Assorbimento dei carboidrati

Cosa influisce nei tempi di assimilazione dei carboidrati?
Quali sono gli effetti?

In questa immagine, che potrai scaricare e stampare per consultarla tutte le volte che vorrai, è spiegato tutto in modo preciso ma conciso!

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Diabete e bambino. Cosa succede quando mangiamo? La vera storia del cibo dalla bocca agli zuccheri, grazie al lavoro di Fata Insulina.

Da Padre a padre, dico grazie all'autore per aver fatto sorridere la mia bambina. Ci ha relagato uno sprazzo di magia

Ho pianto nel vedere la mia bimba felice  di leggere di una bimba come lei
©Riproduzione riservata
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Vuoi parlare con le migliaia di amici che hanno già sperimentato le soluzioni proposte su DeeBee.it? Vuoi fare qualche domanda su un argomento specifico per conoscere le opinioni ed i suggerimenti di chi ci è già passato? Vuoi suggerire tu qualcosa dicendo la tua?
Non devi fare altro che iscriverti nel gruppo Nightscout Italia ed otterrai risposta ad ogni tua domanda! Nel nostro gruppo affrontiamo ogni tematica inerente il diabete (non solo tecnologia ma anche leggi, sport, alimentazione, accettazione, gestione quotidiana, L104, ecc., sia per adulti che per bambini).
Enjoy!

BIMBO E MALESSERI STAGIONALI

Quale cura per sedare i malesseri più comuni, quali febbre, tosse e simili, in un bimbo diabetico?
Scopriamo insieme con i seguenti sondaggi quali sono i farmaci più utilizzati dai nostri mamme e papà!

Vota anche tu! Puoi anche dare più risposte. E se utilizzi un metodo non in elenco, scrivilo nei commenti: provvederemo ad inserirlo nel sondaggio.

COSA USI PER CURARE…

 

La febbre?

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La tosse?

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Il mal di gola?

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Il raffreddore?

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Il vomito?

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I disturbi intestinali?

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Integratori vitaminici e prevenzione?

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Nightscout di notte

Spesso Nightscout viene usato soltanto di giorno. Noi, però, riteniamo che debba essere usato 24 ore su 24 per svariati motivi. I principali:

  1. Avere la glicemia al polso anche a letto è supercomodo.
  2. Avere una glicemia in anticipo rispetto a quella del Dexcom di 10 minuti aiuta nei momenti in cui è necessario correggere. Per esempio il ricevitore segna 90 in giù, ma magari Nightscout (che vede oltre) ti dice che è già un 100 in su. E quindi puoi girarti dall’altra parte e continuare a dormire (fino al prossimo allarme, almeno!).

La domanda che ci viene posta più spesso è: “Come faccio ad usare Nightscout di notte, se il telefono dev’essere scollegato dal Dexcom per essere messo in carica?”.
Semplice! Non usi quel telefono, ma un tablet. I tablet (con supporto OTG, mi raccomando!) hanno il vantaggio, rispetto agli smartphone, di costare anche meno ma, soprattutto, di poter essere messi in carica anche se la porta micro USB è occupata e, quindi, di non scaricarsi mai.

Occorre un tablet in particolare? No, è sufficiente un qualsiasi tablet con supporto OTG.

SETUP CLASSICO DI NIGHTSCOUT DURANTE LA NOTTE

Questo è un classico Nightscout, in una PapàncreasCase, così come si presenta di giorno.

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Con due semplici cavi è possibile lasciare il ricevitore Dexcom nella PapàncreasCase senza doverlo quindi mai estrarre e senza perciò sollecitarne la porta micro USB, salvaguardandola:
– un cavetto è per il caricabatterie;
– un cavetto è una prolunga micro USB collegata al tablet.

IMG_20151002_211306-picsay

Ed ecco come si presenta la PapàncreasCase di notte: lo smartphone è in ricarica, mentre il ricevitore Dexcom è collegato al tablet per mezzo della prolunga micro USB.

IMG_20151002_211322-picsay

 

E questo, infine, è il tablet. Collegato alla rete elettrica, per non scaricarsi mai, e al Dexcom mediante la prolunga micro USB, per trasmettere le glicemie con Nightscout (la cui app è quindi installata anche sul tablet).

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La soluzione riportata permetterà, tra l’altro, di avere di mattina il Dexcom sempre completamente carico; ciò farà sì che il Nightscout diurno durerà molto di più, poichè il telefono dovrà farsi molto meno carico della ricarica del Dexcom durante il giorno.

Ecco un esempio di prolunga microUSB.

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Se acquistate la prolunga o un tablet online, vi invitiamo a riportare i vostri link nei commenti!

XDRIP DI NOTTE

Per gli utilizzatori di xDrip il problema non sussiste: xDrip può essere usato sia di giorno che di notte, senza nessun accorgimento particolare.

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Animas Vibe: come limitare le bolle

Svariate volte mi hanno chiesto lumi sul metodo che adotto per limitare le bolle presenti nelle cartucce d’insulina; ho quindi deciso di scrivere qui i passi che compio io per eliminare quanta più aria possibile dalle siringhe, sempre tenendo presente che questi non sono stati indicati in alcun modo da medici, ma dall’esperienza quotidiana di tante persone, dalle quali ho preso spunto nel tempo.

Qualcuno mi ha detto che tenendo l’insulina per troppi giorni a contatto con la plastica,  questa si deteriora (io non ho mai notato nulla di problematico in tal senso). Ma i più invece non hanno sollevato questo effetto collaterale. Tant’è che, ponendo il quesito alla diabetologa che segue mia figlia Melissa, questa non ha sollevato problematiche, se non quella di preparare le cartucce non più di 3-4 per volta.

Passi e dosi che indicherò sono tarate su mia figlia di 20 mesi.
Un’accortezza essenziale, oltre a quella di usare insulina a temperatura ambiente: in tutto il procedimento la siringa va tenuta sempre in verticale con l’apertura verso l’alto.

1) Prendere 3 o 4 set e prepararli per essere… riempiti

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2) Riepirli uno ad uno con queste accortezze…

– non aspirare con il “manico blu” presente nella confezione, bensì spingere dall’alto con una penna  biro

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– riempire la siringa con 2 ml di insulina
– battere con l’unghia (o con la penna biro) in modo deciso e ripetutamente facendo sì che che le bolle vadano verso l’alto
– svuotare completamente la siringa: in questo modo le bolle finiranno tutte dentro la cartuccia, in cima… e non ce ne preoccuperemo più!
– ripremere di nuovo la penna dall’alto verso il basso sino a riempire 2ml d’insulina
– picchiettare di nuovo energicamente la siringa e spingere il pistoncino con il “manico blu”, sino ad ottenere una siringa riempita con 0,95 ml (dose per una bimba di 20 mesi)

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– sfilare l’ago, rimuovere l’ago dalla cartuccia
– tappare la cartuccia col tappino e appoggiare su un piano, in verticale, la siringa

3) Dopo aver riempito 3 o 4 cartucce con i suddetti passi, riporle sempre in verticale in un astuccio (io uso il #papàncreas Container) in modo tale da farle “decantare”: così facendo, le microbolle che ancora sono presenti nella soluzione piano piano saliranno verso l’alto. Ve ne accorgerete quando sarà ora di stappare la siringa, poiché in cima sarà presente una depressione, che è proprio il frutto dell’unione delle microbolle

portaserbatoiPapàncreas Container

4) Fare decantare (a temperatura ambiente in inverno o in frigo d’estate) la prima cartuccia almeno 1 giorno (le altre di conseguenza decanteranno 4gg, 7gg, …).

Al momento di effettuare il cambio-set (ogni 2 o 3gg a seconda della prescrizione medica -noi lo facciamo ogni 3gg-):
1) Prendere una cartuccia di quelle preparate nei punti sopra assicurandosi di mantenerla in verticale, sempre con il “beccuccio” verso l’alto e dare due colpetti con l’unghia
3)Sostituire la vecchia siringa del micro con la nuova (effettuando i classici passi del micro: riavvolgi, ecc…), il tutto tenendo il micro e cartuccia in verticale
4) Effettuare il riempi-set (primi 3 step…)

Ok. Ora potete sostituire il cerotto con il nuovo.
Un ulteriore accorgimento è quello di tenere il micro, nell’uso quotidiano, in verticale con il catetere che punta verso il basso: in tal modo le eventuali microbolle ancora presenti si addenseranno nella parte posteriore della cartuccia e non entreranno nel catetere.

Diabete e bambino. Cosa succede quando mangiamo? La vera storia del cibo dalla bocca agli zuccheri, grazie al lavoro di Fata Insulina.

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