Dubai Chocolate può scatenare allergie gravi - deebee.it
Un dolce virale e colorato arriva sulle tavole dei giovani europei, ma la mancanza di etichette corrette scatena i controlli delle agenzie di sicurezza alimentare. Attenzione agli allergeni nascosti.
Negli ultimi mesi, le tavolette di cioccolato “Dubai-style” sono diventate un vero e proprio trend virale, in particolare su TikTok, dove content creator e influencer ne celebrano la consistenza morbida, il colore brillante e il sapore zuccherino. Il prodotto, ispirato al knafeh, dolce mediorientale ricco di formaggio filante e sciroppo, è stato adattato per il mercato europeo con ingredienti più commerciali e un’estetica pensata per i social. Ma dietro all’apparente innocuità del prodotto si nasconde un rischio reale per i consumatori: assenza di etichette corrette, allergeni non dichiarati, ingredienti non autorizzati.
Nel Regno Unito, le autorità hanno preso posizione. La Food Standards Agency (FSA) ha diffuso un avviso dopo aver riscontrato che molte versioni del Dubai chocolate in circolazione non rispettano le normative previste per l’etichettatura alimentare. Alcuni prodotti, spesso venduti attraverso TikTok Shop o marketplace poco regolamentati, mancano di indicazioni fondamentali, come la presenza di latte, frutta a guscio, o altri ingredienti potenzialmente allergizzanti.
Secondo il professor Robin May, consulente scientifico della FSA, il problema riguarda soprattutto l’etichettatura incompleta o in lingua straniera. In un mercato dove le intolleranze alimentari sono in aumento e la normativa impone la segnalazione obbligatoria di 14 allergeni principali, questa mancanza può diventare pericolosa. La situazione è ulteriormente complicata dal fatto che i prodotti “Dubai-style” non provengono da aziende certificate nel Regno Unito: spesso sono realizzati in piccoli laboratori e spediti senza controllo diretto.
Alcune catene come Lidl e Waitrose hanno limitato la vendita di questi prodotti, applicando restrizioni sulla quantità acquistabile per cliente. In alcuni casi, sono stati ritirati dagli scaffali in attesa di ulteriori verifiche. Il consiglio per chi soffre di allergie è di evitare l’acquisto di queste tavolette se non è possibile verificare la loro conformità agli standard britannici.
In Italia, la situazione appare sotto controllo. Come confermato da Laura Rossi, direttrice del reparto nutrizione dell’Istituto Superiore di Sanità, i prodotti che entrano nel mercato nazionale devono rispettare il Regolamento UE 1169/2011, che impone etichette in lingua italiana, lista completa degli ingredienti, allergeni ben evidenziati e riferimenti del produttore o importatore.
Ai posti di controllo frontalieri, le autorità sanitarie italiane eseguono ispezioni documentali e campionamenti per evitare che prodotti non conformi arrivino nei punti vendita. Il sistema di allerta rapido europeo (RASFF) permette di bloccare rapidamente prodotti sospetti e avvisare gli altri Stati membri. Secondo Rossi, proprio la presenza di segnalazioni dimostra che il sistema funziona: “Se c’è un problema, lo individuiamo”.
Ciò non toglie che alcuni consumatori possano acquistare dolci “Dubai-style” da canali non ufficiali, come importazioni private o venditori online. In questi casi, la responsabilità ricade sul compratore, che deve controllare l’etichetta, la provenienza e l’affidabilità del fornitore. In particolare, chi soffre di intolleranze o allergie dovrebbe evitare prodotti privi di confezionamento regolare.
Il successo virale di questi cioccolati, nati come contenuto visivo più che come alimento pensato per la distribuzione industriale, evidenzia un problema più ampio: il confine sempre più sfumato tra ciò che è “in trend” sui social e ciò che è sicuro da mettere in tavola.