Tre settimane che il corpo mi fa lo sgambetto
Dopo una vita di sgambetti.
Tre settimane che la mia malattia si prende beffe di me
Dopo una vita che si prende beffe di me.
Tre settimane che gli ormoni gli impegni il lavoro
mi condannano all’ iperglicemia
Dopo una vita in cui gli ormoni gli impegni il lavoro
mi hanno condannata all’ iperglicemia.
Mi sorreggevano, una vita fa,
ondate di ottimismo ingenuo.
Mi sostiene, ora, un ottimismo realistico
(quando la realtà non gli si impone).
Mi appoggio adesso a un ottimismo
sudato ostinato e incrollabile.
Un ottimismo prudente e necessario.
Un ottimismo senza scelta.
E poi oggi, dopo tanto, c’è uno spiraglio di sole.
Chissà che il corpo non si senta accarezzato.
Chissà che il cielo, acquietato, non conceda una tregua.
Cammino e guardo il fiume pieno.
Mi sembra che l’ottimismo oggi,
possa alzare la voce.
Tandem t:slim X2 Control IQ – Road Show organizzato da Movi
Pronti per l’aggiornamento!!!
Nei giorni scorsi ho avuto il piacere di partecipare al Tandem t:slim X2™ Control IQ Road Show organizzato da Movi per presentare in Italia i dati di trial clinici e di real word sull’utilizzo della tecnologia Control IQ e per preparare gli utilizzatori italiani di Tandem con tecnologia Basal IQ all’imminente aggiornamento.
Non mi dilungo sul funzionamento di Control IQ perché è già cosa nota e lo abbiamo già dettagliatamente descritto qui https://www.deebee.it/?p=18640 e che sommariamente funziona così:
DATI UTILIZZATORI
I dati presentati sull’utilizzo di pazienti americani dove la tecnologia è disponibile da circa un anno, sono ben incoraggianti, sia sugli adulti sia sui bambini (sopra i 6 anni).
Il risultato più evidente è un aumento del TIR degli utilizzatori di Control IQ, particolarmente marcato durante la notte quando è attivata la modalità ‘sonno’ che ha target glicemici più bassi.
Risultati real word di utilizzatori adulti e adolescenti di Control IQ.
Da notare che i risultai dopo 14 giorni sono immediatamente migliori rispetto al periodo precedente e altrettanto buoni come a 180 giorni.
Risultati del trial pivotal su adulti e adolescenti con CIQ.
Da notare che la percentuale di TIR raggiunge il 90% durante la notte.
COSA DEVO SAPERE PRIMA DI AGGIORNARMI?
Ma cosa interessa veramente e praticamente a chi già utilizza Tandem con Basal IQ, ha studiato la teoria ed è pronto all’aggiornamento a Control IQ? Ecco le mie osservazioni a riguardo:
- Il sistema è di facile utilizzo.
- Il sistema Control IQ è subito attivo, non necessita di una fase di apprendimento per conoscere il paziente.
- La tecnologia Control IQ funziona solo se il sensore Dexcom G6 è attivo e invia i dati al microinfusore. Se i dati non arrivano, CIQ smette di essere attivo e riprende in automatico alla ripresa della ricezione dei valori glicemici.
- Devo avere chiare le mie aspettative come paziente nei confronti di CIQ.
- Basal IQ e Control IQ utilizzano algoritmi diversi:
-
- CIQ utilizza i dati di Dexcom G6, con altre variabili come la IOB (Insulin On Board) per predire i livelli di glucosio nel sangue nei prossimi 30 minuti e fa aggiustamenti di basale di 0,05 unità ogni 5 minuti se necessario.
- La IOB (Insulin On Board) conteggia sia i boli che l’insulina basale somministrata/erogata in automatico.
- L’algoritmo usa come input impostazioni personalizzate: velocità basale, rapporto ins/cho, fattore di correzione, peso, dose giornaliera totale.
- La durata d’azione dell’insulina è fissa a 5 ore non modificabili (questo è ritenuto ‘safe and efficient’, considerando che gli incrementi di basale possono essere anche ogni 5 minuti).
- È fondamentale iniziare l’utilizzo di CIQ con un settaggio ottimale delle impostazioni: conviene quindi spendere del tempo per scaricare i dati ed analizzarli perché le impostazioni date sono la base di partenza dell’algoritmo.
- Il bolo deve essere sempre somministrato prima del pasto (al massimo durante): questo è molto importante! E i boli correttivi automatici non sono in grado di sostituire boli mancati, anche solo per spuntini.
- Fidarsi del sistema!!! È un sistema predittivo, non fatto solo di matematica! È importante lasciarlo lavorare, senza disturbare l’automatismo con continui boli correttivi che aumentano il rischio di ipoglicemia. La direzione della freccia del sensore è indicativa dei prossimi minuti, ma il sistema è predittivo a 30 minuti! Fidiamoci.
- Modalità sonno: lavora bene se utilizzata costantemente. Non deve essere impostata all’ora precisa in cui si va a riposare, cioè non va modificata sera per sera, è il ‘periodo di riposo’.
- Diasend: è già aggiornato per ricevere i dati di utilizzo di Control IQ.
La linea azzurra della basale è ‘seghettata’ quando gli incrementi e decrementi sono stati automatici.
La linea lilla in alto segna che è attiva la modalità sonno.
Aspettative alte, soprattutto perché questi automatismi hanno lo scopo di mantenere il più possibile la glicemia nel range compreso tra 70 e 180 mg/dl, riducendo il peso a carico del paziente e dei caregiver di giorno e di notte.
Maria Lorenza Dalle Pezze
Moderatrice Gruppo Tandem Utenti Italia
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Enjoy!
FreeStyle Libre 2, già prescrivibile in Campania
Dopo una lunga attesa sono arrivati anche in Italia “i bottoncini bianchi parlanti” o meglio i sensori FreeStyle Libre2, dotati di allarmi. Li avete conosciuti in queste pagine del sito per via dei vari test comparativi eseguiti dai nostri collaboratori durante gli ultimi mesi e ora i sensori sono acquistabili dal sito della casa produttrice che “sta lavorando con tutte le altre autorità sanitarie per garantire l’inserimento nelle procedure di acquisto regionali”.
Ad oggi, il FreeStyle Libre 2 è prescrivibile nella sola regione Campania dove, dal 22 aprile il sensore della nuova generazione, è stato incluso nella procedura di acquisto.
Attualmente in Italia non sono in vendita i lettori per FreeStyle 2 e quindi gli utenti dovranno usare gli smartphone per attivare e usare i sensori con l’apposita app LibreLink.
Come avevamo precedentemente scritto, le due generazioni di sensori si differenziano per:
- la modalità di trasmissione dei dati (NFC/Bluetooth)
- la presenza degli allarmi
Le letture del sensore quindi avvengono ogni minuto, ma per sapere l’esatto valore del glucosio bisogna scansionare.
In caso di allarmi non confermati di perdita del segnale, di glicemie sopra o sotto il range impostato, il cellulare abbinato al sensore continua a ripetere l’allarme ogni cinque minuti fino a quando si esegue una scansione che permette di avere il valore dello zucchero nel sangue.
Gli allarmi, i valori rilevati con la scansione e i report possono essere condivisi con altri cellulari collegati con il master attraverso l’app LibreLinkUp.
- Il MARD (Mean Absolute Relative Deviation – l’indice di errore della lettura glicemica; più è basso, più saranno precise le letture se confrontate con un campione di sangue capillare). La versione FreeStyle Libre 2 presenta un miglioramento anche nell’accuratezza; secondo il produttore, usando l’app FreeStyle Libre Link, raggiunge un MARD del 9,2% (contro 9% complessivo dichiarato per Dexcom G6, 9,4% di Eversense e 8,7% dichiarati per Guardian Sensor 3 che, tuttavia, raggiunge questa accuratezza solo sul braccio per pazienti dai 14 anni con tre-quattro calibrazioni al giorno; accuratezza che scende al 9,6% in caso di sole due calibrazioni giornaliere).
Il sensore non è approvato per prendere decisioni terapeutiche e la stessa casa farmaceutica consiglia: “Il test tramite puntura del dito con un misuratore della glicemia è necessario quando i livelli di glucosio variano rapidamente, laddove i livelli di glucosio nel fluido interstiziale possono non riflettere accuratamente i livelli glicemici oppure se il sistema rileva un’ipoglicemia o un’imminente ipoglicemia o quando i sintomi non corrispondono alle letture del sistema”.
Chi fino ad ora ha usato FreeStyle 1 con l’aggiunta di dispositivi intermedi come MiaoMiao, BluCon o Bubble potrà liberarsene ed avere glicemie continue sul cellulare o smartwatch usando solo ed esclusivamente il sensore FreeStyle Libre 2?
La risposta è no. Per poter avere le glicemie continue serviranno ancora i vari piccoli lettori da applicare sopra al nuovo sensore di casa Abbott. Per ora non ci sono previsioni e notizie su eventuali progetti ufficiali in tal senso.
Esistono tuttavia delle procedure non ufficiali che eliminerebbero la necessità del MiaoMiao o simili, permettendo quindi di ricevere i valori glicemici sul telefono senza dover strisciare il lettore sul sensore; ma per motivi legali, il cosiddetto patching della app è fortemente contrastato dalla casa madre e deve comunque essere realizzato in autonomia dall’utente.
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GlucoDeeBee 15 – La soluzione concentrata di glucosio per uscire a razzo dall’ipoglicemia
Super economica, efficace e gluten free: ecco la nuova soluzione che corregge l'ipoglicemia in tempi rapidi.
Nel caso di ipoglicemia è importante assumere rapidamente zuccheri semplici per ripristinare nel più breve tempo possibile un corretto livello glicemico. Il glucosio è in assoluto la sostanza più indicata perché grazie al suo indice glicemico pari a 100, è impareggiabile per velocità nella risalita della glicemia. Basandoci sulla consolidata regola del 15, che specifica in modo chiaro la necessità di assumere 15 grammi di zuccheri in caso di ipoglicemia, vi riportiamo la nuova versione della soluzione di glucosio fai da te: il GlucoDeeBee 15!
Se il GlucoDeeBee "classico" contiene 10 carboidrati a fiala (ossia 10 cho), la nuova versione contiene ben 15 cho, rendendo il preparato ancora più pratico nel suo utilizzo. Il GlucoDeeBee 15 è più concentrato della versione classica e quindi, per la correzione della glicemia nei bambini, sarà necessario un quantitativo minore di soluzione. La riduzione dei millilitri da assumere facilita soprattutto la somministrazione notturna.
Ecco la nuova ricetta, super economica (15 cent a fiala), pronta all’uso, facilmente dosabile, trasportabile, gluten free e aromatizzata al vostro gusto preferito!
NOVITÀ! Avete un numero diverso di fiale? Oppure fiale con diversa capienza? Inseritele qui, e la ricetta si modificherà automaticamente, proponendovi gli ingredienti con le quantità adatte alle vostre fiale:
Selezionare numero e tipo di fiale | |
RICETTA PER 10 FIALE DA 25 ml
Ogni fiala contiene 15 CHO
Tempo impiegato: 10 minuti
Occorrente
- 150 grammi di glucosio in polvere (acquistabile in farmacia oppure online, in confezioni da 1 Kg o 2 Kg)
- 160 grammi d'acqua
- 1 vasetto vuoto da 250 ml o più
- 10 fiale da 25 ml (potete sterilizzare con Amuchina e riutilizzare quelle vuote, recuperate da altri integratori, oppure potete acquistarle online)
- Siringa da 50ml
- Aromi (opzionale)
Procedimento
Pesate 150 gr di glucosio (chiamato anche destrosio) in polvere.
Pesate 160 gr di acqua.
Scaldate l'acqua per un minuto nel forno a microonde alla massima potenza. In alternativa potete usare il classico pentolino sul fuoco.
Versate glucosio e acqua bollente in un vasetto, avvitate il tappo e scuotete con energia. Se la soluzione risulta torbida, inserite il tutto nel microonde per un altro minuto.
Alla fine del procedimento, GlucoDeeBee 15 si presenterà limpido.

Soluzione composta da glucosio disciolto in acqua
Per rendere GlucoDeeBee 15 più affine al vostro palato, una volta raffreddato, potete personalizzare la soluzione a vostro piacimento. Le alternative proposte dai nostri lettori sono varie e adatte a tutti i gusti. Si possono aggiungere all'intera soluzione un po' di sciroppo concentrato, di succo fresco, oppure di aromi naturali.
Scuotete il barattolo et voilà, il GlucoDeeBee 15 sarà pronto!
Versate la soluzione nelle dieci fiale a vostra disposizione (lavate e sterilizzate in precedenza). GlucoDeeBee 15 non contiene conservanti di alcun genere e quindi consigliamo di conservarlo in frigorifero.

Fiale, lavate con amuchina, pronte per essere riempite
La fiala senza aggiunta di aromi, una volta fuori dal frigo, è consumabile entro una settimana.

Le fiale vengono riempite con il glucosio liquido una ad una, per mezzo di una comoda siringa da 50 ml o del glucoimbuto
Attenzione: in presenza di celiachia, si consiglia di chiedere al venditore presso cui vi fornirete soltanto glucosio gluten free.
Le pratiche descritte in questo articolo non sono ufficiali, pertanto è necessario utilizzare GlucoDeeBee 15 soltanto previa indicazione del vostro diabetologo.
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Glucagone nasale
Dopo tanti tentativi e attese, arriva finalmente il cosiddetto “glucagone nasale”. La Food and Drug Administration (FDA) ha approvato BAQSIMI™ (glucagon): si tratta di una polvere nasale, per ora l’unica disponibile ed approvata per il trattamento delle ipoglicemie gravi.
A cosa serve il glucagone
Era da tempo che si cercava un modo alternativo per somministrare il glucagone, una soluzione sicura ed efficace per evitare così la ricostituzione necessaria per il Glucagen Hypokit e la sua successiva iniezione. Il glucagone è un ormone naturale che, come l’insulina, è prodotto nel pancreas, ma ha l’effetto opposto: aumenta rapidamente il livello del glucosio nel sangue. Nelle persone affette da diabete tipo 1 la naturale risposta dell’immissione di glucagone nel sangue è compromessa e può rendersi necessaria la somministrazione esterna. Fino ad ora il kit in commercio, immancabile in tutte le “case diabetiche”, comprendeva un contenitore di glucagone in polvere che dev’essere ricomposto con la fiala di soluzione sterile in dotazione: questo perché la formulazione già miscelata rischierebbe di essere troppo instabile e perdere efficacia nel tempo. Con Baqsimi tutto questo non sarà necessario.
Caratteristiche e costo
Lilly ha acquistato Baqsimi da Locemia Solutions nel 2015. Il farmaco è stato approvato per i pazienti dai 4 anni di età, si presenta pronto all’uso in forma di spray secco, in una unica dose fissa di 3mg e non è necessario conservarlo in ambiente refrigerato (basta che sia tenuto al di sotto di 30° C).
Sicuramente il nuovo farmaco, che per ora presenta un costo davvero proibitivo (circa 250€ a flacone, al cambio attuale), porterà una piccola rivoluzione nella vita di chi è affetto da diabete.
Il trattamento con il glucagone nasale è stato a lungo discusso, principalmente per la sua efficacia in casi di eventuale congestione nasale. Nei pazienti che hanno partecipato al trial è risultato che Baqsimi ha avuto un’efficacia paragonabile al glucagone iniettabile e il comune raffreddore con congestione nasale non ha compromesso l’assorbimento del nuovo glucagone in spray.
La commercializzazione in Italia
Per il suo arrivo in Italia si aspetta ovviamente l’approvazione dell’EMA, l’Agenzia Europea per i Medicinali. I tempi si prospettano brevi e la novità sicuramente agevolerà in modo particolare i bambini e gli adolescenti che frequentano le scuole, dove la conservazione e la somministrazione del glucagone resta un argomento molto discusso e, purtroppo, a discrezione degli istituti.
Nel frattempo, ecco il foglietto illustrativo di questo portentoso glucagone, disponibile per il download.
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Gocce di vita
Non di rado mi imbatto in discussioni riguardanti i sintomi dei vari stati glicemici…
Mi ritorna sempre a mente il 1990, seduto su un letto non mio dalle lenzuola bianche, alto alto da terra e quella classica testiera di tubolare cromato che se lo tocchi troppo con le tue manine appiccicose ti lascia impresso quell’odore di ferro grezzo che non va più via.
Una grande finestra di alluminio anodizzato, il tipico vetro ondulato con le maglie in ferro all’interno, fa filtrare la luce del mattino dove si intravede il tetto della città.
Chi l’ha mai vista la città, per me il mondo inizia e finisce dove c’è il trattore sotto il portico, le galline e le anitre, mio cugino che scavalca la staccionata per venire a giocare…
Una signora con i suoi ricci, la frangia super cotonata e quel disegno nella sua mano intrattengono ormai l’attenzione della camerata. Mi sventola sempre quel foglio con un bambino disegnato che si asciuga con un fazzoletto le goccioline di sudore nel viso, ha le formichine nei piedi e nelle gambe, tira il fiatone e attorno ci sono caramelle colorate e altre cose da mangiare. Saranno 20 minuti che parla con la mamma… ipo… ipo… ipo…
Uno dei primi vani tentativi di spiegare ad uno piccolo profano gnomo i sintomi dell’ipoglicemia a cavallo tra gli anni 80 e 90.
Magari oggi si usano i video, ci sono i social… magari c’è pure un simulatore, che ne so…
I sintomi di certo non sto qui ad elencarli, sicuramente uno che è nel “settore” da qualche anno, li conosce tutti a memoria, ma sono solo semplici parole scritte su un foglio bianco che possono indurti a immaginare cosa potresti provare in un determinato momento.
La sensazione è tua, la stai vivendo qui ed ora… non sono solo semplici goccioline o formichine.
Gli anni di esperienza e di confronti mi hanno portato a capire che sono soggettivi; chi avverte più una cosa e chi meno. Ogni corpo è unico, con una propria anima… con un proprio “diabete”.
… con una propria ipo.
Ipo… Ipo… Non tutte le ipo sono uguali poi.. Discesa in maniera dolce, discesa rapida da un buon valore, la picchiata di 300 punti in 20 minuti, discesa e rimbalzo… e altre che sicuramente mi sfuggono.
Oppure c’è lei, la più maledetta, quella che ti coglie di notte e se ne approfitta del tuo stato confusionale. Il mistico, la follia e la demenza si uniscono per dar vita a qualcosa di surreale…
Sicuramente tanti genitori pagherebbero per sapere cosa sta provando il loro figlio o figlia. Alcuni provano a chiedere una descrizione dei sintomi, ma sono un po restii a credere che si tratti solo di goccioline di sudore e formichine.
Spesso mi dicono quanto sono “fortunato” in questo caso ad essere T3 e T1 allo stesso momento. Almeno so cosa prova mio figlio in determinate condizioni. Le considerazioni sono del tutto soggettive.
Parlando per un attimo di quell’ipo che ti coglie di notte mentre dormi… potrei dire a te che leggi che si prova tachicardia, confusione mentale, formicolii, stanchezza…
Permettimi di rubarti qualche minuto, ti voglio per un attimo invitare dentro la mia anima e cercare di farti provare le mie sensazioni dell’ultimo serio episodio se me lo consenti.
Ti ricordo che questo è il mio diabete…
… spesso quando sei in cantiere con papà, ti dà come compito un lavoro importante, devi misurare uno spazio ben preciso; fai molta attenzione, se sbagli poi lo sai che cominciano i suoi sermoni sulla vita e sul lavoro.
E insomma dai, hai pure 20 anni, sei giovane e pensi allo scarico modificato e cerchioni che hai visto sull’Alfa ieri sera; alla notte che hai passato con la tua ragazza… e pensi che sia ora di tirare fuori dalla tasca sinistra dei jeans, quella schifosissima caramella “fondenti Per***na” costantemente calcificata che ti ricorda quella volta che tuo fratello ti ha fatto mangiare un pezzo di stucco per le fughe delle mattonelle.
Per sicurezza ne butti in bocca 2, e ovviamente su una è rimasto attaccato un pezzo di stagnola che sposti da un lato a l’altro con la lingua finché non hai finito di sbriciolare quella “ghiaia” che ti sei buttato tra i denti. Non c’è tempo per rimuovere la stagnola, hai le mani pure occupate.
Ti affretti ad uscire… corri al furgone, ti sei dimenticato di scaricare la livella laser che è nella porta scorrevole, dietro al…
… APRI GLI OCCHI!!!
Ti accorgi per pochissimo che stavi sognando, i bei tempi con papà. Sei nel buio, ti volti, vedi la sveglia segnare le 3:30 e resetti l’allarme del sensore senza neanche far caso a cosa segnava. La senti… quella sensazione di merda… la gola sembra seccarsi in modo sferico, provi un attimo a deglutire per vedere se passa, ma sai benissimo dove porta, ma tu ragioni con la mente di uno che ha dormito fino a 15 secondi fa e così ponderi il tuo logico pensiero: “tanto ho preso 2 caramelle ed un pezzo di stagnola, proviamo a vedere un attimo come va”.
Il tuo attimo si proietta per qualche strana sorte ai tempi bui della tua famiglia. Sei lì, sempre con papà che sta restaurando quella casa che aveva nonna. Lo aiuti nel suo lavoro, ma sai che da lì a poco comincerà il tuo conto alla rovescia… La sensazione che hai non tarda ad arrivare… ecco che cominci a sentire quella palla secca incastrata in gola e comincia a salirti quell’effetto piscina profonda. Metti una mano in tasca, e trovi appena sotto il cellulare quella caramella Gelée che ti era rimasta dalla volta scorsa nei pantaloni da cantiere. Riponi tutte le tue speranze su quell’ultima caramella, come una sorta di preghiera, anche se sai già in cuor tuo che è solo un palliativo che ti farà durare qualche quarto d’ora in più.
Stringi i denti, manca poco per finire il lavoro. Poi tornerai casa a fiondarti nella dispensa. Tieni duro, lo fai per papà; sai benissimo che si immerge nei suoi lavori di precisione, lo distolgono dal suo count down maledetto con la vita.
… APRI GLI OCCHI CRETINO!!!
Ti ritrovi nuovamente nel buio della tua stanza, ti volti e vedi che sono le 3:50.
Il tuo ragionamento notturno ti porta a pensare che hai mangiato le due caramelle più la Gelée… Ma appena ti rendi conto che razza di babbeo sei stato a credere ad un simile ragionamento sono già le 4:10.
Senti lo scricchiolio delle foglie secche dentro al cuscino.
Lo conosci fin troppo bene questo stadio. Il battito del tuo cuore sembra provenire da dentro il cuscino, assumendo il rumore del fogliame secco calpestato e sai che da lì a poco vieni avvolto da quella sensazione di nebbia fredda e umida che si deposita lentamente sopra quel tuo corpo steso ed incredulo.
Sei consapevole di cosa sta per accadere tra poco, ma ogni volta ti fai fregare perché sei affascinato e quasi abituato da quel demone che si presenta solo la notte nel buio della tua stanza quando dormi.
Eccolo, lo senti, comincia a prendersi gioco di te…
Le foglie secche dentro al cuscino se ne sono ormai volate altrove… ora il battito del tuo cuore lo senti dentro il materasso, o meglio, lo senti partire da dentro di te e rimbalzare dentro la molla del materasso. Sempre più forte. I contraccolpi sono talmente forti al punto di sentire l’acciaio armonico della molla snervarsi. Per un attimo, togli la testa dal cuscino e appoggi l’orecchio sul materasso, come a ricercare una verifica certa di quello che sta succedendo.
…ALZATIIIIII!!!!!!
Il sensore suona, ma nemmeno badi a lui. Non sarà certo un aggeggino tecnologico a darti la conferma di quello che sta succedendo. Sei troppo sicuro ormai; anni e anni hanno addestrato e preparato il tuo corpo.
Neanche sai come, ti ritrovi in piedi davanti la porta della tua buia camera. Il respiro del sonno della tua compagna ti penetra dentro la testa e ti fa impazzire.
Ti fai coraggio e sai che da lì in poi si può uscirne solo vincendo la battaglia. Non ti fai illusioni, afferri la maniglia, apri la porta ed esci dalla camera abbandonando su quel letto anni di razionalità e ragione.
Parti per il tuo viaggio. Il vento fortissimo ti investe le orecchie. Un rumore che ti fa imbestialire. Assordante. Per un attimo guardi fuori dalla finestra del corridoio in cerca di una conferma di quanto sta accadendo. Il vento investe solo te. Un rumore che ti ricorda il trasformatore dell’alta tensione per certi punti.
Attraversi il corridoio, scalzo, con la ghiaia sotto i piedi e l’erba alta che ti struscia sulle gambe. Nebbioso è il percorso, ti toccherà cercare gli interruttori a palponi. Quasi distingui a fatica casa tua.
Ne hai ancora di strada da fare. Papà ti accompagna fino a quando vieni investito, nel vento, dalle prime note di quella canzone. Quasi a prendersi gioco di te. The Crisis di Ennio Morricone.
Arrivi in cucina, con il fiatone che ti penetra nei timpani. Il tuo battito sembra andare a ritmo del respiro. Ti sembra quasi di poterlo controllare con i naso. Senti il tuo cuore che pompa tra le narici.
Trovi l’interruttore ed accendi…
… la tua cucina fa da sfondo ad una nebbia bianca di stelle, quasi da rimanere estasiato. Per un attimo ti fermi, vorresti accamparti lì e riposare, ma ne hai fatta di strada. Sarebbe stupido buttar via tutta quella fatica così.
…AVANTIII
Non mollerai mica adesso. Ti ricarichi il tuo pesante zaino in spalla, raccogli il tuo fucile e continui tra il vento, la ghiaia, l’erba, la musica, la nebbia, le stelle ed il battito nel fiatone.
Ti volti con rammarico e tristezza mentre cammini. Fissi quel punto, dove hai lasciato l’ultimo pezzo di umano che c’è in te. Piano piano cominci a sguainarti dal tuo corpo. Prima il piede destro, poi il sinistro. Le mani. Infine la testa. Stai rannicchiato dentro di te, come segno di separazione tra mente e corpo. Il tuo corpo procede in solitaria grazie agli anni di evoluzione ed addestramento. Sono impulsi e stimoli a governare. Le origini dell’uomo sono scritte dentro il tuo DNA.
Niente è più razionale, incapace di formulare qualsiasi pensiero logico, puoi solo assistere come spettatore ad uno degli spettacoli più assurdi.
Camminando tra questa nebbia di stelle e non solo, ti ritrovi davanti al frigorifero dove ti vedi arraffare cose come non ci fosse un domani. Ti trascini tra la porta frigo dimenticata aperta, porte della dispensa aperte a caso, cassetti tirati senza un perché. Porti senza una gran logica culinaria un po’ di cose sopra la tavola e ti abbandoni a peso morto sulla sedia. Non sapendo spiegarti come, spingi con le gambe la sedia che hai davanti a te, con la convinzione di far sedere tuo padre, il quale ti ha accompagnato per il tratto del corridoio alla cucina.
Hai marmellata e ti manca il cucchiaio;
hai Coca Cola e ti manca il bicchiere;
ti ritrovi tra le mani una forchetta ma non sai che uso farne… Tutto quello che serve è lì a meno di due metri da te che sembra sfotterti. Con le ultime forze che ti restano, carichi i 50kg del tuo zaino sulle spalle e ginocchia e cerchi di sollevarti facendo leva su qualsiasi cosa a disposizione. Oramai sei solo in grado di provare fatica e basta. Fai scivolare gambe e piedi quel minimo che basta ed il resto allunghi le braccia come a cercare di risparmiare maggior strada possibile.
Neanche sai come, ti ritrovi a mangiare, guidato da un istinto animale di sopravvivenza. Inzuppi biscotti nella marmellata, merendine nella Coca Cola… Non sei abilitato a fare la conta dei CHO. Non sei in grado di leggere. Nemmeno ti ricordi come si fa. Tra te e quello che ti metti in bocca c’è solo il rumore del vento, il battito assordante del tuo cuore più The Crisis.
Le mani ti tremano, i movimenti sono scoordinati, hai tutte le dita incollate di marmellata e briciole di biscotti.
In cuor tuo sai che sarebbe stato meglio chiedere aiuto alla tua compagna, ma ormai è troppo tardi. Il tuo corpo se la deve cavare da solo.
Mangi a ritmo del battito stordente del tuo cuore.
Appena raggiunta una parziale sazietà rientri a far parte della tua mente. Riprendi possesso del tuo corpo. Il tuo fisico comincia a ribellarsi per averlo fatto soffrire in una simile maniera. Ti si rivolta contro facendoti sudare come mai prima. Da subito le gocce di sudore cadono dalla fronte e dai capelli, subito dopo, gocce che cadono giù per la schiena, per il petto, poi braccia, inguine, piedi. Nulla viene escluso.
I tuoi vestiti completamente da buttare. Tu come minimo sei da doccia.
Poco dopo ti ritorna l’uso della parola e della ragione; capisci di aver mangiato a dismisura. Il vento se ne va via, la ghiaia pure. Il cuore ed il respiro riprendono la loro normale routine… Guardi quella sedia vuota davanti a te, quella canzone non suona più. Capisci che se ne è andata con tuo papà quella stessa notte in cui si è arreso alla lotta per la vita su quel letto freddo. A te rimane solo l’angoscia. Vestiti imbrattati di sudore e l’avvicinarsi dell’imminente iper da correggere fin da subito.
… doccia, qualche ora di sonno da recuperare e Buongiorno mondo! Si riparte per una nuova giornata. E goditela tutta fino alla fine.
Federico Antoniazzi
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Yagi. Visione a distanza e glicemie al polso con Eversense
Ecco le glicemie sull'orologio, oltre alla visione remota e alle statistiche sul portale web Yagi, creato da DeeBee.
Da tempo molti eversensorizzati ci hanno chiesto di poter vedere le glicemie sul proprio orologio Android Wear! Non potevamo deluderli: ecco qui la procedura per avere finalmente le glicemie al polso anche per i più temerari tra i sensorizzati.
Prima di procedere con la lettura, vi consigliamo di leggere l’articolo che spiega che cos’è Yagi e come si usa.
DISCLAIMER – Roche non è correlata in alcun modo a questo progetto. Né DeeBee.it né gli autori si assumono la responsabilità per qualsiasi tipo di danno causato da e/o con qualsiasi informazione trovata in queste guide. Non utilizzare le informazioni presenti in questo sito senza aver prima consultato il vostro diabetologo di fiducia. In ogni caso, se usi la seguente guida, lo fai a tuo rischio e pericolo.
Cosa occorre comprare per cominciare?
- Uno smartphone con Android 6+ compatibile con Eversense.
Qui trovi la lista ufficiale dei telefoni compatibili.
Non serve altro!
Come installare le app necessarie
Prima di tutto, prendete lo smartphone che sarà utilizzato per spedire le glicemie in lontananza, e aprite l’articolo che state leggendo ora, con il telefono. In questo modo, potrete installare direttamente sul dispositivo le app scaricate.
Attenzione: le app riportate di seguito sono necessarie e devono essere scaricate sul telefono tutte e tre:
- ESEL
- Eversense modificata
- xDrip+Yagi
Per effettuare il download, navigate nella pagina che contiene tutti gli strumenti per Yagi. Dopodiché, tornate su questa pagina.
Prima app: Eversense modificata
- Disinstallate dal telefono l’app originale Eversense che avete usato sino ad ora (ciò comporterà che al prossimo riavvio resteranno in memoria gli ultimi 7 giorni);
- Installate l’app A_SENSEONICS.apk (ricordatevi di accettare l’installazione da fonti sconosciute e di disabilitare, durante l’installazione, sia la rete che il wifi);
- Aprite l’app e, come già avviene con l’app originale:
- Effettuate il login,
- Connette il vostro trasmettitore e usate l’app normalmente.
Seconda app: ESEL
- Installate l’app B_esel.apk
- Quando il cellulare vi chiederà se l’app può essere eseguita in background, rispondete di sì.
- Aprite l’app e andate sul menù -> Settings.
- Attivate “Send to AAPS and xDrip”
Terza app: xDrip+Yagi
xDrip+Yagi è una versione modificata di xDrip+, di cui ha mantenuto inalterato il nome e l’icona. Per cui, installatela e poi eseguite l’app xDrip+, come mostrato in figura.
Attenzione! Se compare un messaggio come quello nell’immagine sotto riportata, “E’ disponibile una nuova versione”, NON installatela, altrimenti Yagi non funzionerà! Stiamo lavorando per risolvere questo problema. Nel frattempo:
1) Disabilitate la voce “Controlla automaticamente gli aggiornamenti”;
2) Premete la “X” rossa che vedrete mostrata sul telefono in basso a destra.
xDrip+ permette di leggere le glicemie di sensori di marche e modelli diversi. Selezionate il modello “Eversense”.
Poi, inizializzate il sensore, accedendo al menù “Inizializza sensore”.
Comparirà questa videata:
Toccate il bottone “Inizializza sensore”.
Vi verrà chiesto di inserire una data. Non è importante che data mettiate: è sufficiente che sia una data passata. Per esempio, potrete inserire la data di ieri.
Ciò fatto, accedete al menù e, nella sezione “Cloud“, cliccate sulla voce “Yagi”. Lì, inserite le user e password di DropBox.
Ricordatevi di abilitare xDrip+ affinché spedisca le glicemie su Yagi.
Come vedere le glicemie da lontano
Navigate sul portale Yagi di DeeBee.it e, nel menù a tendina, scegliete l’app utilizzata per trasferire le glicemie su Yagi (quindi, nel nostro caso, “xDrip+” – a breve usciranno altre versioni per altri tipi di sensore-).
Inserite anche qui le credenziali DropBox come avete già fatto prima. E, se avete seguito tutto alla lettera, subito compariranno il grafico e la glicemia, visibili da ovunque!
Nel caso sia una nuova installazione, probabilmente vedrete solo il primo puntino e il valore della glicemia: non preoccupatevi, con il passare delle ore, il puntino diventerà un grafico!
Come vedere le glicemie sul proprio orologio Android Wear
Una volta effettuata l’installazione delle tre app sopra descritte, chi vorrà vedere le glicemie sul proprio orologio (con il sistema operativo del robottino verde), non dovrà fare altro che…
- Accedere all’app xDrip+ e selezionare la voce di menù: Impostazioni
- Toccare: Caratteristiche collegamenti…
- Poi: Integrazione Android Wear
- Selezionare “ON” nello switch relativo
Ciò fatto, prendete il vostro orologio, e
- Scorrete il menù principale e toccate: Play Store.
Potreste non trovare l’app sull’orologio. In tal caso, provate a riavviare l’orologio e a ripetere l’operazione.
- Selezionate l’app xDrip+ e iniziarà l’installazione sull’orologio
- Ora tornate sul quadrante principale dell’orologio e toccate lo schermo a lungo, per selezionare la nuova watch face xDrip+
- Una volta toccata… voilà! Ecco la glicemia del vostro Eversense sul vostro polso!
PS. Potrebbero comparire sull’orologio un paio di messaggi che indicano la necessità della watchface di utilizzare i sensori dell’orologio: per il corretto funzionamento del quadrante, dovrete concederne l’utilizzo.
DONAZIONI
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Un ringraziamento particolare a Mario Migliarese per la pazienza, le dritte e la grande dedizione.
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Enjoy!
Fuori moda
Non siamo proprio di moda noi signore e signori dell’ ipoglicemia.
Con le nostre pause fuori tempo, con le soste nel momento più bello.
In questa epoca che di soste non se ne concede. In questi anni di velocità forzata.
I nostri stop improvvisi. I nostri minuti congelati.
E non importa che ti stia redarguendo la bocca più autoritaria del creato, che ti stiano toccando le mani più dolci del mondo, che tu stia svolgendo il compito più importante della tua vita. STOP.
Anche se non vorresti, anche se non ti piace, anche se la tua mente dice ‘no’.
In quest’ epoca di super performance, in questa epoca illusa del “volere è potere”.
STOP: blocchiamo gli occhi le mani il corpo, lasciando a tumultuare il cuore e pensieri.
Senza poterci arrabbiare con nessuno,
e neanche bene con noi stessi.
In un’epoca di minuti consumati, di secondi spremuti a sangue.
STOP e scendiamo un pochino dal mondo, che continua a girare vorticoso.
STOP lo sguardo fisso avanti a me
Lo sforzo di respirare lenta
La mente che ogni volta fatica ad accettare la resa.
La prof.ssa Irace all’ATTD 2019: «Vi presento il sensore impiantabile»
L’Italia è in prima linea verso il futuro. Difatti si attesta la seconda nazione al mondo per numero di sensori Eversense impiantati. L’onore di presentare all’ATTD di Berlino i risultati di uno studio di sei mesi su pazienti che portano questo sensore, è toccato a Concetta Irace, Professore Associato di Scienze Tecniche Applicate alla Medicina all’Università degli Studi Magna Græcia Catanzaro, che opera presso l’Azienda Ospedaliero-Universitaria Mater Domini. È passato circa un anno dall’intervista concessa per DeeBee e con quasi 90 interventi tra impianti e rimozioni, è considerata tra i maggiori esperti in materia.
Un ringraziamento particolare per averci dato la possibilità di ospitare nelle nostre pagine il suo apprezzatissimo studio.
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Enjoy!
FreeStyle Libre 2 vs FreeStyle Libre
Si chiama FreeStyle Libre 2 la nuova generazione di sensori di casa Abbott, già arrivato in Germania da qualche settimana e che a breve dovrebbe approdare nel Bel Paese. Dopo aver ottenuto il primo ottobre 2018 il marchio CE (Conformité Européenne), il tanto atteso Libre con allarmi è diventato realtà, senza dover usare altri dispositivi non ufficiali.
Il nuovo sistema usa la tecnologia Bluetooth e offre allarmi relativi a tre eventi: glucosio basso, glucosio alto e un terzo allarme in caso di perdita del segnale. Gli avvisi sono personalizzabili, con suoni o vibrazioni e la possibilità di silenziarli. Per visualizzare il valore della glicemia bisognerà comunque scansionare il sensore, anche questo di nuova generazione. Esternamente i nuovi sensori sono identici a quelli precedenti, mentre il lettore non è più con il frontalino nero, ma blu. La batteria di quest’ultimo, diversamente dalla durata quasi infinita della prima generazione, dura sì e no tre giorni scarsi.
Alcuni utenti tedeschi hanno condiviso con noi la loro esperienza; uno di loro ha portato contemporaneamente per qualche giorno due sensori: FreeStyle Libre e FreeStyle Libre 2 per fare una prova comparativa.
I valori della glicemia capillare rilevati dal sangue si collocano a metà strada tra le glicemie fornite dai due sensori di vecchia e nuova generazione.
Il tester fa notare che lo scarto tra i due sistemi non segue un andamento omogeneo o un determinato trend. In alcuni casi il nuovo FreeStyle fornisce glicemie più alte, e in altri, più basse del suo predecessore.
Le app
E le applicazioni, ufficiali e non, come si sono comportate con FreeStyle Libre 2? Per ora la domanda resta senza risposta. La stessa Abbott non ha ancora un’app per il nuovo sistema, quindi il lettore è indispensabile e resta l’unico device in grado di riportare i valori rilevati. L’impossibilità di usare lo smartphone per le letture viene considerata una grande pecca del nuovo Libre.
D’altro canto i team delle varie app non ufficiali, xDrip, Glimp e Spike, sono ancora al lavoro per decriptare il protocollo di comunicazione del nuovo sensore. Che ad oggi resta chiuso come un’ostrica bianca, leggibile solo dal lettore, senza possibilità di inviare dati a distanza, rifiutandosi di portare sulla schiena BluCon o MiaoMiao utili per rilevare letture continue, comodamente visibili in remoto e online con i sistemi Yagi e Nightscout.
Gli allarmi
Gli allarmi del lettore hanno scarsissima possibilità di personalizzazione. Per chi preferisce la discrezione è possibile impostare solo la vibrazione del lettore, ma, come scrive uno dei tester “alla fine il lettore vibrava sempre, spesso quando magari era appoggiato sul tavolo o ero in lontananza, diventando un vero e proprio fastidio, soprattutto mentre ero al lavoro. Alla fine ho disattivato completamente gli allarmi, tornando in pratica alla versione precedente del FreeStyle”.
La connessione Bluetooth non viene sfruttata per trasmettere i valori glicemici al lettore, ma solo per avvisare se i valori sono alti o bassi rispetto al range e, successivamente, ad ogni allarme, bisogna scansionare esattamente come il precedente FreeStyle.
Nota di DeeBee.it: Il tester ha applicato sul braccio Libre 2 quando il vecchio Libre era vicino alla scadenza del periodo di utilizzo quindi, inevitabilmente, nelle considerazioni finali tratte dal lettore, questi dovrà computare anche il fattore “tempo di vita del sensore“.
Un ringraziamento particolare a Enrico P., Christian R. e a Bruno Bolli per le prove e i suggerimenti.
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