Oggi sembra un giorno come un altro, ma non lo è. Oggi sono già quattro anni che non ci sei più, nonno. Quando perdi qualcuno che ami ci sono tante cose che ti mancano, e di te mi manca una cosa in particolare; ogni volta che mi sentivo un po’ giù o non mi sentivo bene mi dicevi una frase: “tu sei una ‘Conte’ e noi superiamo tutto!”… me lo dicevi sempre, e mi piaceva sentirtelo dire. Credimi ci sto provando a superare tutto, la tua perdita, quella di zia, quella di papà, quella di mamma, in così poco tempo. Ce la sto mettendo davvero tutta, ma è proprio tanto difficile e spesso penso che se almeno tu ci fossi stato ancora sarebbe tutto diverso adesso. Non mi piace questo mese, spero che passi in fretta. Mamma aveva iniziato ad avere paura di questo mese, che ha portato via te, che ha visto tanti dei miei ricoveri in ospedale per il diabete, che le ha fatto scoprire la malattia e, non per ultimo, che ha portato il diabete nella mia vita. Sì perché il signor D. è arrivato proprio ad ottobre e lui c’è sempre, non va mai via. E io in questi giorni, in cui mi sento un po’ così, traballante, lui, il signor D. è lì che mi guarda, e aspetta che io cada. Non illuderti signor D. io non cado.

Tu sei una Conte
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