
La pulizia delle porte di casa - (deebee.it)
Trascurare la pulizia delle porte favorisce accumulo di germi e allergeni. Scopri metodi, frequenza ideale e benefici
La pulizia delle porte è spesso sottovalutata nell’ambito delle pratiche di igiene domestica, nonostante rivesta un ruolo cruciale per la salute complessiva dell’ambiente abitativo. Mentre si dedica attenzione a pavimenti, tessuti e superfici maggiormente visibili, le porte rimangono spesso trascurate, incrementando rischi di contaminazione e deterioramento estetico.
È fondamentale quindi approfondire ogni quanto tempo sia necessario pulire le porte e comprendere le motivazioni dietro questa necessità per garantire un’abitazione salubre e confortevole.
Frequenza ideale per la pulizia delle porte
La cadenza ottimale per la pulizia delle porte varia in base a diversi fattori: il materiale costruttivo, la posizione e l’intensità d’uso. Le linee guida generali raccomandano:

- Pulizia ordinaria settimanale, concentrandosi in particolare sulle maniglie e i bordi, zone maggiormente a contatto con le mani, per eliminare polvere, sporco superficiale, impronte e batteri.
- Pulizia approfondita ogni due settimane o almeno una volta al mese, includendo scanalature, intarsi e le parti spesso trascurate come la sommità e la base della porta. Questo previene accumuli di sporco e la proliferazione di microrganismi invisibili.
- Pulizia completa annuale dedicata a tutte le superfici, con attenzione particolare a materiali delicati, laccati o lucidi, utilizzando detergenti non aggressivi e specifici per il tipo di porta.
Le porte interne ed esterne rappresentano un punto di contatto continuo con mani, indumenti e oggetti, diventando potenziali vettori di batteri, virus, residui organici, acari e allergeni provenienti sia dall’esterno che dall’interno dell’abitazione. La mancata rimozione regolare di polvere e sporco crea un ambiente ideale per la crescita di microrganismi potenzialmente dannosi per la salute.
Dal punto di vista allergologico, la polvere accumulata sulle porte può trasportare spore di muffe e acari, responsabili di disturbi respiratori come riniti, congiuntiviti e crisi d’asma, specialmente in soggetti predisposti. Le maniglie in particolare costituiscono uno dei principali veicoli di trasmissione indiretta di agenti patogeni, facilitando la diffusione di raffreddori, influenze e altre malattie stagionali.
Per una detersione efficace delle porte è fondamentale adottare alcune buone pratiche e selezionare prodotti idonei al tipo di materiale. Il primo step consiste nello spolverare con accuratezza l’intera superficie, utilizzando un piumino o un panno morbido, in grado di raggiungere anche scanalature, intarsi e angoli nascosti. Questa operazione è essenziale per evitare che la polvere, se bagnata, formi aloni o macchie difficili da rimuovere.
Il lavaggio vero e proprio varia in base al materiale della porta:
- Per le porte in legno naturale si consiglia una soluzione di acqua tiepida e sapone neutro; in alternativa, acqua con una piccola percentuale di aceto può essere utilizzata per superfici più resistenti.
- Le porte laccate richiedono detergenti delicati, ad esempio una miscela di acqua e una piccola quantità di alcool, evitando prodotti aggressivi che potrebbero opacizzare o danneggiare la vernice.
- Le porte in materiali sintetici sono facilmente pulibili con detergenti neutri diluiti.
Oltre ai benefici igienico-sanitari, una manutenzione costante delle porte offre numerosi vantaggi estetici e funzionali. La pulizia regolare contribuisce a preservare la bellezza dei materiali, mantenendo intatti colori, finiture e lucentezza, e contrastando l’invecchiamento precoce causato da polvere, graffi o corrosione. Inoltre, una porta ben curata ha una durata maggiore, riducendo la necessità di interventi di riparazione o sostituzione.