Difficile dimenticare ottobre, difficile dimenticare questo giorno, perché ironia della sorte, hai bussato alla mia porta proprio nel giorno delle streghe, 27 anni fa, chiedendomi, dolcetto o scherzetto, ma non mi hai lasciata decidere. Hai scelto tu per me e sei entrato nella mia vita, nella mia casa, sei diventato quel mostro, nascosto sotto il mio letto, che nessuno sapeva mandare via. Ero solo una bambina, ma lo sapevo che c’eri, eri il mostro sotto al mio letto, di notte, la mia ombra di giorno, ed io prima spaventata, e poi così arrabbiata. Arrabbiata con te, arrabbiata con me, perché se eri arrivato, era di sicuro colpa mia, di sicuro ti avevo meritato, perché forse ero cattiva! Sì, cattiva, e dovevo dirlo a tutti, dovevano saperlo tutti. E allora le urla in casa, i miei capelli di tutti i colori, il piercing, il tatuaggio, i vestiti rigorosamente neri. Mi guardavo allo specchio, quando i miei occhi c’erano ancora, e mi chiedevo: “sembro abbastanza cattiva?” A mio papà sarebbe piaciuto che avessi suonato il violino, io per tutta risposta a 11 anni mi sono fatta comprare il sax, ma dopo l’esordio ero così piccola ed esile che non avevo neanche il fiato sufficiente per farlo suonare. E poi… forse ho iniziato a capire, che non era colpa mia e ho iniziato a cantare, così potevo urlare ma senza farlo contro qualcuno, e ho iniziato a scrivere, e quando scrivo la confusione che ho nella testa sembra quasi prendere una forma, certo, alcune cose non sono cambiate, i capelli strani, il piercing, il tatuaggio, i vestiti sempre neri, ma sto migliorando. D’estate mi concedo anche vestiti colorati e a capodanno dello scorso anno ho persino indossato un maglione bianco. Sono ancora arrabbiata, ma non più con me, ora la mia rabbia non è più distruttiva, ma costruttiva, ora sono arrabbiata solo con te signor D. Perché io sono innocente, e la colpa è solo tua. E tu cominci ad essere prevedibile, esci fuori da sotto il letto, e a proposito…….. dimmi un po’ ‘:”dolcetto o scherzetto?”

La strega cattiva
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