
Riempi il carrello della spesa senza rinunciare alla qualità - deebee.it
Saper scegliere un buon surgelato è fondamentale per evitare prodotti scadenti: ecco cosa controllare tra temperatura, etichette, ghiaccio e provenienza prima dell’acquisto.
Al termine di una giornata lunga e senza energie per cucinare da zero, è facile cedere alla tentazione di riempire il carrello con prodotti surgelati. Veloci da preparare e apparentemente sicuri, sono diventati una scelta frequente per molte famiglie. Ma non tutti i cibi congelati sono uguali. Alcuni, se mal conservati o di scarsa qualità, possono compromettere il gusto e persino la sicurezza del pasto. Capire come riconoscere un buon surgelato al banco freezer diventa quindi una competenza utile quanto leggere una data di scadenza.
Temperatura del banco e integrità della confezione
Chi acquista un prodotto surgelato dovrebbe prima di tutto verificare la temperatura del banco frigorifero, che per legge non può superare i -18°C. Lo stabilisce l’articolo 2 del decreto legislativo 110/92, che descrive le condizioni necessarie per la vera surgelazione: un processo rapido e controllato che mantiene l’alimento stabile, senza interruzioni, a una temperatura minima garantita. Se il banco appare pieno di ghiaccio, trascurato o con lo sportello spesso aperto, meglio passare oltre.

Attenzione poi all’aspetto esterno del prodotto. Una confezione deformata, rigonfia o piena di ghiaccio può indicare che il prodotto ha subito interruzioni della catena del freddo, cioè è stato scongelato e ricongelato. Quando il cibo perde la sua stabilità termica, rischia non solo di peggiorare dal punto di vista organolettico, ma anche di diventare meno sicuro da consumare. Il ghiaccio in eccesso attorno ai cibi — chiamato glassa — può essere il campanello d’allarme: non dovrebbe mai coprire o mascherare il prodotto.
Etichetta, ingredienti e origine: cosa evitare
Un altro passaggio da non saltare è la lettura dell’etichetta. Qui si trovano informazioni essenziali sul tipo di conservanti, tecnica di congelamento e origine degli ingredienti. In particolare, per il pesce surgelato, è bene verificare il luogo di pesca o allevamento: alcuni paesi non rispettano gli stessi standard di sicurezza alimentare previsti in Europa. I prodotti migliori riportano chiaramente zona FAO, tipo di pesca e certificazioni che attestano metodi sostenibili ed etici.
Tra gli ingredienti da evitare ci sono i grassi idrogenati, la margarina e alcuni additivi artificiali. Il glutammato monosodico (E621) e altri esaltatori di sapidità o coloranti (come E100 o E199) indicano un trattamento poco naturale. Al contrario, meglio scegliere alimenti con olio extravergine di oliva, conservati senza troppi additivi, con una lista di ingredienti breve e leggibile.
Anche la data di confezionamento è un dettaglio da non sottovalutare. Un surgelato acquistato mesi dopo la sua produzione, anche se ancora valido, avrà perso parte della sua qualità originaria. Preferire sempre i marchi che garantiscono una filiera controllata, possibilmente biologici o con indicazioni chiare sul tipo di materia prima usata, permette di ridurre il rischio di acquistare prodotti scadenti o poco trasparenti.
Scegliere un buon surgelato non è solo questione di praticità: è anche un esercizio di attenzione verso ciò che portiamo in tavola. Bastano pochi gesti per evitare errori comuni e assicurarsi che anche un piatto veloce mantenga gusto, sicurezza e qualità.