BLOGGER > Mario Migliarese > Sensore sottopelle: estrazione...
Da poco mi sono separato dal mio primo sensore. Per una sorta di sentimentalismo che non avrei mai immaginato, l’ho voluto conservare. Non so se andrò mai ad aprire la scatolina dove l’ho riposto, ma l’idea che sta lì, tra i ricordi, mi fa sentire bene.


Sono entrato in sala con un misto di sicurezza e curiosità. L’ambiente ormai conosciuto, i gesti sicuri dei membri dello staff mi infondono serenità. Mi hanno spiegato in dettaglio la procedura per togliere il vecchio sensore e ho la possibilità di scegliere se il nuovo andrà nello stesso punto o cambierò sede.

Ho preferito non farmi un nuovo taglio per ora; è bastato un mio consenso scritto e i medici hanno potuto usare la precedente “tasca” sul mio braccio per inserire un Eversense nuovo di zecca. La stessa procedura che ormai conosco. Pochi minuti e sono fuori.
Mi hanno assicurato che tra non molto avrò il nuovo trasmettitore, quello di seconda generazione che mi permetterebbe di fare i bagni nel mio amato mare senza dover ogni volta staccare e riattaccare con il biadesivo. A poche ore dal nuovo impianto ho scoperto qual è la torta che vorrei ogni giorno. E’ color pistacchio, fatta così:
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