Training preparatorio, calibrazioni, allarmi Mercoledì 22 marzo - ore 23.50
Riesco a trovare il tempo per scrivere solo ora, dopo una giornata molto impegnativa. Oggi ho fatto il training preparatorio all’impianto del sensore e ho le idee più chiare. Ci hanno illustrato il sensore e il suo funzionamento. Ora so bene come verrà impiantato e quello che dovrò fare durante questo periodo di prova.
Faranno una piccolissima incisione sul mio braccio sinistro; mi hanno detto che successivamente sarà quasi invisibile. Il sensore, che necessita di due calibrazioni giornaliere e che dovrò portare per tre mesi, ha una dose di farmaco per prevenire eventuali infezioni o infiammazioni nel punto dove viene inserito. Durante le prime 24 ore, proprio perché la piccola ferita deve cicatrizzare, non potrò collegare il trasmettitore. Ecco, forse la cosa un po’ fastidiosa è proprio il trasmettitore, parte integrante del sistema. Questo trasmettitore, da portare ancorato al braccio con un cerotto biadesivo da cambiare ogni giorno, genera un campo magnetico che serve per attivare il sensore. Quindi non c’è nulla da fare, per forza deve essere a stretto contatto con il sensore. Mi toccherà ricaricare la sua batteria per un quarto d’ora ogni giorno e ho saputo che non è impermeabile. Questo trasmettitore ha un importantissimo, impagabile asso nella manica: vibra in caso di iperglicemia o ipoglicemia anche se si dovesse trovare lontano dal device, che sarebbe il mio smartphone sul quale ho scaricato l’apposita app.
Tutte le volte che questo device non si trova vicino al trasmettitore, niente paura. Quest’ultimo registra comunque le glicemie e le invia allo smartphone appena i due apparecchi si avvicinano.
Sono eccitatissimo per domani. So che farò fatica anche a riposarmi.
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