
Cucina il marito e lo serve ai figli: il caso che ha sconvolto il mondo (Fonte Ig@frankys_news) -deebee.it_ -deebee.it
È la storia di Katherine Knight, una donna estremamente violenta, instabile ed oltremodo gelosa.
Questa storia ha dell’incredibile, eppure, è accaduta realmente. Raccontata in gran parte del mondo, in programmi crime, è divenuta il simbolo della pericolosità sociale di alcune persone. Sono tanti gli individui che uccidono senza rimorsi e, le motivazioni coinvolgono vari aspetti, psicologici, sociali e, talvolta biologici.
Alcune persone con disturbi della personalità possono mostrare una carenza di empatia e di rimorso, e tale caratteristica favorisce la commissione di comportamenti violenti. È stato dimostrato, attraverso numerosi studi scientifici, che anche crescere in ambienti violenti o abusivi può compromettere lo sviluppo emotivo di una persona, facendole credere che i comportamenti abusanti siano normali.
Alcune ricerche indicano, poi, che le persone tendenzialmente violente presentano delle differenze nella chimica cerebrale o nelle strutture cerebrali. In alcuni casi, gli individui possono uccidere per esercitare potere, controllo, ma in ogni caso alla base c’è sempre una mancanza di empatia. Proprio quella che è mancata alla protagonista di questa storia.
La storia di Lady Cannibal
La loro storia d’amore è sbocciata in modo ordinario. Katherine e John Price si sono conosciuti e, hanno iniziato a frequentarsi. La relazione, seppur fortemente turbolenta, prosegue fino a quando si sposano. Dal loro matrimonio vengono al mondo i figli, ma la relazione diventa sempre più tormentata tanto che lui si rivolge ad un giudice per avere un ordine restrittivo.

Si allontanano per un po’, ma il 29 febbraio del 2020 lei gli chiede di tornare a casa, dicendogli che avrebbero potuto parlare e trascorrere del tempo insieme. Gli dice, poi, che i figli non sarebbero rientrati prima di cena. Gli assicura che i bambini sono dai nonni. Lui accetta e si reca in quella che era stata anche la sua casa per molto tempo.
Stava prendendo le ultime cose da portare via con sé, dato che era certo che il loro matrimonio era finito e che mai sarebbero tornati insieme. Quella sera è stata l’ultima per lui, Katherine infatti, lo ha colpito con 37 coltellate, cruenti e mortali.
Ha lasciato il cadavere del marito sul pavimento ed ha fatto una doccia, poi è andata a fare acquisti. Tornata a casa ha scuoiato il corpo, lo ha appeso ad un gancio in soggiorno, ha poi cucito la pelle. Ha tagliato il corpo in pezzi e li ha cucinati, voleva che i figli mangiassero il proprio padre. La polizia è intervenuta grazie ad una segnalazione dei vicini. La donna è stata processata e condannata all’ergastolo, ma nessuno ha mai compreso perché lo ha fatto.