
In un’intervista esclusiva, Pier Silvio Berlusconi si è raccontato con sincerità, rivelando la sua profonda passione per la gente comune e un’apertura cauta verso un possibile futuro politico, pur restando oggi focalizzato sul ruolo di imprenditore. Una riflessione che spazia dall’eredità del padre Silvio Berlusconi fino alle dinamiche attuali di Forza Italia e alle prospettive di mercato legate a Mediaset.
Pier Silvio Berlusconi e il rapporto con la politica
Pier Silvio Berlusconi, oggi 56enne, ammette di non escludere a lungo termine un suo ingresso in politica, pur precisando che al momento non vi è alcuna concretezza in questo senso. «Ho una grande passione verso le persone normali», spiega, «e quando mi trovo tra la gente, come sulle Cinque Terre, mi sento fortunato per tanto affetto ricevuto». Tuttavia, riconosce che la politica è fatta anche di compromessi e trattative. Ricorda con affetto e stima il padre, scomparso, e confessa che se fosse ancora vivo, «si sarebbe scatenato per tentare di fermare le guerre tra Russia e Ucraina e tra Israele e Palestina».
Sull’attuale panorama politico, Pier Silvio ribadisce la necessità per Forza Italia di essere una forza liberale e moderata, capace di rappresentare una spinta progressista sui diritti. «Se non ci fosse Antonio Tajani bisognerebbe inventarlo», afferma con convinzione, sottolineando però che il partito deve rinnovarsi e accogliere nuove presenze. Tra i nomi di spicco cita anche Dalla Chiesa e Gasparri, ma non indica un leader unico e assoluto. Evidenzia inoltre la mancanza di un vero centro politico in Italia, uno spazio che ritiene ampio e largamente inesplorato, tra la sinistra e le forze di destra come Fratelli d’Italia e Lega.
Critiche al sistema del tax credit e rilancio di Mediaset
Pier Silvio si è soffermato anche sul tema del tax credit per il cinema e la fiction, evidenziando come Mediaset riceva finanziamenti irrisori, praticamente nulli. «Il sistema attuale è sbagliato e va completamente rifatto», afferma, denunciando un meccanismo che favorisce le multinazionali straniere che acquisiscono produttori indipendenti italiani, lasciando fuori realtà come Rai e Mediaset. Propone quindi criteri più chiari e trasparenti per l’assegnazione dei fondi pubblici, a tutela delle aziende italiane.
Sul fronte aziendale, Berlusconi torna a parlare del futuro di Mediaset nel contesto europeo e delle possibili collaborazioni. Le parole di Pier Silvio rivelano la volontà di guardare avanti con pragmatismo e ambizione, mantenendo saldo il legame con le radici imprenditoriali e il desiderio di contribuire al futuro politico e culturale del Paese.