ghiaccio è più facile cadere, qualche volta farsi male, e chi impara a rialzarsi ogni volta, secondo me, è un acrobata di un certo valore.
