
Come ottenere la frittura perfetta se non hai il termometro: usa questi trucchi - Deebee.it
Serve la temperature perfetta per friggere in maniera perfetta: tutti i trucchi della nonna che puoi usare se non hai un termometro.
Ottenere una frittura perfetta, dorata, leggera, croccante all’esterno e morbida all’interno, rappresenta una vera e propria arte culinaria che richiede un equilibrio preciso tra diversi fattori. Tra questi, la temperatura dell’olio è fondamentale: va raggiunta e mantenuta con cura per evitare sia una cottura insufficiente all’interno sia un eccessivo assorbimento di olio che rende il cibo molliccio e unto.
Sebbene l’uso di un termometro da cucina sia la soluzione più affidabile, non tutti dispongono di questo strumento. Fortunatamente, esistono metodi empirici e collaudati, alla portata di tutti, per valutare il calore dell’olio senza strumenti elettronici.
La temperatura ideale per una frittura perfetta
Chi possiede un termometro può facilmente monitorare la temperatura, che dovrebbe oscillare tra i 165 °C e i 180 °C, con una media ideale di circa 170-175 °C. È importante sottolineare che non tutti gli oli da cucina sono uguali: ogni tipo ha un suo punto di fumo, ovvero la temperatura oltre la quale l’olio inizia a degradarsi, rilasciando sostanze tossiche e alterando sapore e qualità del cibo. Per la frittura, gli oli di semi sono i più indicati, in particolare l’olio di semi di arachide, che resiste fino a 230 °C, e l’olio di girasole (meglio se alto oleico), con un punto di fumo di circa 220 °C.
La presenza di acido oleico, un acido grasso monoinsaturo, conferisce maggiore stabilità durante la cottura, evitando il degrado dell’olio e salvaguardando la salute. Quando il termometro manca o non funziona, si può ricorrere a semplici trucchi tradizionali che permettono di capire se l’olio ha raggiunto la giusta temperatura per friggere. Questi metodi, tramandati di generazione in generazione, sono efficaci e facili da applicare.
Il metodo dello stecchino
Uno dei più noti consiste nell’immergere nella pentola un comune stecchino di legno dopo 2-3 minuti di riscaldamento. Se intorno alla punta dello stecchino si formano subito piccole e numerose bollicine che risalgono regolarmente verso la superficie, significa che l’olio ha raggiunto la temperatura ideale. Se non si vedono bolle o si formano lentamente, l’olio è ancora troppo freddo. Al contrario, se l’olio sfrigola violentemente e produce schizzi, è già troppo caldo e va abbassato il fuoco.
Il trucco della mollica di pane
Un altro sistema molto diffuso prevede di immergere nell’olio un piccolo pezzo di mollica di pane di circa 1-2 cm. Se la mollica comincia a friggere immediatamente e dopo 30-40 secondi diventa dorata, allora la temperatura è perfetta per friggere. Se invece la mollica galleggia a lungo e poi affonda assorbendo olio, significa che la temperatura è troppo bassa e bisogna aspettare ancora un po’. Se invece la mollica si scurisce troppo in fretta, l’olio è troppo caldo e va regolata la fiamma prima di riprovare.

Il metodo della pastella
Se si intende friggere alimenti impanati con pastella, si può utilizzare un pezzetto di questa stessa pastella come test. Immergendo un piccolo quantitativo di impasto nell’olio, bisogna osservare la reazione: la pastella deve galleggiare e formare attorno vivaci bollicine. Se il pezzetto si annerisce rapidamente o non si verifica alcuna reazione, la temperatura non è corretta e va regolata di conseguenza, abbassandola o attendendo che salga.
Questi metodi sono particolarmente utili per chi cucina in casa e desidera ottenere una frittura di qualità senza dover necessariamente investire in strumenti professionali. La scelta di un olio adatto e il controllo della temperatura, anche tramite semplici “segnali” visivi e tattici, possono fare davvero la differenza nel risultato finale, garantendo una frittura croccante, leggera e soprattutto sana.