Me lo sono chiesto spesso, di che cosa sia fatta l’anima, e l’ho sempre immaginata come qualcosa di soffice, come una nuvola. Oggi no, oggi non è fatta di nuvola, non so quando sia successo ma si è trasformata, improvvisamente; oggi la mia anima, è diventata di cristallo. E sta per rompersi. E oggi il silenzio che mi urla nella testa, come un soprano che cerca di raggiungere il più alto dei suoi acuti, sta per farla esplodere. Sto zitta. E nel silenzio posso sentirlo, il rumore stridulo di qualcosa che si incrina piano, piano, poi sempre di più, sempre di più, sempre di più, finché……. Ecco… È esplosa, si è rotta, disintegrata in 1000 frammenti, che cadono sul pavimento. E interrompono quel silenzio assordante, e io ci cado sopra con le ginocchia, con le mani, e cammino carponi per ritrovare tutti quei pezzi di me, ma sono dappertutto, sono sparsi per la stanza. E mi ferisco, e sanguino. Perché oggi questo buio non lo sopporto, oggi non lo voglio, oggi vorrei soltanto un po’ di luce. Ed eccolo, che arriva lui, riconosco i suoi passi, che si avvicinano e calpestano tutti i frammenti di me. È il signor d., col suo sorriso beffardo, fiero di quello che ha fatto! Ed io grido, e piango, e gli chiedo perché, perché me li hai portati via, perché mi hai lasciato al buio? Ma lui non risponde, e se ne sta lì, muto, a ridere di me. Vorrei raccogliermi, accarezzarmi la testa, dirmi che va tutto bene, ma oggi no, oggi non posso. E resto lì, seduta sul pavimento, tra i resti della mia anima sgretolata, a pensare che forse fuori ci sarà il tramonto, e chissà come sarà, forse rosso, quanto mi manca il rosso, chissà se è come me lo ricordo io?

Di che cosa è fatta l’anima?
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