
E' un luogo unico al mondo e si trova in Italia, altro che Maldive - deebee.it
Non è solo una via da attraversare, ma un monumento da vivere. Il Passo dello Stelvio è un’esperienza unica per chi ama guidare, pedalare o semplicemente ammirare l’Italia dall’alto.
C’è un punto dell’arco alpino dove il viaggio supera la destinazione, dove ogni curva regala un colpo d’occhio e ogni tornante racconta una sfida vinta. Parliamo del Passo dello Stelvio, il più alto valico automobilistico d’Italia, a 2757 metri di altitudine, che collega la Lombardia al Trentino Alto-Adige. Un’opera ingegneristica nata nel 1825 per collegare la Lombardia all’Impero austriaco, oggi diventata meta di pellegrinaggio per ciclisti, motociclisti e guidatori da tutto il mondo.
Le sue 60 curve a gomito si arrampicano sulle montagne con eleganza geometrica, creando uno dei percorsi più suggestivi e ambiti d’Europa. Non è un caso se il programma televisivo Top Gear ha definito lo Stelvio come “la strada più bella del mondo”, consacrandolo tra le leggende dell’asfalto. Ma al di là della fama, lo Stelvio è una strada viva, che si apre solo per pochi mesi l’anno e che impone rispetto a chi la affronta. Nei mesi da giugno a settembre, tempo permettendo, diventa un palcoscenico naturale dove il motore incontra il silenzio della montagna.
Tra Lombardia e Trentino, la montagna diventa spettacolo su strada
Il Passo dello Stelvio non è solo un valico alpino. È un tratto di mondo che cambia con le stagioni e si rivela solo quando il ghiaccio si ritira. Chi lo attraversa a piedi, in bici o in moto lo sa: non si tratta solo di guidare, ma di vivere un paesaggio che si muove con te, metro dopo metro. La strada si infila tra pareti rocciose, strapiombi, pascoli e tratti innevati anche in piena estate. Le pendenze sono importanti, la vista spazia senza ostacoli e, nelle giornate limpide, si riesce a scorgere l’Ortles, la cima più alta dell’Alto Adige.

Ogni anno, da fine primavera all’inizio dell’autunno, migliaia di persone affrontano lo Stelvio in solitaria o in gruppo, spesso dopo un viaggio lungo solo per arrivarci. C’è chi lo percorre per sfida personale, chi per il gusto della salita, chi per ammirare una delle strade panoramiche più iconiche d’Europa. E poi ci sono gli appassionati dei motori, che trovano nello Stelvio un tracciato in grado di mettere alla prova tecnica e controllo.
Il traffico, durante i mesi di apertura, è regolato e talvolta chiuso nei weekend per eventi ciclistici. È il caso della Scalata Cima Coppi, una delle tappe più celebri del ciclismo italiano. In quei giorni, lo Stelvio si trasforma in un nastro d’asfalto dedicato solo alle biciclette, in un’atmosfera sospesa dove anche i rumori sembrano spegnersi.
Una strada da attraversare almeno una volta nella vita
Chi affronta il Passo dello Stelvio per la prima volta spesso resta colpito non solo dalla difficoltà tecnica, ma anche dalla sensazione di attraversare qualcosa che va oltre la strada. C’è il freddo, anche in piena estate, c’è il vento che cambia direzione a ogni curva, c’è il rumore delle ruote sull’asfalto e la montagna che osserva. Per questo non è solo una meta turistica, ma un luogo-simbolo per chi ama le strade da vivere e non solo da percorrere.
Il tratto più fotografato, quello con i tornanti in sequenza verticale sul versante lombardo, è diventato virale sui social, presente in video, documentari, racconti di viaggio. Eppure, dal vivo, è tutta un’altra cosa. Perché qui l’altitudine si sente nelle gambe, ma anche negli occhi.
Quando a settembre la stagione si chiude e il passo viene interdetto per neve, resta il ricordo di un’estate fatta di asfalto, silenzi e panorami. E per chi non l’ha mai attraversato, resta una certezza: almeno una volta nella vita bisogna andarci.