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Estensione del funzionamento del sensore EversenseXL

La pandemia da Coronavirus complica e ritarda l’impianto del  tuo sensore Everesense? Non c’è da aver paura perché grazie a una particolare procedura, apparsa inizialmente nel gruppo statunitense Eversense, la vita del sensore sottocutaneo si riesce ad allungare in attesa del nuovo impianto.

Obiettivo

Estendere la durata del sensore ad oltre 180 gg SOLO per consentire una continuità d’uso in attesa del sostituto da impiantare. La procedura funziona solo se il sensore non è già scaduto, non è possibile riavviare dopo la scadenza.

Disclaimer: il sistema illustrato non è approvato e  non è da intendersi come un sostituto del proprio diabetologo. Prima di utilizzarlo, chiedi al tuo medico.

Prerequisiti

1) Sensore sottocutaneo EversenseXL non ancora arrivato a fine vita utile
2) Disponibilità di uno smartphone di supporto – nello specifico io ho utilizzato un vecchio Motorola G6, con Android 6.0.1  – sul quale:

  • andrà disattivata la rete cellulare (o eliminata la scheda SIM)
  • andrà disattivato il WiFi
  • andrà disabilitata la data/ora automatica e il fuso orario automatico
  • andrà impostata una data successiva all’impianto (almeno 2/3 giorni dopo). Nel mio caso ho impostato come data nel passato il 17 agosto 2020, 30 giorni dopo la data dell’impianto reale.

3) App Eversense CGM presa da Google Play Store

Procedura

1) Disconnettere il trasmettitore dall’App Eversense CGM in esecuzione sullo smartphone principale, accedendo al menu Impostazioni e cliccando sulla voce Logout.

2) Disabilitazione del WiFi sullo smartphone di supporto. Dal pulsante Impostazioni, cercare la voce relativa al WiFi e agire sullo slider per disattivarlo, oppure utilizzare la gesture per aprire il menu di impostazioni rapide trascinando un dito dalla parte superiore dello schermo verso il basso.

3) Disattivazione Data e Ora automatica sullo smartphone di supporto. Dal pulsante Impostazioni, cercare il menu Data e Ora e disabilitare tutte le opzioni presenti. Impostare una data nel passato,
qualche giorno successivo alla data reale dell’impianto.

4) Spegnere il trasmettitore tenendo premuto il pulsante di accensione per circa 5 secondi; lo Smart Transmitter vibra una sola volta, dopodiché rilasciare il pulsante di accensione. Una spia arancione lampeggerà una volta, indicando che l’apparecchio è spento.

5) Accendere lo Smart Transmitter, tenendo premuto il pulsante di accensione per circa 5 secondi; lo Smart Transmitter vibra una sola volta, dopodiché rilasciare il pulsante. La spia luminosa lampeggerà una volta, indicando che l’apparecchio è acceso.
6) Avvio dell’app Eversense CGM e attesa del rilevamento del nuovo sensore

7) Incrociare le dita, perché a questo punto partiranno le 4 calibrazioni canoniche previste.

8) Verifica funzionamento. Nel mio caso ho dovuto attendere qualche giorno per ottenere nuovamente un allineamento perfetto tra valore del sensore e glicemia capillare.

Prove effettuate

Una delle prove effettuate è stata quella di capire l’impatto ottenuto abilitando il WiFi. Questo ha comportato la sincronizzazione dei dati letti dal sensore sul portale EversenseDMS. Occorre essere consapevoli che, se tali dati vengono acceduti da un medico, saranno di difficile comprensione e non si potrà fare neppure affidamento su tutti i valori aggregati, come ad esempio TIR, percentuali, media, calibrazioni, glicata stimata, ecc. in quanto, per lo stesso Transmitter e lo stesso sensore, per una determinata data, ci saranno due valori. Nella figura successiva, metto in evidenza come, ad esempio, per la giornata del 21 agosto 2020 ci sono due curve di punti, una rappresentata dai dati originari acquisiti nella data reale e i nuovi dati letti dal sensore riavviato (nella data virtuale).

Curiosità informatica

Si potrebbe pensare che l’abilitazione del WiFi possa essere utile per consentire ad esempio la navigazione Web. Purtroppo i browser moderni e i certificati di sicurezza non lo consentono più, segnalando data errata: mai aggiornarla, il sensore verrebbe immediatamente ritirato, rendendo vano il riavvio.

Spero che la prova possa essere utile anche ad altri. In bocca al lupo.

Alberto Scalise

con la collaborazione di Andrea Leuzzi 

Diabete e bambino. Cosa succede quando mangiamo? La vera storia del cibo dalla bocca agli zuccheri, grazie al lavoro di Fata Insulina.

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Esclusiva! Colleghiamo lo smartphone al microinfusore Tandem t:slim X2

Anche se negli store italiani l'app per Tandem non è ancora disponibile, chi è impaziente può installarla con la nostra guida.

Ecco come, con pochi e semplicissimi passi:

1) Dotarsi di un indirizzo di posta elettronica da dedicare alla procedura (si consiglia uso di un indirizzo usato poco o creato per l’occasione).

2) Creare un account USA per iPhone o Android (a secondo del proprio dispositivo mobile) usando una qualsiasi delle procedure disponibili in rete. Per la registrazione verrà usata l’email di cui sopra e verrà creata una password apposita.

3) Ottenuto il nuovo account registrato nel paese USA (o Stati Uniti) è possibile usare il proprio mobile per eseguire un cambio temporaneo di login dell’Apple Store o del Play Store Android. Anche in questo caso, è sufficiente seguire una delle tante guide disponibili che spiegano come accedere agli store americani da iphone o telefono Android (molte di queste guide includono istruzioni anche per il punto precedente).

4) Una volta acceduto allo store americano, sarà possibile scaricare applicazione t:connect. A questo punto è possibile aprire la nuova app scaricata e creare un account usando la stessa email usata per la registrazione allo store americano di riferimento.

5) Terminata la registrazione, si potrà accedere alle funzioni della app t:connect che vi proporrà di accoppiare la pompa tandem dotata di Control IQ.

6) Se la vostra pompa possiede il ControlIQ bisogna attivare innanzitutto la funzione Bluetooth. A questo punto è possibile terminare la procedura dall’applicazione che vi guiderà passo passo.

7) Verrà chiesto di accedere alla funzione di accoppiamento sulla pompa che vi fornirà un codice seriale che andrà ricopiato in applicazione t:connect. Questo rappresenta l’ultimo step!

8) Ora si può uscire dallo store americano e tornare al proprio store (es. quello italiano). Lo store vi proporrà aggiornamenti dell’applicazione se disponibili, ma per essere eseguiti sarà comunque necessario collegarsi nuovamente allo store americano.

9) Vi consigliamo dunque di conservare con cura le credenziali (utenza e password) usate per l’accesso allo store americano.

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EDropletNFC, l’app per Android che riavvia il sensore FreeStyle Libre 1

Un tempo le pratiche, talvolta non ufficiali, di riavvio del sensore e controllo in continuo della glicemia erano prerogative della concorrenza. Oggi, invece, anche il mondo di FreeStyle Libre è destinato a compiere gli stessi passi. Sembrerebbe quasi che ci sia dietro il Karma. In realtà invece, tutto ciò è opera di alcuni programmatori, che mettono a disposizione i loro talenti per la community.

La procedura che stiamo per presentarvi serve a “riavviare” il sensore glicemico FreeStyle Libre 1. Ovviamente, noi di DeeBee.it ne scoraggiamo l’utilizzo in quanto questo dispositivo è testato e garantito per un uso di 14 giorni, passati i quali il “bottone bianco” va buttato e sostituito con un altro, previo pagamento di 59,90€ (a meno di forniture ASL). Tuttavia, è notizia certa la nascita di un’app in grado di resuscitare il sensore, facendolo durare anche ben oltre le canoniche due settimane e, in quanto sito di divulgazione di tecnologie a tema diabete, è nostro compito parlarne. Ricordatevi, come al solito, di confrontarvi con il vostro diabetologo e, soltanto a fronte di un suo parere favorevole, di utilizzare app non autorizzate dagli organi preposti. Cogliamo anche l’occasione per ribadire che queste pratiche non posso essere utilizzate per prendere decisioni terapeutiche.

Guida al riavvio del FreeStyle Libre 1

di Marco Pareschi

Scarichiamo l’app EDropletNFC da qui.

Piccola premessa, per poter funzionare bisogna verificare che il proprio telefono supporti il protocollo NFC, cosa che oramai quasi tutti gli ultimi prodotti supportano.

Come dichiarato dalla sviluppatore la funzionalità del prodotto dipende dal telefono stesso, non è detto che qualora il vostro telefono supporti tale funzionalità il software funzioni correttamente.

Tuttavia, è disponibile un elenco di telefoni testati dallo sviluppatore in continuo aggiornamento.

Personalmente ho testato il prodotto sul mio Huawei P30 Pro e funziona bene.

Bene… Avviamo l’app:


Ci troveremo questa schermata.
Clicchiamo sulla prima voce READ.
Ed avviciniamo il telefono al sensore: dovrebbe fare due vibrazioni abbastanza vicine (con la prima sente il sensore, con la seconda ha letto i dati).

Vi dovrebbe restituire questo schermata:

Qui trovate tutti i dati del vostro sensore.
La voce Age indica da quanto tempo è attivo il sensore in minuti, ore e giorni.
I dati sopra sono i dati identificativi del sensore a livello hardware per cui poco ci interessano.
Ci dice che nel mio caso il sensore è ancora attivo e che è possibile passare alla fase 2 il “Re-INIT”.
A questo punto clicchiamo sul secondo pulsante Re-INIT
E si presenterà questa schermata:

Qui in pratica ci dice che abbiamo riportato il sensore allo stato originario in fase di pre attivazione, come fosse nuovo.

Da questo punto in poi, la mia esperienza è solo legata all’App LibreLink. Se invece utilizzate solo il lettore FreeStyle, da questo status basta leggere il sensore con il lettore ed automaticamente dovrebbe vedervelo come uno nuovo ed avviarlo.
Se provate invece da app LibreLink, vi darà un errore di lettura.
Nessun problema: questo capita perché l’app salva sul telefono l’ID del vostro sensore e riconosce che quel sensore è già stato utilizzato e non ce lo fa riavviare.

A questo punto clicchiamo sulla pulsante ACTIVATE
In questo modo forziamo il sensore a riavviarsi, e come si vede nelle schermata ci dice: “Wait 60 minute for warmup” ovvero “Attendi che il sensore si riscaldi per 60 minuti”.

Atteso questo tempo, potremmo leggere nuovamente il sensore anche dalla nostra App LibreLink ma, come vedrete, il sensore non avrà i classici 14 giorni rimanenti, ma solo quelli rimasti dall’ultima lettura in quanto, come ho detto prima, sul telefono vengono salvati i dati del vostro sensore e l’App se lo ricorda!

Ma non demordiamo, poiché a tutto ciò possiamo porre rimedio, cancellando la memoria all’app. Per fare ciò, basta andare su impostazioni del telefono, alla voce App

Di nuovo voce App

Selezioniamo LibreLink

Selezioniamo Memoria

E per ultimo selezioniamo Cancella Dati

Riavviamo ora l’app LibreLink sul telefono.

Dato che poco fa abbiamo cancellato la memoria dell’app, questa ci chiederà di entrare nuovamente nel nostro account Abbott LibreLink ed il sensore verrà di nuovo letto per tutta la sua durata.
ATTENZIONE: facendo così, ovviamente perderete tutti i dati presenti sull’APP e lo storico delle scansioni, ma nessun problema, le potrete tranquillamente ritrovare all’interno del vostro account online.

Per ogni dubbio, sarà sempre a disposizione anche il manuale di EDropletNFC.

Spero di esservi stato utile!! A presto!!

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Watlaa, il Duracell degli smartwatch

Abbiamo provato per voi il nuovo Watlaa, lo smartwarch ideato da un finlandese, papà di un bambino affetto da diabete. Il dispositivo è pensato esclusivamente per la lettura rapida dei valori glicemici, collegato direttamente via Bluetooth ad un dispositivo MiaoMiao o Bubble per la lettura del sensore FreeStyle Libre 1.

Confezione e primo utilizzo 

Lo smartwatch arriva in DeeBee per una prova in una confezione bianca ed essenziale. Le istruzioni sono estremamente scarne e rimandano al sito che invece contiene le informazioni necessarie per usare al meglio l’orologio.

Ergonomia e vestibilità

L’orologio viene fornito con un cinturino in tessuto, comodo e traspirante. La chiusura in velcro mantiene una discreta aderenza, anche se l’impressione è che sia più facile che l’orologio possa ruotare intorno al polso rispetto ai cinturini in pelle con chiusura classica ed a quelli in metallo. È comunque possibile sostituirlo con un altro cinturino da 20 mm in modo semplice.

Lo smartwatch non è impermeabile; resiste a sporadici schizzi d’acqua, ma non a immersioni. Lo schermo ha una buona visibilità sia al chiuso che all’aperto, anche grazie alla scelta di usare lo sfondo nero con colori brillanti.

Semplicità

Croce e delizia del Watlaa è l’interfaccia estremamente semplificata, con un solo tasto sulla parte bassa dello schermo. All’inizio l’utilizzo risulta innaturale, simile ai vecchi orologi digitali in cui per cambiare l’ora occorreva premere molte volte e se si superava di un tocco quella desiderata occorreva “fare il giro”.

Incredibilmente, dopo pochi giorni tutto risulta molto fluido, grazie alla selezione minimale delle funzioni e ad una buona organizzazione del menu: 8 tocchi per connettere il MiaoMiao al dispositivo ed avere la prima lettura.

Tutto il menu è navigabile tramite due tipi di tocco: tocco breve per avanzare, tocco lungo (3 secondi) per selezionare. La semplicità ed intuitività delle funzioni è nettamente superiore rispetto ad un classico smartwatch WearOS.

Funzioni

L’orologio permette queste (e solo queste) semplici funzioni:

  • Collegamento Bluetooth a dispositivo
  • Impostazione di allarmi sonori e vibrazioni (soglia basso, soglia alto, perdita connessione Bluetooth) con configurazione intervalli di controllo e snooze
  • Aggiunta di una calibrazione e reset delle calibrazioni
  • Impostazioni varie come ora, luminosità, ecc ..
  • Conteggio passi (che non abbiamo utilizzato)
  • Visualizzazione storico ma a nostro parere troppo povera per essere realmente utile)

Connettività

Punto dolente del dispositivo l’assenza di connessioni verso l’esterno diverse dal Bluetooth.

Vi è la possibilità di connettere un xDrip da cellulare verso l’orologio, facendo leggere al cellulare l’orologio anziché il MiaoMiao con la funzione “Scansione Bluetooth”. Questa funzione permette di avere tutti i valori “rilanciati” anche sul cellulare, e poter così collegare follower, scaricare dati ed altre funzioni che richiedono connettività internet. Per poterla utilizzare occorre aggiornare xdrip+ e Watlaa all’ultima versione.

Durata batteria

Punto forte del dispositivo una durata della batteria ineguagliabile. Lo abbiamo usato per più di una settimana senza arrivare sotto il 30%. Notevole.

App e supporto

Per il momento lo smartwatch supporta xDrip+ e xDrip per iOS e si prevede la possibilità di usarlo anche con Glimp e Diabox .

I dati possono essere memorizzati per un massimo di 30 giorni e successivamente si possono esportare attraverso l’applicazione Watlaa ed altre applicazioni. L’applicazione Watlaa permette inoltre l’aggiornamento del firmware dello smartwatch. Per ora, complice il recente lancio del prodotto, il supporto da parte della ditta consiste nel piccolo manuale d’uso, ai faq del sito e alle varie informazioni nei forum e social.

Per chi comunque ha il cellulare sempre a portata di mano, è possibile collegare xDrip del cellulare alle letture del Watlaa, scaricando i dati da esso o collegando followers.

In sintesi

Pro: durata della batteria, semplicità di utilizzo, focus sulle reali necessità.

Contro: mancanza di connettività diretta per scarico dati ed integrazioni, unico tasto.

Dopo la prova ci sentiamo di poter consigliare questo smartwatch a chi desidera avere le proprie glicemie al polso usando uno strumento che costa poco e ha un semplice utilizzo. Non avendo la possibilità di connettersi alla rete (se non con un smartphone collegato), risulta ovviamente inutilizzabile per i bambini che necessitano di monitoraggio a distanza. Può essere consigliato invece per chi abbia l’esigenza di non avere sempre con sé il cellulare: la connessione diretta al MiaoMiao è possibile anche dai normali smartwatch android con xDrip+, ma richiede un po’ di esperienza e difficilmente la batteria durerà così a lungo. È quindi una valida alternativa agli orologi oggi in voga per la visione della glicemia al polso.

Emanuele Briano

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Nuovo aggiornamento per la sveglia glicemica YagiClock

Sono ormai moltissime le famiglie che controllano la glicemia del sensore grazie all’orologio da tavolo creato da DeeBee.

Tra le varie funzioni e informazioni della sveglia, c’è quella che ci informa da quanto tempo il dato glicemico non viene più aggiornato (per capirci: “la glicemia che ti sto mostrando è di 7 minuti fa”). Ebbene, negli ultimi giorni alcuni membri della community DeeBee ci hanno scritto per segnalare che questa informazione era scomparsa all’improvviso dallo schermo della YagiClock.

Si mormora che YagiClock stesse protestando per l’uscita della Gran Bretagna dall’Unione Europea. C’è invece chi tra i complottisti ha dato la colpa al Coronavirus (ultimamente va di moda). Infine, qualche programmatore ben informato ha puntato il dito contro l’anno bisestile, il cui 366° giorno sarebbe reo della misteriosa sparizione del dato.

Qualunque fosse il motivo, DeeBee ha pubblicato il nuovo firmware, con il quale chi vorrà potrà aggiornare la propria YagiClock (che tornerà in piena forma!):

Download “YagiClock Firmware 1.5.0” YagiClock_firmware_1.5.0.bin – Scaricato 787 volte – 2 MB

Le versioni del software di YagiClock nel tempo si sono susseguite. Se però siete tra quelli che non hanno ancora mai effettuato un aggiornamento, allora qui troverete il semplice procedimento passo passo.

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Come riavviare il trasmettitore del Dexcom G6 e G5

Chi usa il sensore glicemico Dexcom G6 (o G5) lo sa molto bene: ogni sensore dura 10 giorni (7 per il G5) e ogni trasmettitore dura poco più di 3 mesi. Ciò che non tutti sanno, però, è che queste scadenze non sono fisiologiche, bensì sono programmate dal sistema stesso. In altre parole, per esempio, anche se la batteria a bordo di un trasmettitore gli garantirebbe 6 mesi di vita, dopo i primi 3 arriva una direttiva al suo hardware: “Spegniti!”. E lui non può fare altro che obbedire.

Perché ve lo stiamo raccontando? Perché ciò ci viene notificato sovente riguarda i ritardi nelle forniture dei nuovi trasmettitori, con il rischio concreto di lasciare a piedi e nel buio glicemico i malcapitati. Il procedimento che vi mostriamo serve proprio per fare luce su questo buio, poiché la salute viene prima di tutto.

Se la domanda che in tanti si pongono è: “Posso prolungare la vita di un trasmettitore, facendolo durare oltre i 3 mesi canonici?”, la risposta è “nì”. Dipende in effetti dalla versione hardware del trasmettitore utilizzato. Noi abbiamo provato la procedura per voi, che ha funzionato alla grande (e al primo tentativo!). Ecco come abbiamo fatto.

Questa guida va ad aggiungersi a quella già pubblicata su DeeBee.it, che permette di estendere la vita del sensore Dexcom G6 oltre i 10 giorni di utilizzo, andando in aiuto a chi resta sguarnito di sensori a causa delle politiche del Servizio Sanitario Nazionale.

La guida passo passo
Nota bene. Questa guida riporta foto e passaggi relativi al Dexcom G6, ma funziona anche per Dexcom G5.

Innanzitutto, lasciate il sensore e il trasmettitore nel loro sito di applicazione (quindi addome, gluteo, braccio, gamba…) senza rimuoverli. Prendete il telefono, andate  sulle impostazioni del telefono e selezionate l’app Dexcom G6 (a seconda dei modelli di smartphone, questa pagina può essere raggiunta anche tenendo premuta l’icona dell’app Dexcom G6).
Toccate “Arresto forzato” e interrompete l’esecuzione dell’app Dexcom G6. Da questo momento entrerete in un periodo di buio glicemico che durerà circa 3 ore, nel quale non vedrete più le glicemie.

Toccate Memoria.
E cancellate i dati nella memoria dell’app. In questo modo, essa si dimenticherà di avere già utilizzato il trasmettitore che avete addosso e, soprattutto, si scorderà la sua data di scadenza!

In caso sia spento, accendete il GPS dello smartphone (o la “posizione”) nelle impostazioni del telefono.

Ciò fatto, scaricate sul vostro telefono master (ossia quello collegato al trasmettitore del Dexcom G6) l’app xDrip+Yagi o l’app xDrip+. Installatela ed eseguitela toccando “Apri”.
Leggete il disclaimer. Se siete d’accordo mettete la spunta e proseguite, toccando il bottone “I agree” e proseguite.
Leggete il contratto di licenza. Se siete d’accordo, mettete la spunta e toccate “Salva”.

Selezionate “G4, G5 & G6”.
E poi “G6”.
Confermate, toccando “Yes”.
A questo punto, l’app vi chiede di inserire il codice del trasmettitore di sei cifre, che trovate sulla scatola dello stesso (oppure stampigliato sotto il trasmettitore). Inseritelo.
E inizializzate il nuovo sensore.
Confermate, toccando “Inizializza sensore”.
Per funzionare, xDrip+ necessita dei permessi di utilizzo del Bluetooth e del GPS. Per cui, concedete questi permessi.
Consentite l’utilizzo del Bluetooth.
xDrip+ vi chiede se il sensore è stato appena inserito. Selezionate “Not Today”.
E inserite una data a caso, precedente a quella odierna. Ad esempio, la settimana scorsa.
Vi viene ora richiesto il codice numerico a 4 cifre (ciò che il call center chiama “algoritmo”) stampigliato sulla confezione del sensore. Inseritelo.


La prima parte è conclusa. Ora, l’app xDrip+ sta cercando di connettersi al trasmettitore. Attendete (fino a 30 minuti).
Dovete sapere che non tutte le funzionalità di xDrip+ sono visibili. Alcune di esse sono accessibili soltanto se conosce la loro esistenza. Questo è il caso della funzione di riavvio del trasmettitore!
Quando xDrip+ rileverà il trasmettitore, sarà il momento di eseguire la funzione.

Ecco come si fa.

Toccate il simbolo del contagocce (o della spada, se siete dei guerrieri!).
Tenete premuto per qualche secondo sull’icona del microfono (o della tazza con dentro un biscotto, se avete fame).
E scrivete esattamente questa frase in inglese:
enable engineering mode
Toccate OK, ripetete il procedimento (icona contagocce, icona microfono…) e scrivete esattamente quest’altra frase:
hard reset transmitterE toccate “Ok”.

Per capire cosa stia succedendo esattamente in questo momento, possiamo andare sulla voce “Stato del sistema” presente nel menù dell’app.

Vedrete una videata simile a quella qui sotto.
Vicino a “Connection Status” compare una scritta del tipo “Dexcom… Authed”. Significa che il trasmettitore è connesso correttamente al telefono.
Scorrete la videata verso destra e arriverete a quest’altra schermata. L’ultima voce su sfondo rosso indica che l’app è al lavoro e sta cercando di capire la carica della batteria del trasmettitore. Mentre (cosa più importante!), verso metà della lista compare la scritta: “Brain state: Reseting”. Significa che l’app sta cercando di resettare l’orologio del trasmettitore, riportandolo a zero (un po’ come se qualcuno resettasse i nostri anni, riportandoci al giorno in cui siamo nati).
Non resta che aspettare. Solitamente, entro i primi venti minuti, compaiono queste nuove scritte.

Cerchiamo di capire il loro significato:

  • Sensor status: Stopped – Significa che il sensore non sta rilevando ancora le glicemie (corretto, va bene così);
  • Brain State: Deep Sleeping – Se ricordate, prima era “Reseting”. Ottimo segno!
  • Transmitter Days: 0 – Questa è la riga più importante: xDrip+ ci sta dicendo che il trasmettitore è convinto di avere ZERO giorni di vita. Ossia, il reset ha funzionato alla grande e possiamo iniziare a riutilizzare il trasmettitore!
  • Voltage A, Voltage B e Resistance: questi numeri indicano la carica residua. Se sono scritti su uno sfondo rosso, come nella foto, significa che la batteria si sta scaricando. Che è in effetti vero, dato che è stata usata già per ben 3 mesi… Ma potrebbe durarne ancora altrettanti. Nel caso in cui, invece, dopo qualche settimana il trasmettitore non inviasse più le glicemie, allora potrete considerarlo come definitivamente defunto e dovrete sostituirlo.

Siamo davvero a cavallo! Un cavallo molto promettente.

Andate nelle impostazioni dello smartphone e, dal menù “Applicazioni”, bloccate l’esecuzione di xDrip+ che, ormai, non serve più per i nostri scopi (in caso di incompatibilità tra xDrip+ e l’app ufficiale Dexcom G6, alla fine della procedura potrete anche disinstallare xDrip+).
Ora non resta che avviare nuovamente l’app ufficiale Dexcom G6 come se fosse la primissima volta che la utilizzate. Per cui vi farà vedere nuovamente tutto il tutorial e i video. Dopo aver toccato “Ok” millemila volte e dopo avere inserito nuovamente il codice del sensore e quello del trasmettitore, l’app si metterà alla ricerca del “nuovo” (per lei!) trasmettitore.
Come ulteriore conferma, se andrete sulle impostazioni dell’app toccando l’icona dell’ingranaggio, vedrete che la data di attivazione del trasmettitore sarà quella odierna.

Nota bene. Se xDrip+ non riesce a resettare il trasmettitore la prima volta, provate altre volte. Alcuni utenti hanno dovuto effettuare la procedura più volte prima di avere successo.
Queste procedure sono frutto di ricerche amatoriali e, a volte, alcuni accorgimenti riportati dalla community DeeBee aiutano parecchio. Vi consigliamo quindi di unirvi a noi nel gruppo DeeBee.
E se vi venisse da urlare: “Lazzaro, alzati e cammina!”, sappiate che vi capiamo.

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Come visualizzare la glicemia su Xiaomi Mi Smart Band 4 e 5

I prezzi ridotti e la facilità d’uso delle smart band ne hanno decretato il successo negli ultimi anni. Ed ecco perché spesso riceviamo in redazione la fatidica domanda: “Posso vedere la glicemia sulla Mi Band?”. Se fino a poco tempo fa la risposta era negativa, oggi, grazie al lavoro di bigdigitalkov, la risposta è sì. Riportiamo qui l’estratto della guida originale che interessa noi italiani.

Ringraziamo bigdigitalkov per la guida in inglese e i printscreen.

Come vedere le glicemie su Mi Smart Band 4 e 5

Innanzitutto, occorre scaricare la watch face dedicata alla visione della glicemia.

Download “Watch Face Xiaomi Mi Smart Band 4” xdrip_miband4_mgdl.zip – Scaricato 15616 volte – 184 KB

Successivamente, dovrai installare sul telefono a cui collegate la smart band, a seconda della versione di Band che possiedi:

Tuttavia, la modifica della watch face introduce un accorgimento: è necessario un codice di autorizzazione, chiamato Auth Key, che vedremo nel seguito dell’articolo come ottenere.

Impostazioni della Mi Band su xDrip

Per modificare il comportamento della smart band e visualizzarne lo stato, si può accedere ai menù dedicati sull’app xDrip+, installata sullo smartphone.

Configurazione della smart band

Come ottenere l’Auth Key

Ad eccezione delle smart band più datate, per utilizzare questa watch face devi ottenere innanzitutto un codice di autorizzazione Auth Key, chiamato Mi Band 4 Auth (qui la guida in inglese). Vediamo come si fa:

  1. Annulla l’abbinamento esistente della banda dall’app ufficiale;
  2. Disinstalla l’app ufficiale;
  3. Ripristina la tua Mi Band ai valori di fabbrica (opzionale ma consigliato);
  4. Scarica e installa questa versione apk di Mi Fit modificato:

    Download “App Mi Fit (mod)” Mi+Fit+4.0.6-7778_mod.apk – Scaricato 39812 volte – 92 MB

  5. Lancia l’app Mi Fit appena installata, accedendo con la tua email;
  6. Associa la smart band;
  7. Abilita la visibilità della banda nelle impostazioni di Mi Fit;
  8. Disinstalla l’app Mi Fit modificata, in quanto non serve più;
  9. Troverai la chiave di autenticazione nella cartella del telefono: /sdcard/freemyband

Nota bene: se in futuro resetterai la smart band alle impostazioni di fabbrica, dovrai ottenere una nuova Auth Key e ripetere i punti sopra riportati.

@deebee.it##diabete ##xiaomi ##fitbit ##deebee ##canisciolti ##glicemia ##xdrip ##yagi ##nightscout♬ suono originale – deebee.it

Connessione della smart band a xDrip+

Una volta ottenuta l’Auth Key puoi passare alla configurazione di xDrip+ e alla connessione della fascia da polso.

  1. Installa xDrip+ (l’hai scaricato poco fa);
  2. Se hai saltato il paragrafo “Come ottenere l’Auth Key”, vai alle impostazioni Mi Fit e abilita la visibilità della banda;
  3. Posiziona Mi Band vicino al telefono;
  4. Vai su Impostazioni -> Caratteristiche Collegamenti Smartwatch -> Mi Band e abilita l’opzione “Usa Mi Band”;
  5. Normalmente la smart band dovrebbe essere trovata automaticamente e vedrai una notifica con il nome del tuo modello.
    Se non viene trovata automaticamente, assicurati che l’opzione di visibilità della banda sia abilitata in Mi Fit, quindi disabilita l’opzione “Usa MiBand” e ripeti dal punto 3. Puoi anche inserire manualmente gli indirizzi MAC (in questo caso, non è necessario abilitare l’opzione di visibilità);
  6. Ora la fascia dovrebbe essere connessa a xDrip+, ma è richiesta l’autenticazione. Su Mi Band 2, è necessario approvare l’autenticazione toccando il pulsante Mi Band. Invece, con Mi Band 4 non devi fare nulla. Normalmente la chiave di autenticazione dovrebbe essere estratta automaticamente dal file presente nella cartella /sdcard/freemyband, che è stato generato dall’applicazione Mi Fit installata prima (e poi cancellata). Qualora il file non sia stato creato, dovrai immettere manualmente la chiave nel campo “Chiave Auth” e poi ripetere la procedura dal passaggio 3;
  7. Infine, vedrai un messaggio che indica che il tuo Mi Band è stato autenticato con successo;
  8. Molto bene! Ora puoi controllare Mi Band tramite xDrip+.
Installazione del quadrante sulla smart band

Ora, se usi Mi Band, puoi premere il pulsante “Installa quadrante Mi Band” per installare un quadrante personalizzato, che visualizzerà le letture glicemiche direttamente sullo schermo principale dell’orologio.

Attenzione: consigliamo di tenere l’orologio vicino al telefono mentre il telefono trasmette i dati

La watch face sarà installata automaticamente.

Al termine del processo di caricamento, vedrai il nuovo quadrante sul tuo Mi Band.

Infine, per visualizzare le letture glicemiche corrette sul quadrante installato, è necessario abilitare le opzioni “Send Readings” e disabilitare l’opzione “BG readings as notification”.

Diabete e bambino. Cosa succede quando mangiamo? La vera storia del cibo dalla bocca agli zuccheri, grazie al lavoro di Fata Insulina.

Da Padre a padre, dico grazie all'autore per aver fatto sorridere la mia bambina. Ci ha relagato uno sprazzo di magia

Ho pianto nel vedere la mia bimba felice  di leggere di una bimba come lei
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Vuoi parlare con le migliaia di amici che hanno già sperimentato le soluzioni proposte su DeeBee.it? Vuoi fare qualche domanda su un argomento specifico per conoscere le opinioni ed i suggerimenti di chi ci è già passato? Vuoi suggerire tu qualcosa dicendo la tua?
Non devi fare altro che iscriverti nel gruppo Nightscout Italia ed otterrai risposta ad ogni tua domanda! Nel nostro gruppo affrontiamo ogni tematica inerente il diabete (non solo tecnologia ma anche leggi, sport, alimentazione, accettazione, gestione quotidiana, L104, ecc., sia per adulti che per bambini).
Enjoy!

Glicemia in remoto: quale smartwatch scegliere?

Sempre più persone chiedono aiuto e chiarimenti per poter avere al polso le glicemie rilevate, da FreeStyle Libre con MiaoMiao e Blucon o da altri sistemi CGM. Secondo le rispettive necessità ed esigenze, le risposte sono spesso tante, con il rischio di confondere le idee. Ci ha pensato Sérgio Silva, amministratore del gruppo portoghese www.diabet1cos.pt, a mettere un po’ di ordine.

Quale smartwatch scegliere?

In commercio esistono smartwatch  in grado di leggere direttamente i valori di MiaoMiao e Blucon, ma non tutti possono inviare questi valori glicemici ai follower (cioè a distanza, ai familiari). Ce ne sono altri che possono soltanto mostrare i valori delle app xDrip+, Glimp o Spike installate nel cellulare e per vari modelli di sensore glicemico. È fondamentale capire esattamente cosa fanno i vari smartwatch per evitare un’acquisto errato e inutile.

È necessario non lasciarsi ingannare da siti che offrono imitazioni degli smartwatch e che, per il prezzo conveniente, finiscono per essere allettanti.

Mai comprare uno smartwatch che indica solo “Compatibile con Android o iOS”. E’ importante che abbiano tra le loro specifiche l’utilizzo di uno dei seguenti sistemi operativi: Android 4.4, 6, 7 o più -NO 5!-, oppure Android Wear o, ancora, che dispongano di un quadrante dedicato alla visione della glicemia.

Molti acquirenti fanno confusione tra “Android” (nelle sue varie versioni: 4.4, 6, 7, ecc.), “compatibile con Android” e “Android Wear” (quest’ultimo ribattezzato recentemente in “WearOS”): sono tre sistemi differenti:

  1. “Compatibile con Android”: non va bene per i nostri scopi;
  2. “Android” (nelle sue varie versioni: 4.4, 6, 7, ecc.): va bene, ma dipende dall’utilizzo che ne fate;
  3. “Android Wear” (o “WearOS”): va bene, ma dipende dall’utilizzo che ne fate.

Sistema operativo Android (4.4, 6.0, 7.0…)

Ecco le caratteristiche offerte da un orologio con Android a bordo.

PRO
  • Prezzo accessibile: a partire da 60€
  • Offre la possibilità di alloggiare una SIM 4G al suo interno, per inviare dati ai follower (attenzione: *solo se* nelle specifiche è scritto che supporta la SIM telefonica).
  • Funziona come se fosse un telefono cellulare, cioè riceve le glicemie direttamente da MiaoMiao/BluCon.
  • Se si vuole avere il valore in un altro telefono cellulare, sarà necessario impostarlo come master: in tal caso potrà spedire i dati in lontananza tramite SIM o WiFi.
CONTRO
  • Non permette di avere i valori nella schermata principale. Sarà sempre necessario aprire l’applicazione! Questo richiede tempo e per chi pratica sport non è affatto pratico; e lo stesso deve essere fatto per silenziare gli allarmi.
  • Poca autonomia. La durata è compresa tra le 8 e le 12 ore: è importante non consultare in continuazione i valori perché il consumo della batteria è molto rapido.
  • Un orologio in particolare, il Finowatch Q1 PRO, è usato principalmente dai bambini per inviare i dati ai loro genitori, anche se la dimensione non è molto piccola. Alcuni tolgono il cinturino e portano lo smartwatch in una borsa, in tasca, oppure in custodie create ad hoc.
  • Non ho menzionato la versione Android 5 perché c’è qualche problema con il Bluetooth.

Quali sono gli smartwatch Android più usati?
1. Finowatch Q1 PRO, acquistabile dal rivenditore italiano usando il buono sconto DeeBee oppure da qui.
2. Lemfo 7, 8, 9 e X, acquistabile qui.

Sistema operativo WearOS (Android Wear)

Ecco le caratteristiche offerte da un orologio con WearOS a bordo.

PRO
  • Consente di ricevere valori da MiaoMiao senza bisogno di un telefono cellulare nelle vicinanze. I valori ricompaiono sul telefono cellulare quando ci si avvicina con l’orologio.
  • Permette di avere i valori da visualizzare sullo schermo, il che lo rende molto adatto per chi pratica sport o per chi, per altri motivi, non può toccare in continuazione lo smartwatch o il telefono.
  • Hanno 24 ore o anche più di autonomia, a seconda del modello.
CONTRO
  • Prezzo superiore a 120€
  • È necessario uno smartphone Android per configurare, calibrare o avviare un nuovo sensore.
  • Non c’è la possibilità di inviare i dati ad un follower; per farlo serve necessariamente un telefono cellulare nelle vicinanze (ad eccezione di alcuni modelli, come Huawei Watch 2 con SIM 4G, il cui telefono cellulare può essere anche lontano – ma acceso e connesso al web -: in tal caso spedirà anche i dati ai follower).
  • Alcuni modelli non hanno altoparlante, ma vibrano soltanto in caso di ipo, iper, ecc.

Quali sono gli smartwatch WearOS più usati?
Ticwatch E, S, E2, S2, S2, C2, PRO
Fossil, acquistabili anche su Amazon
– Huawei Watch 2 (in foto)

Quali sono le differenze tra i modelli Ticwatch? Eccole, riassunte in uno schema di facile consultazione.

Bisogna tenere presente che i modelli C2, S2 e E2 non hanno lo speaker, quindi vibrano solamente.

Oltre a questi orologi, ve ne sono altri non Android che permettono di avere la glicemia al polso…

Smartwatch non Android (hanno un sistema operativo proprio, ma con quadranti dedicati alla glicemia)

Ecco le caratteristiche offerte da un orologio con un sistema proprietario a bordo.

PRO
  • Permette di avere i valori da visualizzare sullo schermo, il che lo rende molto adatto per chi pratica sport o per chi, per altri motivi, non può toccare in continuazione lo smartwatch o il telefono.
  • Hanno molte ore di autonomia (anche 3-4 giorni), a seconda del modello.
CONTRO
  • È necessario uno smartphone Android per configurare, calibrare o avviare un nuovo sensore.
  • Non c’è la possibilità di inviare i dati ad un follower; per farlo serve necessariamente un telefono cellulare nelle vicinanze.
  • Non consente di ricevere valori da MiaoMiao senza bisogno di un telefono cellulare nelle vicinanze.

Da sinistra a destra: Pebble Time, Fitbit Versa,
Sony Smartwatch3 (Android Wear), Fitbit Ionic
(fonte: community Facebook DeeBee.it)

Quali sono gli smartwatch “non Android” più usati?

  • FitBit Ionic e Versa (consigliati): qui trovate una recensione
  • Samsung (vari modelli – metodo sconsigliato): i Samsung hanno come sistema operativo TIZEN, che permette di avere solo i valori da inviare tramite Nightwatch oppure xDrip, con il cellulare nelle vicinanze.
  • Garmin (vari modelli).
  • Pebble (sconsigliato): sebbene questi orologi si prestino molto bene per avere la glicemia al polso, sono andati fuori produzione per cui, una volta acquistati, c’è il rischio di non sostituzione in caso di malfunzionamenti.

Diabete e bambino. Cosa succede quando mangiamo? La vera storia del cibo dalla bocca agli zuccheri, grazie al lavoro di Fata Insulina.

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Come aggiornare YagiClock: guida e strumenti gratuiti

Avete già richiesto la vostra YagiClock ma è uscito un aggiornamento del software con nuove funzioni che vorreste utilizzare anche voi?

Nessun problema. Ecco pochi semplici passi da seguire.

Quale progetto finanzierò se richiedo YagiClock a DeeBee Italia?Per noi è importante che chi usa YagiClock lo sappia…
Il ricavato viene come sempre investito totalmente nelle iniziative di DeeBee. Ovviamente, donazioni più grandi sono molto ben accette (ringraziamo di cuore tutti i donatori che fino ad oggi, ognuno secondo le proprie possibilità, ha già sostenuto i nostri progetti).  Per esempio: oltre a qualsiasi previsione, nell’ambito della nostra campagna “Basta una Goccia”, abbiamo iniziato per il secondo anno consecutivo la fornitura del materiale necessario per la glicata da dito per tutti i bambini seguiti al Policlinico Umberto I di Roma  e… a breve inizieremo altrove. Quindi AIUTATECI! E se conoscete qualcuno che potrebbe essere interessato a questo progetto, passate parola.

Procedimento

Scarica sul PC l’applicazione per effettuare l’upgrade di YagiClock.

Download “YagiClock Firmware Updater” YagiClock Firmware Updater.zip – Scaricato 414 volte – 15 MB

Estrai il file zip ed esegui, con un doppio click, il file flash_download_tools_v3.6.5.exe (in caso di ulteriori richieste di conferma, procedi pure).


Comparirà questa nuova finestra. Seleziona: “ESP32 Download Tool”.


Clicca sui tre puntini in figura e seleziona la versione del file YagiClock_firmware che desideri installare sulla sveglia. Se ancora non l’hai scaricato, puoi farlo da questa pagina.

Collega la YagiClock al PC con un cavetto USB. Attendi l’installazione dei driver. Poi, nel campo in basso a destra, apri la tendina e seleziona in nuovo valore che vedrai (che sarà nel formato COM”XY”; Attenzione: anche se vedi già una scritta nel campo, devi selezionare lo stesso il nuovo valore).


Ora procediamo con l’aggiornamento vero e proprio della tua YagiClock! Clicca sul bottone START. Comparirà la scritta DOWNLOAD: significa che il nuovo software si sta installando sulla sveglia.

Attendi sino a quando compare la scritta FINISH. Significa che l’upgrade è avvenuto con successo!

Benissimo! Ora puoi accendere la sveglia premendo il bottone rosso che trovi sul retro.

Ciò fatto, sul display della tua YagiClock comparirà per qualche secondo la versione del nuovo firmware.

Arrivati a questo punto, che si tratti di un aggiornamento o di nuova installazione, consigliamo comunque di effettuare una nuova configurazione di YagiClock.

Nota. Nel caso abbiate modificato per errore qualche dato, che non andava toccato, e non siate più in grado di tornare alla situazione iniziale, non c’è nessun problema: cancellate tutto ciò che avete salvato su PC, scaricate nuovamente i file dal sito e effettuate il processo da capo.

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Open source e diabete. Alcuni spunti dai pazienti favorevoli

Abbiamo deciso di sondare il mondo dell’open source dedicato al diabete, raccontandovi i vari punti di vista delle parti in causa -medici, pazienti e creatori delle app non ufficiali. L’articolo che state leggendo è parte integrante di una serie

In questa breve raccolta, abbiamo riportato alcune esperienze di utilizzatori dei sistemi non ufficiali e le pubblichiamo per dare anche il punto di vista di chi, con le dovute cautele, ne trae beneficio.

Mark: «A chi mi dice “Non è approvato FDA e non ha il marchio CE”, io genitore rispondo: neppure io lo sono, eppure sono l’alternativa da voi raccomandata! Perché io che non sono CE andrei bene e il mio Closed Loop no?»

Doriana: «Dormo da due anni: da quando uso AndroidAPS. Dopo 8 anni da zombie… Perchè non dovrei usare un sistema che da due anni mi porta estremo sollievo?»

Omar: «Ogni persona è diversa, eppure i medici danno a tutti la stessa regola: sotto i 70 è ipoglicemia ed è pericoloso. Direi che sia più pressapochista una verità assoluta del genere, che non un sistema evoluto che si adatta ad ogni andamento glicemico»

Jasper: «Il diabetologo ti prescrive l’insulina, imposta i profili basali e ti dà alcune regole da seguire. Dopodiché si aspetta che tu sia in grado di gestire la patologia per i 3 mesi successivi… Ebbene, se non ci riesci e la tua glicata rimane alta e con Loop e AndroidAPS di abbassa, se il diabetologo è contrario questi strumenti, l’alternativa consiste nel farti seguire da lui stesso, ogni giorno per 6 o più boli al giorno. Altrimenti, che alternative ho?»

Henry: «Senza queste app, posso prendere 10-15 decisioni al giorno per gestire il mio diabete. Invece, le app prendono una “microdecisione” ogni 5 minuti, rendendo la gestione molto più naturale e precisa. Nel tempo ho collezionato tantissime immagini e post di persone nel panico per aver preso decisioni sbagliate; alcune sono finite persino in ospedale. Chi l’ha detto che la gestione manuale sia migliore o più sicura di quella offerta da queste app?»

Diabete e bambino. Cosa succede quando mangiamo? La vera storia del cibo dalla bocca agli zuccheri, grazie al lavoro di Fata Insulina.

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