
Yogurt greco, sai da dove arriva davvero? La vera storia - Deebee.it
Leggiamo in giro tantissimi prodotti con denominazione “yogurt greco”, ma da dove arrivano davvero? Questa è la verità.
Nel cuore delle tradizioni pastorali elleniche si cela il segreto dello yogurt greco, un alimento che ha conquistato il palato mondiale ma che oggi genera controversie riguardo alla sua autenticità e origine.
Tra battaglie legali e strategie di mercato, emerge chiaramente che la qualità dello yogurt greco dipende più dal processo di produzione che dal luogo in cui viene realizzato.
Le origini storiche dello yogurt greco e il boom commerciale
La produzione di yogurt in Grecia affonda le radici nell’antichità. Già nell’epoca di Omero e Pericle, i pastori delle regioni montuose della Macedonia e della Tracia erano esperti nell’arte della fermentazione del latte, tecnica che permetteva di ottenere un alimento ricco di nutrienti e a lunga conservazione. Il termine “yogurt” ha origine turca, ma la pratica era diffusa in tutto il Mediterraneo orientale e nei Balcani da secoli. Il prodotto tradizionale, noto in greco come “straggisto yaourti” (letteralmente “yogurt scolato”), si distingue per un particolare processo di filtrazione che elimina il siero, concentrando le proteine e conferendo allo yogurt una consistenza densa e cremosa, unica rispetto agli yogurt convenzionali.
Con l’espansione globale del mercato, lo yogurt greco ha assunto un ruolo di rilievo, ma ha anche generato confusione. Molti prodotti etichettati come “yogurt greco” non provengono dalla Grecia. Negli Stati Uniti, marchi come Chobani, fondato da un imprenditore di origine turca, producono yogurt in stile greco interamente negli USA, ma utilizzano il termine “greco” come elemento di marketing. Analogamente, vari brand europei, con stabilimenti in Germania, Danimarca e altri paesi, commercializzano yogurt greco o “in stile greco”. Un caso emblematico è quello di Fage, marchio originario greco con impianti produttivi sparsi nel mondo per soddisfare la domanda globale.
Nel 2012, la Grecia ha cercato di tutelare legalmente la denominazione “yogurt greco”, sostenendo che questo termine dovrebbe riferirsi esclusivamente a prodotti realizzati sul territorio ellenico. Tuttavia, la questione legale si è rivelata complessa: l’Unione Europea ha consentito l’uso del termine per indicare un tipo specifico di yogurt definito dal metodo di filtrazione, più che dal luogo di produzione. Per evitare contenziosi, alcune aziende hanno adottato denominazioni alternative come “yogurt in stile greco” o “tipo greco”.

Dal punto di vista nutrizionale, le differenze tra uno yogurt greco prodotto in Grecia e uno realizzato altrove sono spesso limitate, purché il metodo di filtrazione tradizionale sia rispettato. Il fattore determinante è quindi la qualità del latte e la fedeltà al processo produttivo, più che la provenienza geografica. I puristi sottolineano però come il latte greco, proveniente da animali che pascolano in ambienti climatici e botanici peculiari, conferisca caratteristiche organolettiche difficilmente replicabili altrove. Inoltre, alcune aziende greche mantengono vive culture batteriche tradizionali, tramandate da generazioni, che rappresentano un patrimonio microbico unico.
Per la Grecia, la tutela dello yogurt greco non è solo questione culturale, ma una leva economica strategica. Il settore lattiero-caseario nazionale, duramente colpito dalla crisi economica, punta su questa denominazione per valorizzare le produzioni locali e sostenere l’economia rurale. D’altro canto, le multinazionali che hanno investito nel mercato dello yogurt greco sostengono di aver contribuito a diffondere globalmente questo prodotto, trasformandolo da nicchia a fenomeno di massa.
Oggi, la tendenza si sta orientando verso una maggiore trasparenza nelle etichette. I consumatori chiedono informazioni più precise sull’origine e sul processo produttivo, e molte aziende rispondono specificando quando utilizzano latte greco e metodi tradizionali, a differenza di chi punta sulla qualità finale indipendentemente dalla provenienza. Il dibattito resta aperto: uno yogurt greco autentico dovrebbe rispettare i principi tradizionali di produzione, a prescindere dal luogo geografico, privilegiando latte di alta qualità, colture batteriche adeguate e soprattutto il processo di filtrazione che dona quella consistenza cremosa e concentrata tanto apprezzata.